Le azioni di Eni hanno guadagnato fino all’1,5 per cento oggi alla borsa di Milano, garantendo alla società una valore di mercato di oltre 45,5 miliardi di euro, dopo che Bloomberg ha rivelato i piani per la cessione di una quota delle attività in Costa d’Avorio: un affare valutato intorno a 1 miliardo di euro.
“Non faccio commenti perché sono cose che avvengono o non avvengono”, ha dichiarato l’amministratore delegato Claudio Descalzi. “Sono questioni delicate. È un’indiscrezione e io in genere non le commento”.
COSA SAPPIAMO
Secondo le fonti di Bloomberg, Eni potrebbe vendere una quota fino al 30 per cento delle sue attività in Costa d’Avorio, nell’Africa occidentale; sta lavorando in merito con alcune società di consulenza, come la britannica Standard Chartered, e avrebbe attirato l’attenzione anche di compagnie energetiche asiatiche. Le discussioni, comunque, sono in una fase iniziale e non sarebbe stata ancora definito l’ammontare della quota da vendere, eventualmente.
IL MODELLO SATELLITARE DI ENI
La vendita di una parte degli asset ivoriani, però, si andrebbe a inserire nella strategia quadriennale di Eni, che punta a raccogliere 8 miliardi di euro proprio attraverso la cessione di attività. La società sta portando avanti un modello che definisce “satellitare“, basato sullo scorporo delle divisioni e la loro quotazione in collaborazione con investitori esterni: è stato questo l’approccio seguito con Plenitude, la controllata dedicata alla vendita di gas ed elettricità, ed Eni conta di replicarlo con Enilive, la divisione che si occupa di mobilità sostenibile e bioraffinazione.
COSA FA ENI IN COSTA D’AVORIO
La presenza di Eni in Costa d’Avorio risale al 1960 con la nascita di Agip Côte d’Ivoire; oggi la società opera nel settore degli idrocarburi (petrolio e gas naturale) e delle bioenergie (olio vegetale per i biocarburanti). Il suo asset principale nel paese è Baleine, un giacimento offshore di petrolio e gas rinvenuto nel 2021; la produzione è partita lo scorso agosto.
Il potenziale stimato di Baleine è di 2,5 miliardi di barili di petrolio. Nella fase iniziale, il giacimento produrrà 15.000 barili di petrolio e 25 miliardi di piedi cubi di gas al giorno, secondo le previsioni governative. A detta di Eni, “con Baleine la Costa d’Avorio assume il ruolo di hub capace di esportare energia ai Paesi vicini”.