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Eolico, le cinesate di Ming Yang in Scozia turbano gli Usa. E l’Italia?

Ming Yang, una delle più importanti aziende cinesi di turbine eoliche, investirà 1,5 miliardi di sterline per una fabbrica in Scozia. Il governo britannico, però, deve ancora dare l'ok: gli Stati Uniti vogliono che Pechino resti lontana dalle infrastrutture critiche. Ming Yang è presente anche in Italia, dove collabora con Renexia (gruppo Toto).

Dopo due anni di trattative con le autorità, l’azienda cinese Ming Yang, una delle maggiori produttrici di turbine eoliche al mondo, ha annunciato un investimento di 1,5 miliardi di sterline per l’apertura di una nuova fabbrica in Scozia, nel porto di Ardersier: qui costruirà aerogeneratori destinati ai parchi eolici offshore nel Regno Unito, nel resto d’Europa e in altri mercati.

LE PRESSIONI DEGLI STATI UNITI

Non è detto, tuttavia, che l’investimento si realizzerà: servirà infatti l’approvazione finale del governo britannico, che però sta subendo la pressione degli Stati Uniti affinché respinga il progetto e tenga lontana la Cina dalle infrastrutture critiche per la sicurezza nazionale (come gli impianti di generazione energetica, appunto). Ming Yang è una società privata, non statale, ma l’influenza del Partito comunista cinese sulle imprese è comunque molto forte.

LE TURBINE CINESI PER L’EOLICO “GALLEGGIANTE”

D’altra parte, il Regno Unito ha bisogno delle clean tech cinesi – Pechino è la maggiore produttrice al mondo di turbine eoliche, pannelli solari e batterie – per raggiungere i suoi obiettivi di decarbonizzazione. I generatori di Ming Yang, in particolare, potrebbero rivelarsi molto utili per lo sviluppo di una nuova tecnologia per l’eolico in mare, detta floating (“galleggiante”), di cui si parla nella strategia industriale della Scozia: al momento, la regione dispone di 3 gigawatt di capacità dall’eolico offshore con un potenziale di sviluppo di altri 40 GW, di cui 25 GW di eolico galleggiante.

LA FABBRICA IN SCOZIA E LE PARTNERSHIP DI MING YANG

Secondo Ming Yang, la prima fase della fabbrica dovrebbe entrare in attività per la fine del 2028 e creare fino a 1500 posti di lavoro. L’azienda è alla ricerca di partner con i quali dividere l’investimento e ha avviato delle trattative con la società statale Great British Energy. A settembre, inoltre, ha annunciato una partnership con Octopus Energy, gruppo britannico attivo nella generazione e nella distribuzione energetica.

Per favorire la sua espansione in Europa, Ming Yang ha assunto il direttore dell’unità rinnovabili del gruppo chimico tedesco Basf come suo nuovo responsabile per le attività europee.

COSA COMBINA MING YANG IN ITALIA

Ming Yang punta ad ampliare la sua presenza anche in Italia, dove sta lavorando alla costruzione di una fabbrica di turbine eoliche da 500 milioni di euro assieme a Renexia, società di energie rinnovabili controllata dal gruppo Toto: sorgerà in Puglia, a Taranto.

Ming Yang aveva già fornito a Renexia dieci turbine per il parco eolico offshore “Beleolico” a Taranto, ultimato nel 2022. Le due società collaborano anche allo sviluppo di Med Wind, un parco eolico galleggiante in Sicilia: dotato di 156 turbine per una potenza di 2,8 GW, è stato descritto come il più grande impianto del suo genere nel mar Mediterraneo.

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