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Intelligenza artificiale, anche Palantir entra nel settore dell’energia nucleare

Palantir ha annunciato una collaborazione con Nuclear Company per lo sviluppo di un sistema di intelligenza artificiale che dovrebbe semplificare la costruzione di reattori nucleari. Gli Stati Uniti vogliono più energia atomica per alimentare i centri dati. Tutti i dettagli.

Palantir Technologies, azienda statunitense specializzata nell’analisi dati e molto attiva nel settore della difesa, ha annunciato una collaborazione con la società americana di infrastrutture energetiche The Nuclear Company per lo sviluppo di un software di intelligenza artificiale dedicato alla costruzione di reattori nucleari.

GLI STATI UNITI VOGLIONO PIÙ ENERGIA NUCLEARE

Negli Stati Uniti sta crescendo molto l’interesse per l’energia nucleare, trattandosi di una fonte capace di fornire grandi quantità di elettricità a zero emissioni e in maniera continuativa. Per queste sue caratteristiche, il nucleare è ritenuto più adatto all’alimentazione dei centri dati per l’intelligenza artificiale rispetto alle fonti rinnovabili: i data center, infatti, sono molto energivori e hanno bisogno di una fornitura continuativa di elettricità che ad oggi gli impianti eolici e solari non possono garantire.

– Leggi anche: Non solo Meta: c’è sintonia tra le Big Tech e l’energia nucleare

Non a caso, lo scorso maggio il presidente Donald Trump ha firmato degli ordini esecutivi per stimolare l’aumento della produzione energetica dal nucleare – attraverso la semplificazione normativa e l’assegnazione in tempi brevi di nuove licenze per i reattori e le centrali, ad esempio -, in modo da rispondere alla crescita della domanda di elettricità per i centri dati. Si prevede che nel 2025 e nel 2026 i consumi elettrici degli Stati Uniti raggiungeranno livelli record dopo quasi vent’anni di stagnazione.

LA COLLABORAZIONE TRA PALANTIR E NUCLEAR COMPANY

Il sistema operativo sviluppato da Palantir e Nuclear Company assisterà quest’ultima nella fase di costruzione dei reattori nucleari, riducendo tempi e costi dei lavori.

Il sistema si chiama Nos (da Nuclear Operating System) e, come detto, sarà basato sull’intelligenza artificiale. Dovrebbe permettere a Nuclear Company di organizzare meglio il lavoro a seconda della disponibilità di componenti e materiali o delle condizioni meteorologiche sul sito; inoltre, grazie ai sensori installati nel cantiere che trasmetteranno dati al “gemello digitale” dell’impianto, il sistema potrà prevedere eventuali problemi.

Per lo sviluppo di Nos, Nuclear Company verserà a Palantir all’incirca 100 milioni di dollari in cinque anni.

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