skip to Main Content

Nicola Bedin, chi è il nuovo presidente di Snam. Ecco il curriculum

Nicola Bedin prenderà il posto di Luca Dal Fabbro alla presidenza di Snam su proposta di Cdp Reti. Tutti i dettagli del curriculum di Bedin

 

Nicola Bedin prenderà il posto di Luca Dal Fabbro alla presidenza di Snam su proposta di Cdp Reti, la società del gruppo Cassa depositi e prestiti azionista di Snam con il 31,038% del capitale sociale.

Oggi infatti Cassa Depositi e Prestiti ha comunicato che Nicola Bedin è stato designato candidato alla carica di consigliere e presidente del consiglio di amministrazione di Snam.

La proposta sarà presentata all’assemblea degli azionisti della società, convocata per il 18 giugno 2020.

La designazione fa seguito alle recenti dimissioni dell’attuale presidente del consiglio di amministrazione, Luca Dal Fabbro, si legge nella n0ta di Cdp.

+++

ECCO CHI E’ NICOLA BEDIN, IL CURRICULUM

Nato a Montebelluna (TV) I’8 gennaio 1977, sposato, due figli.

Imprenditore.

Laureato con 110/110 e Lode in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi. Ha svolto il quarto anno di scuola superiore negli Stati Uniti (Charter Oak High School), dove è tornato anche durante la formazione universitaria, presso l’University of Texas di Austin e l’University of California di Berkeley. È professore a contratto presso l’Università degli Studi di Pavia per l’insegnamento di economia applicata.

Ha iniziato la sua carriera professionale come analista finanziario in Mediobanca, dal 2001 al 2004, quando è stato chiamato dal prof. Giuseppe Rotelli quale suo assistente (e un anno dopo amministratore delegato) nel Gruppo Ospedaliero San Donato.

Ad inizio 2018 ha dato vita a Lifenet Healthcare, un’iniziativa imprenditoriale nel settore healthcare che ad oggi comprende dieci aziende ospedaliere ed ambulatoriali ed occupa circa 800 persone, con presenza in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.

Dall’ottobre 2005 al settembre 2017 è stato amministratore delegato del Gruppo Ospedaliero San Donato, il principale operatore italiano nel settore ospedaliero. Durante questi dodici anni i ricavi annui del gruppo sono passati da circa euro 600 mln ad euro 1,6 miliardi. È stato anche amministratore delegato dell’IRCCS Ospedale San Raffaele dal maggio 2012 (data di ingresso nel perimetro del Gruppo) fino al settembre 2017, guidandone in prima persona il risanamento ed il rilancio. Dal 2015 fino al settembre 2017 è stato inoltre amministratore delegato dell’Università Vita-Salute San Raffaele.

È stato dal 2016 all’aprile 2019 amministratore non esecutivo della quotata Italgas S.p.A., di cui è stato presidente del Comitato Sostenibilità e componente del Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate.

+++

ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI GIUGNO 2017 DEL CORRIERE DELLA SERA

Il San Raffaele perde il suo risanatore. Nicola Bedin, amministratore delegato del Gruppo San Donato – primo polo ospedaliero in Italia e tra i più grandi d’Europa, a cui fa capo anche il San Raffele e altre 18 strutture sanitarie – ha comunicato ieri le dimissioni dall’incarico e dalla guida dell’Ircc Ospedale San Raffaele. «Sono profondamente riconoscente alla famiglia Rotelli e al Gruppo per la fiducia accordatami in questi 13 anni insieme e per le grandi sfide con cui ho potuto misurarmi» ha dichiarato il manager in una nota diffusa dal gruppo, oggi guidato da un presidente ventisettenne, Paolo Rotelli, figlio di Giuseppe Rotelli, scomparso nel 2013, che aveva scelto Bedin per ristrutturare i conti del gruppo ospedaliero rilevato nel 2012 sull’orlo del fallimento.

Bedin, laureato alla Bocconi in Economia aziendale ha iniziato al carriera in Mediobanca, dove è stato dal 2001 fino al 2004 quando, a 28 anni, Rotelli lo ha chiamato nel gruppo San Donato come assistente, per poi nominarlo amministratore delegato l’anno successivo.

Il bilancio 2016 del San Raffaele si è chiuso in utile, nonostante siano venuti meno 7 milioni di finanziamenti regionali, a fronte di ricavi pari a 600 milioni e con 36 milioni di investimenti. Sono aumentati anche i posti di lavoro, raggiungendo le 4.230 unità nel 2016, il 13% in più dal 2012.

Il manager è piuttosto noto e negli ultimi tempi ha coltivato interessi e curiosità trasversali. A settembre dell’anno scorso aveva invitato Matteo Renzi a visitare il San Raffaele, mostrando all’ex premier sale operatorie, stanze di degenza e le strutture del polo ospedaliero. Poi, ad aprile, il manager era apparso al «Sum #1», il meeting organizzato dal Movimento 5 Stelle per ricordare Gianroberto Casaleggio, per parlare di ricerca e tecnologia. Naturale curiosità, dice chi lo conosce bene. La nota ufficiale diffusa dal San Donato si limita a motivare il passo indietro di Bedin con l’intenzione di «intraprendere nuove iniziative di carattere imprenditoriale».

Back To Top