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Nucleare

Nucleare, la Russia con Rosatom lancia la prima centrale galleggiante del mondo

Tutti i piani di Rosatom in Russia sul nucleare

La Russia ha lanciato ufficialmente la prima centrale nucleare galleggiante al mondo. La Akademic Lomonosov, questo il nome della nuova creatura russa, è stata realizzata dalla compagnia atomica statale russa Rosatom, e interamente realizzata a Pevek, nella regione remota della Chukotka, nell’estremo oriente russo.

PETROV (DIRETTORE DI ROSENERGOATOM): DIVENTA UFFICIALMENTE L’UNDICESIMA CENTRALE NUCLEARE IN RUSSIA

“Possiamo considerare completato con successo il progetto di costruzione di una centrale nucleare galleggiante – ha affermato Andrei Petrov, direttore di Rosenergoatom, una filiale di Rosatom secondo quanto riferito da International business time -. Diventa ufficialmente l’undicesima centrale nucleare in Russia e la più settentrionale del mondo”.

RISPETTATI TUTTI GLI STANDARD DI SICUREZZA

L’agenzia russa che si occupa della sicurezza tecnica, nucleare e ambientale Rostechnadzor ha verificato la conformità dell’impianto a tutti i requisiti in materia di salute, ambiente, incendi, compresi i requisiti previsti per la costruzione secondo i principali standard statali russi. Come ha spiegato il sito New Europe, anche la Rosprirodnadzor, l’agenzia russa che si occupa della gestione ambientale, ha approvato il via libera all’impianto.

LA POTENZA DELL’IMPIANTO

La Akademik Lomonosov ha una durata di 40 anni e una potenza di 70 megawatt. L’impianto è lungo 140 metri piedi, larga 30 e pesa 21.500 tonnellate e dispone di due reattori KLT-40S ciascuno in grado di generare 35 megawatt di energia elettrica.

SOSTITUIRA’ LA CENTRALE DI NUCLEARE DEL CENTRO CHAUN-BILIBINO DI CHUKOTKA

La centrale ha già iniziato a fornire elettricità alla rete del centro energetico Chaun-Bilibino di Chukotka. E infatti, ha spiegato Rosatom, ha già generato oltre 47,3 milioni di kWh di elettricità da quando è stata collegata alla rete il 19 dicembre 2019 coprendo il 20% della domanda del centro. L’impianto diventerà la principale fonte di energia per Chukotka dopo l’arresto dell’attuale centrale nucleare di Bilibino.

L’OBIETTIVO DI QUESTI IMPIANTI È FORNIRE ENERGIA ALLE INDUSTRIE SITUATE IN REGIONI REMOTE

Secondo International business Time, la Akademik Lomonosov rappresenta il primo esempio di una nuova gamma di unità mobili trasportabili a bassa potenza che saranno situate nell’estremo nord e nell’estremo oriente e costituiranno un importante elemento infrastrutturale nel programma di sviluppo della rotta del Mare del Nord del paese. L’intento di questo schema è quello di fornire energia alle industrie situate in regioni remote.

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