Nel 2022 le forniture di gas in Germania sono state sull’orlo del collasso e solo un provvidenziale e rapido intervento dei Servizi Segreti (BND) è stato in grado di trovare e attuare una misura di emergenza, come i terminali galleggianti per stoccaggio e rigassificazione del GNL (FSRU).
È questa la clamorosa rivelazione apparsa in prima pagina sull’edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt.
La vicenda risale all’inizio del 2022, quando il Bundesnachrichtendienst (BND) ha avuto un ruolo determinante nel prevenire un collasso dell’approvvigionamento energetico nei due inverni precedenti e successivi all’inizio della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina nel febbraio 2022. Gli esperti del BND si misero immediatamente a disposizione governo federale e fornirono consulenza diretta appena si concretizzò la riduzione e successiva interruzione delle forniture di gas dalla Russia.
La soluzione proposta dagli uomini dei Servizi fu l’immediato noleggio di terminal galleggianti per il gas naturale liquefatto (GNL). E, senza quella essenziale attività di intelligence la Germania avrebbe rischiato un aggravamento significativo della crisi del gas. Le parole dell’ex-cancelliere Olaf Scholz non lasciano dubbi sul ruolo fondamentale del BND: “Le analisi dettagliate e accurate del BND sono state una base importante per le decisioni del governo federale, che hanno permesso di evitare una crisi di approvvigionamento del gas”, ha dichiarato Scholz al Die Welt.
Il momento decisivo che consentì una svolta nella crisi fu un incontro segreto tenutosi a gennaio 2022, a cui parteciparono, tra gli altri, Scholz, il ministro dell’Economia Habeck (Verdi) e un esperto del BND. In quella sede, il BND e l’Agenzia federale delle reti valutarono la situazione in modo più serio e grave rispetto ad Habeck. Il quale – ha commentato un politico informato sui fatti – può ritenersi fortunato che il BND abbia indicato una via d’uscita dal dilemma”.
Dettaglio non secondario: il BND aveva messo in guardia il governo sui rischi della dipendenza energetica tedesca molto prima dell’attacco russo all’Ucraina nel febbraio 2022. Ma questi avvertimenti caddero nel vuoto negli uffici di Berlino: il gas russo a basso costo era troppo allettante e l’illusione di accomodare i rapporti con la Russia troppo comoda.
Gli analisti del BND sapevano che i terminali galleggianti disponibili erano pochi e bisognava fare in fretta, prima che quei terminal fossero noleggati da altri Paesi. Avevano notizie precise relative un caso analogo accaduto ad Israele nel 2011, quando i gasdotti egiziani del Sinai erano stati danneggiati. Allora, bastarono pochi mesi e Israele tornò a rifornirsi di gas importato.
Il BND conosceva i terminal galleggianti disponibili, i loro proprietari e i costi di noleggio, ma bisognava anche trovare rapidamente un sito dove far attraccare il terminal. Esisteva un progetto approvato per Wilhelmshaven e così già a febbraio 2022 fu firmato un contratto di noleggio per un terminal GNL galleggiante proveniente dalla Norvegia, chiamato “Esperanza” che aveva un costo di circa 50 milioni di dollari all’anno. In poche settimane iniziarono i lavori e poco prima della fine del 2022, l'”Esperanza” entrò in funzione, evitando così il peggio. Inoltre, l’intervento del BND si estese anche all’approvvigionamento di GNL, fornendo indicazioni su potenziali paesi fornitori, in un contesto in cui l’offerta globale di GNL era già in forte crescita.
Se la Germania fosse stata ad ascoltare il ministro Habeck, a quest’ora la storia sarebbe stata molto diversa. Habeck tuttavia, ha scelto un modo singolare per ringraziare. In un’intervista del 2023, ha accusato il BND di essere stato, a differenza di altri servizi segreti, poco informato sull’invasione russa dell’Ucraina. Non ha invece speso una parola di apprezzamento per il ruolo del BND nella gestione della crisi del gas.
Nemmeno una parola, ovviamente, sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, che quella crisi di fornitura aggravò ulteriormente, avvenuto nel settembre 2022. L’unico vero attacco ad una delle più importanti infrastrutture strategiche della Germania e dell’intera UE è ancora privo di responsabili (almeno giudicati tali da una Corte). Invece mobilitiamo decine di migliaia di uomini per una decina di droni di cartone e compensato che hanno turbato la quiete della campagna polacca. Una logica che non fa una grinza.