La maggioranza di governo lo difende, l’opposizione (in primis la Lega) lo critica. Oggetto: il decreto Clima e alcune sue disposizioni tassaiole. Ecco le posizioni governative, quelle del Carroccio di Salvini e in fondo una sintesi della bozza del provvedimento.
IL CASO DEL DECRETO CHE NON VA IN CDM
La bozza di decreto legge sull’emergenza climatica non sarà presentata oggi in Consiglio dei ministri. Lo sottolineano fonti del Ministero dell’Ambiente. Il ministro Sergio Costa voleva far approvare subito le norme sul Clima, ma altri ministri hanno fatto presente che alcune di queste norme (in particolare il taglio dei sussidi ambientalmente dannosi) vanno studiate più a fondo, in coordinamento con altri dicasteri. Costa – secondo la ricostruzione dell’Ansa – intende discutere oggi in Cdm del decreto, per riuscire a presentarlo a breve come disegno di legge con una corsia preferenziale o come decreto legge condiviso. Resta, per ora, il nodo delle risorse collegato al decreto, soprattutto perché, proprio in questi giorni, ci saranno le prime riunioni per entrare nel merito della manovra. Da qui, spiegano fonti di governo, la necessità di non correre troppo sull’approvazione del provvedimento sul quale, oggi in Cdm, ci potrebbe essere un mero, ed informale, avvio dell’esame.
IL PLAUSO DI LEU
Soddisfazioni nella maggioranza giallo-rossa: “Lo schema di decreto sul contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell’economia verde contiene elementi di notevole rilievo e configura finalmente un cambio di passo del nostro Paese in materia di tutela ambientale. La riduzione progressiva dei sussidi ambientalmente dannosi, le misure per la mobilità sostenibile, le azioni per il rimboschimento e la qualità dell’aria nelle città, gli interventi per lo sviluppo dell’economia verde nei parchi nazionali e in materia di riduzione degli imballaggi configurano un provvedimento innovativo ed un corretto approccio integrato all’emergenza climatica. Mi auguro che il Consiglio dei Ministri possa licenziarlo al più presto, anche in vista della settimana internazionale di iniziative sul Clima che culminerà con lo sciopero mondiale del 27 settembre”. E’ quanto dichiara la senatrice di Liberi e Uguali Loredana De Petris, capogruppo del Misto a palazzo Madama, in ordine allo schema di decreto legge predisposto dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, attualmente in fase di rifinitura in vista dell’esame del consiglio dei Ministri.
LE CRITICHE DELLA LEGA
Di tutt’altro avviso la Lega di Matteo Salvini. Piovono critiche, infatti, da parte di Massimo Garavaglia, al Mef nel governo Conte giallo-verde: “Primo provvedimento del Governo e prima mazzata fiscale: 16.8 miliardi di euro di nuove tasse. Sono abituato a commentare i provvedimenti nella loro versione definitiva, ma spero che il decreto sull’ambiente non abbia mai una versione definitiva e resti una semplice bozza”. Così il deputato della Lega Massimo Garavaglia, già viceministro al dicastero dell’Economia con Giovanni Tria, a proposito della bozza del dl ambientale. “Leggo l’articolo 6 della bozza di decreto e rabbrividisco – spiega Garavaglia -: 16,8 miliardi di euro di agevolazioni fiscali che verrebbero tagliate. Tra queste, come si legge nella relazione al provvedimento, 5,9 miliardi di euro sono per ‘agricoltura e pesca’” sottolinea Garavaglia che commenta: “Questa tremenda mazzata viene mascherata come operazione ‘green’, ma in realtà serve anche e soprattutto per fare cassa. Solo il 50% degli importi derivanti dai tagli alle agevolazioni fiscali sarà destinato al fondo per il finanziamento di interventi ambientali. Il restante 50% verrà acquisita al bilancio dello Stato. Benvenuto al Governo che doveva essere no tax!”.
ECCO LA BOZZA DEL DECRETO PUBBLICATA DA POLICY MAKER
In tutto il provvedimento consta di 14 articoli e quattro capi per il testo del decreto legge sui cambianti climatici e la promozione dell’economia Verde annunciato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa nei giorni scorsi.
PolicyMaker ha visionato Ecco una sintesi della bozza del provvedimento (qui la versione integrale del pezzo di Policy Maker) che contiene al suo interno anche disposizioni sui rifiuti volte a velocizzare la pianificazione di emergenza per gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti che apporta una serie di modifiche all’art. 26-bis del decreto-legge 8 ottobre 2018, n. 113. Ma anche una parte dedicata alla “Cessazione qualifica di rifiuto”, il tanto atteso “End of waste”, tuttavia ancora da scrivere.
MISURE PER INCENTIVARE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE
Il provvedimento approda oggi in pre-consiglio ma domani dovrebbe essere esaminato in Consiglio dei ministri prima della partenza del titolare dell’Ambiente con il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, per il Climate Action Summit 2019, il summit mondiale sul clima all’Onu in programma a New York. La prima misura del provvedimento, si legge nella bozza, riguarda le misure per incentivare la mobilità sostenibile nelle aree metropolitane: “È istituto il programma sperimentale di incentivazione del trasporto sostenibile per la promozione dei servizi di trasporto pubblico locale e di altri servizi ad essi integrativi da finanziare con le risorse riassegnate nel 2020 al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare nel limite massimo di 200 milioni di euro”. Si tratta di una norma che va a “sanare” le zone metropolitane interessate dalle procedure di infrazione comunitaria per violazione delle norme sulle qualità dell’aria: i cittadini “che rottamano autovetture omologate fino alla classe Euro 4 è attribuito un credito fiscale corrisposto mediante un titolo di spesa pari ad euro 2.000, che l’interessato può utilizzare entro i successivi cinque anni ai fini dell’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e di altri servizi ad esso integrativi, inclusi i servizi di sharing mobility con veicoli elettrici o a zero emissioni, anche in favore dei familiari conviventi. Il beneficio è revocato ove il medesimo soggetto, ovvero un familiare convivente, provveda all’acquisto, al leasing o al noleggio a lungo termine di un’autovettura non a basse emissioni entro i due anni successivi”. Il provvedimento riguarda anche i titolari di licenza di trasporto pubblico di piazza e gli autotrasportatori operanti nelle città metropolitane “che rottamano veicoli Euro 4 o inferiori è riconosciuto per ciascun veicolo il credito utilizzabile per la sostituzione del veicolo rottamato con veicoli ibridi o elettrici o ad emissioni ridotte”.
ARRIVANO INCENTIVI AL TRASPORTO A DOMICILIO DI PRODOTTI
“Agli esercenti attività imprenditoriale che svolgono direttamente o per tramite di soggetti terzi il servizio di trasporto a domicilio per la vendita di prodotti non destinati all’esercizio dell’attività economica o professionale, è riconosciuto un credito di imposta pari allo sconto praticato al consumatore, fino al 20 per cento del costo del servizio, fino a un importo massimo di 5.000 euro ad esercente, nel limite complessivo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022. Il costo del servizio è fiscalmente detraibile dal consumatore in misura pari al 100%”.
TAGLI AI SUSSIDI AMBIENTALMENTE DANNOSI
“A partire dall’anno 2020, le spese fiscali dannose per l’ambiente indicate nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi istituito presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sono ridotte nella misura almeno pari al 10 per cento annuo a partire dal 2020 sino al loro progressivo annullamento entro il 2040”. All’individuazione dei sussidi “si provvede in sede di legge di bilancio annuale e i relativi importi sono destinati, nella misura del 50 per cento, a uno specifico fondo istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per il finanziamento di interventi in materia ambientale, con priorità alla revisione dei sussidi ambientalmente favorevoli, alla diffusione e innovazione delle tecnologie e dei prodotti a basso contenuto di carbonio e al finanziamento di modelli di produzione e consumo sostenibili”.
L’IMPATTO AMBIENTALE DELLA REGOLAMENTAZIONE ARRIVA NELLA VIA
Modifica in vista per il Codice Ambiente che vede introdurre nella Valutazione di impatto ambientale “un’analisi della coerenza dell’opera ai fini dei cambiamenti climatici nell’intero ciclo di vita, al fine di valutarne la neutralità climatica anche mediante interventi di compensazione ove necessario” ma anche una Valutazione di Impatto Sanitario nei Siti di bonifica di Interesse Nazionale.
AL VIA PIATTAFORMA PER IL CONTRASTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI A PALAZZO CHIGI
“Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è istituita una Piattaforma per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri o, su sua delega dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”. Tra i compiti previsti ci sono quelli di “studiare le attuali emissioni in atmosfera a livello nazionale, individuando le aree più impattate e le eventuali cause, nonché monitorare la qualità dell’aria, promuovendo la costituzione di una rete nazionale di monitoraggio e di pubblicazione dei dati” e “redigere un Programma nazionale per il monitoraggio e la riduzione dell’inquinamento atmosferico, promuovendo accordi di programma tra Amministrazioni centrali e territoriali”.
ARRIVANO AGEVOLAZIONI FISCALI SUI PRODOTTI SFUSI E ALLA SPINA
Al fine di ridurre la produzione di imballaggi per i beni alimentari e prodotti detergenti, “per gli anni 2020, 2021 e 2022 è riconosciuto un contributo pari al 20 per cento del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari”
IL COMMISSARIO UNICO DELLE DISCARICHE ABUSIVE POTRÀ AVVALERSI DI SOCIETÀ IN HOUSE DELLO STATO
Per ovviare all procedura di infrazione europea n. 2003/2077 è previsto il commissario unico alle discariche abusive “si avvale, sulla base di apposite convenzioni, di società in house delle amministrazioni centrali dello Stato, dotate di specifica competenza tecnica, degli enti del sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente, delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e degli Enti pubblici che operano nell’ambito delle aree di intervento utilizzando le risorse umane e strumentali disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. (La bozza integrale del provvedimento su policymakermag.it)