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Enel

Ecco conti e progetti di Enel

Che cosa emerge dalla relazione semestrale dell'Enel e che cosa ha detto l'amministratore delegato, Francesco Starace

Enel chiude i primi sei mesi del 2021 con un risultato netto ordinario del gruppo a 2.299 milioni di euro in calo del 4,4% rispetto ai 2.405 milioni del primo semestre del 2020, ma ha aumentato gli investimenti del 16,3%, a a 4.813 milioni di euro soprattutto in Infrastrutture e Reti, nei Mercati finali e in Enel X. Lo rende noto il gruppo energetico nella nota diffusa dopo il cda che ha approvato i conti del semestre.

Ecco tutti i dettagli.

Dividendo e target 2021 confermati per Enel, con la pubblicazione dei conti del primo semestre 2021. Per l’esercizio in corso il gruppo guidato dall’ad Francesco Starace prevede un ebitda ordinario compreso tra 18,7 e 19,3 miliardi di euro, un utile netto ordinario tra 5,4 e 5,6 miliardi di euro e una cedola per azione pari a 0,38 euro.

Il secondo trimestre ha visto il gruppo iniziare a riportarsi su livelli pre-pandemia, ma nel complesso la semestrale sconta una serie di fattori negativi, a partire dalle minori attività di trading e il consueto effetto cambi in America Latina, che hanno fatto scendere i ricavi del 10,6% (anno su anno) a 29,8 miliardi di euro, sottolinea Mf/Milano Finanza. Fa eccezione Enel Green Power, con ricavi in crescita di oltre il 10% a sfiorare i 4 miliardi di euro. Guardando i numeri della produzione di energia elettrica del gruppo, infatti, il semestre segnale un’ulteriore accelerazione delle rinnovabili, ampiamente superiore rispetto a quella termoelettrica, a quota 59,8 TWh (56,2 TWh nel primo semestre 2020, +6,5%).

La produzione a zero emissioni è pari ormai al 64% della generazione. L’obiettivo a lungo termine di Enel resta la decarbonizzazione del mix entro il 2050.Nella semestrale di Enel c’è segno meno anche per l’ebitda ordinario, a 8,36 miliardi di euro (-4,9%), e per l’ebit a 4,37 miliardi di euro (-3,8%).Il risultato netto ordinario del gruppo è di circa 2,3 miliardi di euro, con una flessione del 4,4%. In salita dell’11% l’indebitamento finanziario netto, a 50,4 milardi di euro, principalmente per gli investimenti del periodo, per l’acquisizione di un’ulteriore quota di partecipazione in Enel Américas e per l’effetto cambi negativo, parzialmente compensati dai positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa.

Dalla semestrale emerge anche una crescita a due cifre degli investimenti, a 4,8 miliardi di euro (+16,3%), spinti soprattutto da Infrastrutture e Reti, Mercati finali ed Enel X. E proprio da questo dato parte l’ad Francesco Starace nel commentare i numeri. “Nel primo semestre del 2021 abbiamo proseguito con la nostra significativa crescita industriale improntata sulla sostenibilità e l’innovazione tecnologica, registrando un aumento degli investimenti del 16,3% e un’accelerazione della capacità rinnovabile installata nel periodo, che ci consentirà di raggiungere un altro record a fine anno portando la nuova capacità installata a 5,8 GW. Nel secondo trimestre dell’anno la performance del gruppo ha registrato una accelerazione solida e visibile, riportando i principali valori operativi a livello pre-Covid. Alla luce del trend registrato nel primo semestre 2021, confermiamo i target per fine anno in termini di ebitda ordinario e utile netto ordinario, nonché il dividendo per azione pari a 0,38 euro per azione, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente”.

Prestazioni operative solide – con le performance in ripresa che proseguiranno nella stessa direzione nella seconda parte dell’anno, focus sulla continua semplificazione nell’area Latam per sbloccare valore, accelerazione sul già rapido aumento dello sviluppo delle rinnovabili grazie alla crescita di tutta la pipeline. Sono questi i punti principali della strategia di Enel per i prossimi mesi, secondo quanto ha detto il CEO Francesco Starace nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati per il primo semestre.

Starace ha affermato che “la produzione di elettricità è quasi tornata ai livelli del 2019”, sottolineando il “significativo cambiamento nel mix” realizzato grazie ai progressi nel campo delle rinnovabili, che infatti ora contano per il 56% della capacità totale. “Raggiungeremo – più o meno – l’obiettivo 2021 di capacità da fonti rinnovabile con performance positive nel terzo e quarto trimestre”, ha aggiunto.

Il CFO Alberto De Paoli ha affermato che i “target 2021 sono tutti pienamente confermati”. La guidance fornita a novembre 2020, oggi confermata, prevede che nel 2021 la società raggiunga un EBITDA ordinario compreso tra 18,7 e 19,3 miliardi di euro, un utile netto ordinario di gruppo compreso tra 5,4 e 5,6 miliardi di euro e un dividendo per azione garantito pari a 0,38 euro per azione. La società prevede inoltre che tra il 2020 e il 2030 l’EBITDA ordinario del gruppo cresca in termini di CAGR del 5%-6%, con un utile netto ordinario in crescita del 6%-7%, sempre in termini di CAGR.

Con riguardo al risultato netto ordinario del gruppo a 2.299 milioni di euro nel primo semestre 2021 (2.405 milioni di euro nel primo semestre del 2020, -4,4%), De Paoli ha detto che sarebbe stato in aumento del 10% se non fosse stato per l’impatto negativo di FX e elementi non ricorrenti. In particolare, ci sono stati 200 milioni di euro di impatto negativo su oneri finanziari da responsabilità di gestione, 120 milioni da imposte non ricorrenti. Il CFO ha inoltre sottolineato che il costo medio del debito si attesta al 3,6%, in miglioramento. Un altro elemento positivo che è stato citato è l’aumento della quota di finanza sostenibile, riducendo al contempo ulteriormente il costo del debito. “La quota di finanza sostenibile aumenta di 13 p.p rispetto al 2020, sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 48% nel 2023”, ha sottolineato il direttore finanziario.

Le domande degli analisti hanno toccato anche temi caldi come l’acquisto di asset in Italia, operazione di M&A oltreoceano e la dismissione della quota in Open Fiber. A proposito dei rumors che vedono Enel interessata ad acquisire alcuni asset messi in vendita da ERG, Francesco Starace ha detto che “non possiamo commentare la vendita di asset con ERG. Non commentiamo i procedimenti in corso in particolare questo tipo di news. Quello che possiamo dire è che siamo sempre associati e associati a ogni transazione che accade in Italia, sia che la stiamo portando avanti sia no. Ma questo è qualcosa che sarà chiaro nelle prossime settimane. Non possiamo commentare questo punto”.

“In ogni mercato in cui siamo abbiamo opportunità di lanciare IPO come, ad esempio, in Brasile ma dobbiamo parlare sempre prima con i nostri co-shareholders in America Latina”, ha detto Starace, sottolineando che c’è uno “scounting” negli Stati Uniti ma al momento il gruppo è concentrato sull’America Latina. “Gli Stati Uniti sono un grande mercato, lo scouting è in corso – ha puntualizzato – Dobbiamo trovare l’asset giusto e un accordo. Probabilmente verrà fuori, ma non al momento”.

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