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Auto Benzina Diesel

Nuovi carburanti Bio, contro lo smog

Contro lo smog, il mondo della raffinazione, propone nuove carburanti. La via maestra per giungere a riduzioni sostanziali dei principali agenti inquinanti è l’innovazione tecnologica, di processo e di prodotto Contro lo smog di Milano (e non solo) servono nuovi carburanti ‘bio’ e rinnovabili. Di questo si è parlato al workshop “Qualità dell’aria nei centri…

Contro lo smog, il mondo della raffinazione, propone nuove carburanti. La via maestra per giungere a riduzioni sostanziali dei principali agenti inquinanti è l’innovazione tecnologica, di processo e di prodotto

Contro lo smog di Milano (e non solo) servono nuovi carburanti ‘bio’ e rinnovabili. Di questo si è parlato al workshop “Qualità dell’aria nei centri urbani, nuovi carburanti, azioni possibili”, organizzato da Eni, in collaborazione con Rie-Ricerche Industriali ed energetiche e tenutosi, alla presenza del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, presso la Fondazione Eni di Corso Magenta, a Milano.

Nel 2015 la Valle Padana è stata tra le zone europee più critiche per il superamento dei limiti di particolato, ozono e NOx. È stato questo il punto di partenza del convegno: gli esperti Eni e Rie hanno preso in esame la situazione della qualità dell’aria della città di Milano e del suo hinterland, individuando le cause principali del fenomeno e il peso che il traffico veicolare, in particolare diesel, ha su tale fenomeno.

Contro lo smog, il mondo della raffinazione, che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con una crisi strutturale europea, causata dall’eccesso di capacità e dall’accresciuta concorrenza internazionale, propone nuove carburanti. La via maestra per giungere a riduzioni sostanziali dei principali agenti inquinanti è l’innovazione tecnologica, di processo e di prodotto: si guardi a Venezia e Gela e alla riconversione di raffinerie tradizionali in bioraffinerie.

carburantiA Venezia Eni lavora ad un biocarburante (Eni Diesel+) prodotto grazie alla tecnologia Ecofining™ sviluppata dal 2006 nei laboratori di San Donato Milanese, in collaborazione con Honeywell UOP: il prodotto ha il maggiore contenuto di componente biologica e rinnovabile (15%) e il cui utilizzo ha evidenziato una notevole riduzione delle emissioni.

Eni Diesel+ fornisce un contributo immediato alla riduzione delle emissioni sull’intero parco veicolare a gasolio: è stato calcolato che se in Italia tutte le auto diesel utilizzassero Eni Diesel+ le emissioni di anidride carbonica si ridurrebbero di 2,7 milioni di tonnellate, circa il 5% del totale, e ciò equivarrebbe ad azzerare le emissioni di tutte le auto circolanti a Milano e Torino. Inoltre, la ricerca Eni ha messo a punto una formulazione del restante quantitativo fossile per ridurre sensibilmente la componente aromatica responsabile della formazione di particolato e dei poliaromatici (a valori ben più bassi di quelli previsti dalle normative vigenti) e con un elevato numero di cetano per incrementare l’efficienza di combustione del motore. Ciò permette una forte riduzione di emissioni di idrocarburi incombusti e ossido di carbonio e minori consumi.

L’utilizzo di Eni Diesel+, benché non rappresenti la soluzione definitiva al problema della qualità dell’aria della Valle Padana, può sicuramente contribuire, con utilizzo sia su mezzi privati che pubblici, alla riduzione delle emissioni veicolari e quindi al miglioramento della qualità dell’aria.

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