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Ecco la bozza del decreto Ilva

La bozza del decreto. Le parole del ministro Patuanelli. E le ultime mosse di Arcelor Mittal

“Il problema che ha avuto Mittal non è stato quello dello scudo, ma un problema industriale, di impossibilità non contingente di rispettare il piano”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli (M5S), ai microfoni di Radio Cusano Campus. “L’inadempienza non è dello Stato, ma dell’imprenditore che ha fatto male i calcoli. Cerchiamo di affrontare il problema dando anche una prospettiva al territorio, extra Ilva. Bisogna far arrivare su quei territori i tanti stanziamenti che ci sono da anni per creare un’alternativa seria a livello occupazionale”, ha aggiunto il titolare del Mise.

Comunque è pronto il decreto su Taranto che ha in cantiere il governo.

LO STATO DELL’ARTE SU ILVA

Il pacchetto di misure per quello che è stato definito il ‘Cantiere Taranto’ è ancora in fase di valutazione tecnica e politica, e non è detto che il varo del decreto arrivi già questa settimana, anche se l’intento del governo era quello di approvarlo prima di Natale, scrive l’Ansa.

LA BOZZA DEL DECRETO ILVA-TARANTO

E’ di 21 articoli la bozza del decreto Taranto, che prevede la “riconversione produttiva” della città, un nuovo Sito di interesse nazionale che comprenda anche l’area di Statte e un nuovo commissario per la bonifica.

I PUNTI DELLA BOZZA

Da un fondo da 50 milioni per i lavoratori ex Ilva a sgravi al 100% per chi assumerà gli esuberi del polo siderurgico, anche all’esito di nuovi accordi a partire da gennaio 2020. Non solo: tra le misure anche la protezione dei cetacei e screening gratuiti, esenti anche dal ticket, per la diagnosi precoce di malattie legate all’inquinamento.

DOSSIER ESUBERI

Per gestire il problema degli esuberi, a partire dai lavoratori che già sono rimasti in carico alla gestione commissariale dell’ex Ilva, si stanno studiando diverse ipotesi, compresa quella di incentivare, con un bonus, chi dovesse accettare un nuovo lavoro lontano da Taranto e quella di rafforzare gli incentivi per i lavoratori a usufruire dell’assegno di ricollocazione.

LA RIVALSA

Prevista anche la rivalsa dell’Iva per le imprese creditrici nei confronti dell’amministrazione straordinaria. Spuntano anche risorse (5 milioni in 2 anni) per aiutare il comune di Taranto nella demolizione delle strutture abusive della Città vecchia e un fondo per la valorizzazione delle bande e delle orchestre della città.

IMU E DINTORNI

Si prevede anche di destinare al Comune la quota dell’Imu sui capannoni di competenza statale. Nella bozza compare la creazione di un Polo universitario di Taranto per la sostenibilità ambientale e per la prevenzione delle malattie sul lavoro, con un finanziamento di 9 milioni l’anno per tre anni.

LE PROROGHE

Si valuta anche la proroga dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale fino al 2022, nella quale sono confluiti circa 530 lavoratori in esubero delle imprese per la movimentazione dei container.

LE ZONE ECONOMICHE SPECIALI

L’esecutivo punta quindi ad accelerare il completamento delle infrastrutture nelle Zone economiche speciali che hanno subito rallentamenti per problemi di autorizzazioni o sequestri.

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