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Ilva

Ecco l’accordo su Ilva, tutti i dettagli

Dopo una lunga trattativa il tavolo sull’Ilva al ministero dello Sviluppo Economico si eè concluso positivamente con la firma dell’accordo fra Arcelor Mittal, delegazioni sindacali e commissari, alla presenza del ministro Luigi Di Maio. Saranno garantiti 10.700 posti di lavoro da subito, con la garanzia di assunzione per le unita’ residue entro fine piano. L’ANNUNCIO…

Dopo una lunga trattativa il tavolo sull’Ilva al ministero dello Sviluppo Economico si eè concluso positivamente con la firma dell’accordo fra Arcelor Mittal, delegazioni sindacali e commissari, alla presenza del ministro Luigi Di Maio.

Saranno garantiti 10.700 posti di lavoro da subito, con la garanzia di assunzione per le unita’ residue entro fine piano.

L’ANNUNCIO DI DI MAIO

“Abbiamo creduto in questo accordo perché un annullamento della gara senza le motivazioni di legge avrebbe determinato che Mittal andava al Tar, faceva ricorso e il 15 entrava nell’Ilva con meno assunti, e senza accordo sindacale”, ha detto il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, davanti al Mise. “Abbiamo fatto il possibile per legge”, ha aggiunto.

L’IMPEGNO DEL VICEPREMIER

“Ora l’obiettivo è rilanciare la città di Taranto. Ci metteremo al lavoro per fare una legge speciale” e anche prevedendo risorse specifiche nella prossima legge di bilancio, ha annunciato il vicepremier e ministro dello sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, dopo l’accordo al Mise sull’Ilva.

LE PAROLE DI PALOMBELLA (UILM)

“Quella di oggi è una giornata storica. Dopo un’estenuante trattativa presso il ministero dello Sviluppo economico la travagliata vicenda dell’Ilva, con il supporto determinante dello stesso dicastero, ha trovato la soluzione che aspettavamo da tempo: un’intesa senza esuberi”. Così scrive in una nota il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella.

I DETTAGLI DELL’ACCORDO

Palombella ha aggiunto che l’ipotesi di accordo stipulata con ArcelorMittal, che sarà subito sottoposta al giudizio dei lavoratori, “contiene infatti al suo interno le proposte che noi abbiamo avanzato più volte in questi mesi, tra cui: l’organico di partenza con 10.700 lavoratori, il mantenimento dei livelli salariali, normativi e di contratto (no Jobs act e garanzia dell’articolo 18), la garanzia di assunzione a fine piano industriale da parte di AM per tutti i lavoratori che non avranno usufruito degli incentivi (per i quali il governo ha confermato i 250 milioni di euro)”. Tutto questo – conclude -” si aggiunge a un piano ambientale migliorato che, a seguito delle nostre continue richieste, potrà finalmente partire in modo organico e continuo, finalmente Taranto potrà produrre acciaio senza inquinare”.

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