Come riportato da Reuters, il gruppo energetico statale francese Edf ha selezionato le banche Intesa Sanpaolo e Lazard (statunitense ma molto attiva in Europa) come consulenti finanziarie per valutare le opzioni possibili sulla controllata italiana Edison, acquisita nel 2012.
EDF È IN CERCA DI CAPITALI
Sotto la guida del nuovo amministratore delegato Bernard Fontana, in carica dallo scorso maggio, Edf ha avviato un processo di revisione degli asset nel proprio portafoglio, volto alla raccolta di risorse economiche con le quali realizzare il piano di investimenti in nuovi reattori nucleari richiesto dal governo della Francia. Lo stato francese possiede il 100 per cento del capitale di Edf (abbreviazione di Électricité de France).
COSA FARÀ EDF CON EDISON?
Secondo Reuters, Edf sta valutando tre opzioni per Edison:
- la quotazione in borsa;
- l’ingresso di un partner finanziario;
- la vendita di una quota del capitale, che al momento è posseduto al 99,4 per cento da Transalpina di Energia, controllata di Edf.
In ogni caso, il gruppo francese ha intenzione di rimanere l’azionista maggioritario di Edison.
QUANTO VALE EDISON
Si stima che Edison possa valere tra i 7 e i 10 miliardi di euro. L’anno scorso la società ha riportato entrate per 15,4 miliardi e un utile operativo di 1,7 miliardi.
QUOTAZIONE IN VISTA?
A settembre, l’amministratore delegato di Edison Nicola Monti aveva dichiarato che la società è pronta a quotarsi sulla borsa di Milano, qualora Edf dovesse decidere di procedere in tal senso: Edison, infatti, già dispone della struttura societaria e delle procedure necessarie al collocamento sul mercato.
Nel settembre 2012, dopo l’acquisizione, Edf revocò dalla quotazione le azioni ordinarie di Edison, mantenendo però le azioni di risparmio: si tratta di una categoria speciale che garantisce dividendi più elevati ma non conferisce ai titolari il diritto di voto nelle assemblee.