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ENi

Cosa ha scoperto Eni in Norvegia

Eni ha perforato con successo il pozzo di appraisal Cape Vulture nel Mare di Norvegia Nuova scoperte Eni in Norvegia. Il Cane a Sei zampe ha annunciato il successo della perforazione del pozzo di appraisal di Cape Vulture nella licenza PL128 / PL128D, nella parte settentrionale del Mare di Norvegia a 7 chilometri a nord…

Nuova scoperte Eni in Norvegia. Il Cane a Sei zampe ha annunciato il successo della perforazione del pozzo di appraisal di Cape Vulture nella licenza PL128 / PL128D, nella parte settentrionale del Mare di Norvegia a 7 chilometri a nord della unità galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO) “Norne”, a 180 dalla costa e a 3,5 a nord del pozzo di scoperta. Eni detiene una quota dell’11,5% nella licenza, mentre Equinor AS (operatore) il 63,95% e Petoro AS il 24,55%.

IL POZZO

Il pozzo 6608/10-18 con le sue deviazioni laterali 6608/10-18 A e 6608/10-18 B, è stato perforato in una profondità d’acqua di 372 metri e 167 metri più in basso sui livelli target del pozzo di scoperta allo scopo di valutare i contatti dei fluidi e la continuità degli intervalli mineralizzati della formazione Lange, scoperti dal pozzo 6608/10-17 S NFW.

Il pozzo di appraisal è stato perforato a una profondità verticale di 3.437 metri raggiungendo la Formazione Melke del giurassico medio e attraversando tre livelli di arenarie mineralizzati a olio leggero nella Formazione Lange di età Cretacica. I dati acquisiti hanno mostrato comunicazione di pressione con il pozzo di scoperta 6608/10‑17 S, dimostrando la continuità idraulica nei reservoirs tra i due pozzi.

UN POZZO COMMERCIALE

L’obiettivo principale ha mostrato una colonna mineralizzata di 230 metri in un intervallo di arenaria di 18-34 m di spessore con buone proprietà di reservoir. L’obiettivo secondario ha confermato la presenza di olio in un intervallo di arenaria di 10 metri di spessore con buone proprietà di giacimento, mentre un terzo livello di 3 metri di spessore nella sezione inferiore della sequenza Lange ha confermato la presenza di olio. È stata effettuata un’ampia raccolta di dati e campionamento dei fluidi su tutti gli obiettivi.

Il pozzo è il secondo esplorativo nella licenza PL128D. L’autorizzazione è stata rilasciata nell’ambito dell’APA 2016 – Awards in Pre-Defined Areas. Il pozzo sarà ora abbandonato permanentemente.

I risultati del pozzo confermano la commerciabilità della scoperta con volumi recuperabili tra 50 e 70 MBOE, con ulteriore potenziale.

UN NUOVO CONCETTO DI ESPLORAZIONE

La scoperta di Cape Vulture, grazie alla sua vicinanza, potrà essere sviluppata attraverso la FPSO Norne, che ha capacità disponibile e beneficerà di un allungamento della vita operativa. La scoperta è il risultato dello sviluppo di un nuovo concetto di esplorazione nel Nordland Ridge che dimostra il potenziale stratigrafico della Formazione Lange sul fianco orientale del Nordland High.

Eni si è ulteriormente posizionata in questo nuovo play dopo l’assegnazione, nell’ambito dell’APA 2017, di due licenze aggiuntive localizzate a nord della scoperta di Cape Vulture (PL946 e PL947 entrambe operate da Equinor che ha una quota del 60%, mentre Eni è partner con il 40%).

Eni è presente in Norvegia dal 1965, con una produzione attuale di circa 160.000 boe al giorno attraverso la sua controllata Eni Norge AS.

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