(ABC, Raúl Masa, 28 ott 2025)
L’articolo in breve
Il 28 aprile 2025 la Spagna è piombata nel buio totale, e a sei mesi dal blackout persistono oscurità su responsabilità. Quasi mezza dozzina di rapporti tecnici non individuano colpevoli chiari, ma soldi spostano accuse: Red Eléctrica, operatore sistema, deve garantire rete funzionante, ma quel giorno fallì. Giudice necessita fatti provati per imputazioni, specie per indennizzi milionari a colpiti.
Red Eléctrica accusa le aziende, colpevoli di risposte inadeguate quel giorno; imprese affermano compliance totale, responsabilità ultima su operatore. Disaccordi Governo-Red su “modo rinforzato” post-apagón: mandato ministeriale o obbligo gestore? Coinvolta CNMC: Red richiese cambi operativi per nuovi problemi, imprese li ritengono impraticabili, Governo impone obblighi. Nessun responsabile diretto emerso, ma blackout rivela fragilità: sistema non robusto come creduto, Red ammette persistenti segnali di pericolo.
Integrazione rinnovabili ultima quinquennio ossessionata volume per prezzi bassi, ma derivò aumento costi. Dibattito su nucleare essenziale sistema, negato Governo, genera scontro. Blackout espone certezze rischiose: pianificazione errata, dipendenza intermittenti senza backup affidabili, rincari bollette luce non assunti né operatore né Esecutivo. Serve chiarezza responsabilità per evitare recidive, ma politica evita, preferendo scarico reciproco mentre utenti pagano conseguenze.
Cinque citazioni chiave
Sulla mancanza responsabilità: “Mezza dozzina rapporti, ma responsabilità non chiara. Red Eléctrica deve garantire rete: quel giorno no.”
Sul Governo: “Aagesen linguaggio contorto, blame diviso Red-imprese. Ignora pianificazione ministeriale.”
Su dispute Red-imprese: “Red accusa imprese inadeguate. Imprese: compliance totale, responsabilità operatore.”
Su “modo rinforzato”: “Disaccordi Governo-Red su modo rinforzato. Red chiede cambi CNMC, imprese: impraticabili.”
Sulle certezze: “Sistema non robusto. Rinnovabili: aumento costi. Nucleare essenziale, Governo nega.”
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)






