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Faang

Ecco quanto sono sostenibili le big tech

Dal 2018 il consumo di energia è tre volte di più per le big tech Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google. Anche le aziende tecnologiche che hanno promesso di ridurre drasticamente le loro emissioni di gas serra hanno un grande punto cieco legato al clima. Cosa è emerso dall'osservatorio Esg Karma Metrix e dal rapporto del Climate Safe Lending Network

Le big tech Facebook (oggi Meta), Amazon, Apple, Netflix e Google consumano più energia di Portogallo e Grecia.

In un anno le Faang (Facebook, Apple, Amazon, Netflix, Google) hanno consumato una quantità di energia, pari a 49,7 milioni di megawattora (MWh), più elevata del Portogallo (48,4 milioni MWh) e della Grecia (46,2 milioni MWh), quasi come la Romania (50 milioni MWh).

Dal 2018 al 2020 il consumo di energia dei cinque colossi americani quotati al Nasdaq è quasi triplicato, passando da 16,6 a 49,7 milioni MWh.

È quanto emerge dall’osservatorio Esg Karma Metrix, che ha analizzato i bilanci di sostenibilità delle Faang, presentato dall’agenzia di digital marketing, AvantGrade.com, in vista della Giornata Mondiale dell’Ambiente.

Inoltre, queste aziende tecnologiche che hanno promesso di ridurre drasticamente le loro emissioni di gas serra hanno un grande punto cieco legato al clima, secondo un nuovo rapporto pubblicato da tre gruppi ambientalisti, ripreso da The Verge e Quartz.

Con i loro contanti e investimenti, Google, Apple, Meta e altri giganti della tecnologia stanno finanziando indirettamente le società di combustibili fossili. Gli istituti di credito dove le Big Tech depositano i loro profitti, investono in settori fortemente inquinanti. Le emissioni associate a tale attività finanziaria sono così significative che in realtà superano di gran lunga le emissioni delle operazioni di ciascuna società. È quanto rileva il rapporto redatto da Climate Safe Lending Network insieme al think tank The Outdoor Policy Outfit, e BankFWD fondato dalla famiglia Rockfeller.

Tutti i dettagli.

COSA È EMERSO DALL’OSSERVATORIO ESG KARMA METRIX SULLE BIG TECH

Secondo l’osservatorio Esg Karma Metrix, dai report Esg degli ultimi tre anni emerge anche che le 5 aziende tecnologiche hanno emesso 98,7 milioni di tonnellate di CO2, più di tutta la Repubblica Ceca (92,1), con un aumento aggregato delle emissioni totali del 17% dal 2018 al 2020.

SEGNALI POSITIVI DA APPLE E GOOGLE

Tra le cinque aziende spiccano tuttavia “dei segnali positivi di riduzione della CO2 di Apple e Google – spiega lo studio -, grazie al maggior peso delle fonti energetiche rinnovabili e alla ricerca attiva di efficienza energetica nei loro data center”. Si ricorda infatti che Internet produce emissioni di CO2 sia per le modalità poco efficienti di realizzare siti web e app, sia per i combustibili fossili che alimentano i data center.

Se Internet fosse una nazione – secondo il Global Carbon Project – sarebbe la quarta più inquinante al mondo.

I RISULTATI DEL RAPPORTO DI CLIMATE SAFE LENDING NETWORK

Ma proprio Apple e Google dovrebbero fare attenzione alle banche a cui si affidano.

Con i loro contanti e investimenti, Google, Apple, Meta e gli altri colossi tech stanno finanziando indirettamente le società di combustibili fossili. È quanto emerge dalle organizzazioni ambientaliste Climate Safe Lending Network, The Outdoor Policy Outfit, e BankFWD fondato dalla famiglia Rockfeller. I gruppi si sono avvalsi dell’aiuto di esperti di dati finanziari di South Pole, che fornisce consulenza alle aziende sui loro obiettivi di sostenibilità.

Il rapporto, per la prima volta, stima l’impronta di carbonio finanziaria di nove diverse società tecnologiche e dei media: Google, Meta, Amazon, Apple, Microsoft, Salesforce, PayPal, Disney e Netflix. I ricercatori hanno ottenuto informazioni sui contanti e sugli investimenti di ciascuna società dai documenti depositati presso la Sec (la Consob americana). Gli autori del rapporto li hanno quindi confrontato con misure stabilite dell’intensità di carbonio per diversi tipi di investimenti per stimare l’impronta finanziaria di ciascuna azienda.

Apple ha riportato 191 miliardi di dollari in contanti e investimenti nel 2021. Il rapporto stima che quei miliardi di dollari abbiano generato quasi 15 milioni di tonnellate di emissioni di riscaldamento del pianeta. Questa cifra è tre volte più inquinamento climatico delle emissioni generate dall’uso di ogni prodotto Apple nel mondo quell’anno, sostiene il rapporto.

Entro il 2030, Apple prevede di ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica del 75%. Nel suo cammino verso questo obiettivo, l’azienda ha spinto centinaia di suoi fornitori a ridurre le emissioni inquinanti. Ma secondo il rapporto, le aziende come Apple che vogliono avere un impatto positivo sui cambiamenti climatici dovrebbero pensare di applicare la stessa pressione sulle banche.

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