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Messico

Tutti i piani del Messico per nazionalizzare il litio

In Messico avanza il disegno di legge per nazionalizzare il litio: dopo l'ok della Camera, resta l'approvazione del Senato. Il paese dovrebbe contenerne il giacimento più grande al mondo, ma i dubbi non mancano. Tutti i dettagli.

 

In Messico la Camera dei deputati ha approvato alcune modifiche alla legge mineraria nazionale (la Ley Minera del 1992) per includere il litio tra i “beni della nazione”: solo lo stato, dunque, potrà procedere all’esplorazione, all’estrazione e allo sfruttamento delle riserve domestiche.

Il litio è un metallo dal grande valore strategico perché viene utilizzato nelle batterie che alimentano i veicoli elettrici e permettono l’immagazzinamento dell’elettricità rinnovabile. Per i prossimi anni si prevede un forte aumento della sua domanda, trainato proprio dalla spinta all’elettrificazione della mobilità ma anche dalla transizione verso sistemi energetici meno emissivi, visto che le tecnologie per lo stoccaggio saranno fondamentali per compensare l’intermittenza dell’eolico e del solare.

IL CONTESTO POLITICO

Le modifiche sono state approvate con 298 voti favorevoli e 197 astenuti. I principali partiti di opposizione – il PRI di centro; il PAN di centro-destra; il PRD e il Movimento Cittadino di centro-sinistra – non hanno partecipato alla votazione.

La legge è promossa dal presidente Andrés Manuel López Obrador, un nazionalista di sinistra: è molto critico verso la riforma energetica del 2013 che ha liberalizzato il settore e intende riportarlo sotto il controllo statale. Tuttavia, domenica scorsa la sua proposta di modifica costituzionale per la riforma del mercato elettrico, che rafforzava il ruolo dello stato e penalizzava gli operatori privati, non ha ottenuto la maggioranza necessaria dei due terzi al Congresso ed è stata respinta.

Nel caso della riforma mineraria per la nazionalizzazione del litio però, non trattandosi di una modifica costituzionale, al partito del presidente (MORENA, di sinistra) è bastata una maggioranza semplice. Dopo l’approvazione della Camera, la proposta di legge passa ora al Senato.

COSA FARÀ IL MESSICO SUL LITIO

La proposta di legge vieta la partecipazione privata nel mercato messicano del litio. Attualmente il Messico non ne produce, ma potrebbe ospitarne giacimenti rilevantissimi: quello di Bacanora, nello stato di Sonora, viene considerato il più grande al mondo (oltre 243 milioni di tonnellate), ma è contenuto in depositi di argille che ne rendono complessa e costosa l’estrazione. Il progetto – chiamato Sonora Lithium – è di proprietà della società britannica Bacanora Lithium in partnership con la cinese Ganfeng Lithium. Le attività preliminari sono iniziate l’anno scorso.

Nel paese si contano una ventina di concessioni già attive per l’estrazione di litio, nelle mani di una decina di aziende. I critici della riforma fanno notare come, per la legge messicana, i giacimenti minerari siano già di proprietà dello stato, che per l’appunto li affida in concessione, e che la riforma avrà l’unico effetto di scoraggiare gli investimenti privati.

Non è chiaro se lo stato messicano sia in possesso delle capacità economiche e tecniche necessarie all’estrazione e alla lavorazione del litio. Prendendo ad esempio il settore petrolifero, di cui il paese è uno storico produttore, la compagnia statale PEMEX ha dovuto appoggiarsi ai privati per lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi non convenzionali nelle acque profonde per mancanza di know-how.

A ottobre 2020 l’ex-segretaria messicana dell’Economia, Graciela Márquez, aveva voluto raffreddare gli entusiasmi sulle riserve di litio messicane e sul loro impatto sull’economia nazionale, ricordando che il paese dispone sì di ampie risorse di argilla, ma il contenuto di litio è basso e il processo per estrarlo è “molto costoso”.

LITIO E NON SOLO

Oltre al litio, nella proposta di legge viene stabilito che lo stato potrebbe assumere il controllo di “altri minerali dichiarati strategici dal governo federale”.

Stando al documento, entro novanta giorni lavorativi dall’approvazione della legge verrà creata una società statale del litio, forse guidata dal ministro delle Finanze, dell’Economia o dell’Energia. Il Servizio geologico messicano la assisterà nella ricerca dei depositi.

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