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Gnl, tutti i progetti negli Usa per aumentare l’offerta

Le aziende americane sono al lavoro per realizzare nuovi terminali di esportazione di Gnl negli Stati Uniti. Tutti i dettagli sui progetti e le società coinvolte.

Mentre gli Usa continuano a inondare di Gnl il mercato globale dai loro sette impianti in funzione, in America fervono i lavori per realizzare nuovi terminal con cui aumentare la produzione e soddisfare la crescente domanda espressa da Paesi che non hanno più accesso al gas russo.

Usa leader nella produzione Gnl

 Come ci racconta Bloomberg in un dettagliato articolo dedicato al panorama del gas naturale liquefatto in America, gli Usa hanno cominciato ad esportare in massa il proprio Gnl a partire dal 2016, e ora dispongono di sette impianti con cui rifornire i propri clienti con una produzione che, secondo i dati della Energy Information Administration, ha raggiunto un livello pari a 13,9 miliardi di metri cubi al giorno.

Ora però negli Usa si punta ad espandere la produzione tramite la realizzazione di nuovi terminal. Un’impresa non da poco, anche ma non solo dal punto di vista finanziario. Come spiega a Bloomberg Jeff Hammond, chief commercial officer di Golden Pass LNG, la costruzione di un impianto Gnl prevede la messa in movimento di un elevato numero di componenti che devono essere spostati tutti insieme. “E’ uno sforzo grande e costoso”, osserva Hammond, “che è tecnicamente complesso, e prende molto tempo per essere pianificato e messo in opera”.

Tre nuovi progetti in cantiere

Attualmente è partita la prima fase dei lavori per tre grandi progetti che hanno richiesto un finanziamento monstre di 30 miliardi di dollari.

Due di questi progetti, Golden Pass Lng in Texas e la prima fase di Plaquamines Lng nei pressi di New Orleans, dovrebbero entrare in funzione nel 2024. Il terzo progetto, realizzato dal più grande esportatore americano di Gnl, Cheniere Energy, prevede l’ampliamento delle capacità di un terminal esistente chiamato Corpus Christi che dovrebbe diventare operativo nel 2025.

Tra molti osservatori, analisti e operatori del mercato è scattato il conto alla rovescia per capire quale sarà l’ottavo impianto Gnl Usa ad avviare per primo la produzione.

Golden Pass

Golden Pass è una joint venture tra i giganti del settore Qatar Energy ed Exxon Mobil, che hanno raggiunto un’intesa sugli investimenti necessari nel 2019.

L’impianto ha cominciato ad operare nel 2011 come terminal per l’importazione di gas, ma è stato convertito per l’export a seguito dalla rivoluzione dello shale e del passaggio degli Usa allo status di grande esportatore di Gnl.

Ci sono cinquemila operai impegnati a Golden Pass, cui nel prossimo anno se ne aggiungeranno altri 2.500. Una volta completato, si stima nel 2025, l’impianto sarà in grado di esportare 18 milioni di tonnellate di Gnl l’anno, pari a 250 navi cargo.

Secondo gli accordi presi nel 2019, Qatar Energy si assicurerà il 70% della produzione di Golden Pass, mentre a Exxon Mobili spetterà il restante 30%.

Plaquamines Lng

Per realizzare la prima fase del nuovo terminal Plaquamines, che una volta entrato a regime garantirà una produzione di 10 milioni di tonnellate l’anno di Gnl pari a 130 cargo, Venture Global si è assicurata a maggio un finanziamento di 13,2 miliardi di dollari.

Ma i lavori nel terminal erano cominciati già nell’agosto del 2021 e da allora i contractor KBR e Zachry Group hanno lavorato senza sosta.

Venture Global conta inoltre di far partire al più presto la seconda fase dei lavori con l’obiettivo di aumentare la produzione di ulteriori 10 milioni di tonnellate di Gnl.

Corpus Christi fase 3

Cheniere Energy, il più grande esportatore di Gnl del Paese, si è assicurato a giugno un finanziamento di 5,5 miliardi di dollari per ampliare l’impianto di Corpus Christi.

Grazie al recente boom dell’export, che ha garantito alla compagnia ingenti flussi di cassa, Cheniere Energy non avrà problemi a coprire gli ulteriori costi per il completamento del terminal, i cui lavori sono in capo al contractor Bechtel.

Il progetto, che non sarà finito prima del 2025, comporterà per Cheniere Energy un aumento della produzione stimato in ulteriori 10 milioni di tonnellate l’anno, sufficienti per confermare alla compagnia il primato sugli altri produttori americani di Gnl e lo status di secondo più grande produttore al mondo.

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