I risultati economici di Eni nel terzo trimestre del 2025 sono stati superiori alle attese e la società – guidata da Claudio Descalzi e controllata di fatto dal ministero dell’Economia – ha fatto sapere che incrementerà del 20 per cento il programma di riacquisto di azioni, fino a 1,8 miliardi di euro.
L’UTILE NETTO SUPERA LE ASPETTATIVE DEL MERCATO
Tra luglio e settembre Eni ha registrato un utile netto adjusted di 1,25 miliardi, un risultato leggermente inferiore a quello di un anno fa (1,27 miliardi) ma superiore alle aspettative del mercato (che si fermavano a 1,02 miliardi). Il titolo della società ha guadagnato fino al 2,5 per cento sulla borsa di Milano, performando molto meglio della media del settore oil & gas (+0,3 per cento).
ENI IN CONTROTENDENZA
Il risultato positivo di Eni in borsa è dovuto anche al fatto che la società ha deciso di aumentare (di 300 milioni di euro) il riacquisto di azioni, a differenza di altre compagnie petrolifere come Bp, Chevron e TotalEnergies che hanno ridotto i programmi di buyback per fare fronte ai bassi prezzi del petrolio.
Eni, al contrario, ha detto di poter aumentare i ritorni per gli azionisti grazie alle numerose cessioni di partecipazioni nelle sue controllate, come Eni Ccus Holding (il 49 per cento è stato venduto a Global Infrastructure Partners), Plenitude (il 20 per cento è stato venduto ad Ares Alternative Credit Management) ed Enilive (il 30 per cento è stato venduto a Kkr). Tutte queste operazioni rientrano nel cosiddetto “modello satellitare”, cioè una strategia basata sullo scorporo delle varie divisioni e sulla loro quotazione in collaborazione con investitori esterni.
Inoltre, la leva finanziaria proforma – che misura il debito totale in relazione al patrimonio netto e tenendo conto dei proventi derivanti dalle cessioni – si attesta al 12 per cento, ai minimi storici della società.
LA PRODUZIONE DI IDROCARBURI
“I risultati del terzo trimestre sono eccellenti e tutte le principali variabili operative, economiche e finanziarie hanno superato le aspettative”, ha dichiarato l’amministratore delegato Claudio Descalzi.
Ha aggiunto che la produzione di idrocarburi ammonta a 1,76 milioni di barili al giorno, il 6 per cento in più su base annua. La “forte crescita” dell’output “ci consente di alzare la guidance annuale sino a 1,72 mln barili/giorno, confermando il trend di accelerazione destinato a proseguire nei prossimi mesi grazie ai nuovi campi in sviluppo in Congo, Eau, Qatar e Libia, e all’avvio della combinazione di business in Indonesia e Malesia che costituirà uno dei principali player sul mercato del Gnl nel continente asiatico”.
LE PREVISIONI SUL FLUSSO DI CASSA NEL 2025
Eni ha alzato anche le previsioni sul flusso di cassa operativo per il 2025 a 12 miliardi di euro, rispetto alla precedente stima di 11,5 miliardi.






