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Maltempo

Perché il gelo in Europa riscalda i prezzi dell’energia

Prezzi dell’energia in aumento a causa del fronte di aria fredda proveniente dalla Siberia che sta interessando tutta l’Europa, dalla Gran Bretagna all’Italia. E che secondo le previsioni si soffermerà sul Vecchio Continente fino alla metà di marzo. Come scrive Bloomberg, i prezzi del gas nel Regno Unito sono già raddoppiati raggiungendo il livello più…

Prezzi dell’energia in aumento a causa del fronte di aria fredda proveniente dalla Siberia che sta interessando tutta l’Europa, dalla Gran Bretagna all’Italia. E che secondo le previsioni si soffermerà sul Vecchio Continente fino alla metà di marzo. Come scrive Bloomberg, i prezzi del gas nel Regno Unito sono già raddoppiati raggiungendo il livello più alto da oltre un decennio.

COSA DICONO I METEOROLOGI

“L’intrusione artica” in Europa “impedirà all’aria calda di muoversi verso nord almeno fino alla metà di questo mese,” ha detto Jason Nicholls, meteorologo senior di Accuweather. Tutti e sei i meteorologi intervistati da Bloomberg News hanno confermato in realtà che la prima metà di marzo sarà più fredda del normale. In particolare nel Regno Unito, in Scandinavia e nella regione baltica. Nonostante le condizioni meteo delle prossime settimane saranno meno severe di quelle passate, le temperature dovrebbero scendere fino a 3 gradi al di sotto del normale, secondo Accuweather. Secondo alcune previsioni il freddo potrebbe durare, addirittura fino ad aprile.

DOSSIER PREZZI

I prezzi del gas e dell’energia elettrica “saranno suscettibile di una grande volatilità in concomitanza con futuri periodi di freddo nell’Europa settentrionale e in alcune parti dell’Europa centrale – ha dichiarato Giacomo Masato, meteorologo della Marex Spectron di Londra – Mentre la domanda diventa meno importante in primavera, ma non dobbiamo dimenticare che veniamo da un febbraio freddo”.

EFFETTO GELO

Altro effetto del gelo artico che ha colpito l’Europa riguarda le reti e le infrastrutture energetiche. Febbraio è stato uno dei mesi più freddi degli ultimi 10 anni, e ciò ha spinto i venditori a ritirare più gas dagli impianti di stoccaggio europei a un ritmo molto più rapido rispetto a quanto riscontrato in almeno un decennio. Se il freddo dovesse indugiare, lo stoccaggio per il prossimo inverno potrebbe essere ritardato provocando problemi in caso di ondate prolungate di freddo.

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