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Petrolio

Cosa succederà al mercato del petrolio. Report Aie

Fatti, ipotesi e timori (causa Covid) per il  mercato del petrolio. Le previsioni dell'Agenzia internazionale dell'energia su offerta e domanda 

 

Dopo aver toccato il minimo da 9 anni, a giugno, il mercato del petrolio tornerà a zampillare. Ne è convinta l’Agenzia internazionale dell’energia, secondo cui la produzione dovrebbe tornare ad aumentare, sulla scia della ripresa della domanda.

Andiamo per gradi.

IL CROLLO DELLA PRODUZIONE

Partiamo dallo scenario attuale. Covid-19 ha portato ad una crisi economica e al lockdown di diversi Paesi nel mondo, con una conseguente diminuzione della domanda di petrolio.

In risposta a tutto questo l’Opec+ e produttori come Stati Uniti e Canada, scrive l’Aie, hanno ridotto la produzione a quasi 14 milioni di barili al giorno in media da aprile a giugno, toccando nell’ultimo mese ( 86,9 milioni di barili al giorno prodotti) il minimo da 9 anni, con meno 2,4 mb/g.

VERSO UNA RIPRESA DEL MERCATO DEL PETROLIO

Da luglio il mercato dovrebbe tornare a zampillare. “Nella seconda metà dell’anno, l’offerta potrebbe iniziare a crescere”, con “i paesi Opec+ sono pronti a ridurre il loro taglio esistente di circa 2 mb/g da agosto”, sostiene l’Agenzia nel suo rapporto mensile. Sarà l’Arabia Saudita, che fino ad oggi ha tagliato più del dovuto e di quanto pattuito, con molta probabilità, a smettere di fare la zelante.

Anche la produzione della Libia dovrebbe tornare a crescere a 0,9 milioni di barili al giorno entro la fine dell’anno, nonostante le difficoltà politiche che vive e ha vissuto il Paese.

UN’OFFERTA CONTROLLATA

L’offerta, comunque, sarà pur sempre controllata e tendenzialmente al ribasso: “Se i tagli dell’Opec+ resteranno in vigore come concordato, l’offerta globale potrebbe diminuire di 7,1 mb/g nel 2020 prima di assistere a un modesto recupero di 1,7 mb/g l’anno prossimo”, scrive l’Aie.

DOMANDA IN CALO

Anche la domanda è in calo, nonostante Cina ed India abbiano aumentato a maggio le proprie richieste (rispettivamente di 0,7 mb/g e 1,1 mb/g). Per una vera ripresa bisognerà attendere il 2021.

“La domanda mondiale di petrolio è diminuita di 16,4 mb/g anno su anno nel primo trimestre del 2020, quando sono stati imposti blocchi per combattere la pandemia di Covid-19” scrive l’Aie, aggiungendo: “Si prevede che la domanda mondiale di petrolio diminuirà di 7,9 mb/g nel 2020 e si riprenderà di 5,3 mb/g nel 2021”.

Per l’anno in corso la domanda dovrebbe attestarsi, dunque, a 92,1 milioni di barili al giorno in media, grazie ad un calo meno accentuato nel secondo semestre dell’anno.

LE OMBRE DEL COVID SUL MERCATO DEL PETROLIO

Le previsioni, però, restano ancora incerte, a causa dell’aumento dei casi Covid-19 in alcune zone e dell’introduzione di nuovi lockdown parziali a localizzati. “Abbiamo iniziato la seconda metà di questo straordinario anno sperando che il peggio della turbolenza del mercato petrolifero sia alle spalle”, ma “la forte crescita dei nuovi casi Covid-19 che ha visto la reimposizione di blocchi in alcune regioni, tra cui il Nord e l’America Latina, sta gettando un’ombra sulle prospettive. Solo il tempo dirà se l’impatto economico sarà grave”, scrive l’Agenzia.

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