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Ravenna Eni

Cosa farà Eni a Ravenna

Gnl, idrogeno e cattura-stoccaggio del carbonio. Che cosa è emerso all'Omc di Ravenna. Il ruolo di Eni. L'articolo di Energia Oltre

 

L’energia è diventata una questione politica, oltre che economica e sociale. È diventata materia di strategia nazionale, specie dallo scoppio della nuova invasione da parte russa dell’Ucraina. È vero, già allora la crisi dei prezzi era in corso. Eravamo già in epoca post-pandemica, altra tragedia di questa fase storica. Adesso c’è pure la nuova crisi mediorientale tra Israele e i terroristi di Hamas. L’Italia, l’Unione europea, gli Stati Uniti, si sono mossi e stanno cercando di spezzare (con successo) il paradigma moscovita sui combustibili fossili e quello cinese (con molte più difficoltà) sulle batterie e i suoi componenti.

Rimanendo allora al nostro Paese, se già con il governo Draghi era aumentato il peso del nostro ruolo a livello continentale nelle trattative sulla gestione dei mercati, dei prezzi di scambio del gas, con l’esecutivo a guida Meloni la nuova strategia parla di Italia come hub mediterraneo, di nuovo Piano Mattei. Ecco allora che proprio in riferimento a questi due concetti, un messaggio che emerge dalla OMC Med Energy 2023 rafforza gli stessi e rimette in primo piano anche la posizione di Ravenna, città ospitante della quattro giorni romagnola.

LA CENTRALITÀ DI RAVENNA

Ne hanno parlato tutti i relatori che si sono succeduti durante la kermesse di Pala De André che si chiude oggi.

“Oggi Ravenna si appresta a diventare una vera e propria capitale dell’energia con numerose iniziative e progetti sia in campo tradizionale sia nell’ambito delle energie rinnovabili e della riqualificazione del territorio”, ha detto Lucia Calvosa (presidente Eni) al Sole 24 Ore la scorsa settimana.

Sulla stessa linea, il sindaco della città Michele De Pascale ha detto che “dopo la catastrofe dell’alluvione che ha colpito il nostro territorio, evento scatenato dal cambiamento climatico, oggi vedete Ravenna il tutta la sua bellezza. Anche se combattiamo ancora per quei tragici eventi, per rendere la nostra area più sicura. Ravenna è capitale dell’energia da settant’anni, abbiamo sviluppato tutta l’industria energetica, l’economia circolare”.

IL RUOLO DI ENI

Di Eni come attore globale e di primo piano nella transizione ha parlato l’ad Claudio Descalzi proprio dal palco ravennate. Ma più nello specifico il Cane a sei zampe opera, e come, in Romagna.

Parlando al quotidiano di Confindustria, Lucia Calvosa ha ricordato ad esempio che con la nascita dell’Enimont, Ravenna è stata contrassegnata dalla più importante operazione di fusione tra la chimica di Stato e quella privata. Ora, nuova pelle: “Stiamo sviluppando una strategia integrata composta di più soluzioni in sinergia tra loro, all’insegna dei principi di diversificazione e neutralità delle tecnologie. Nel territorio ravennate Eni continuerà a sviluppare in maniera integrata attività che spaziano dalla ricerca e produzione di gas naturale alla produzione di energia elettrica da parte di Eni Power, passando per quella di prodotti in ambito chimico, e ora anche chimico da fonti rinnovabili, con Versalis”.

“La strategia – ha aggiunto Calvosa – comprende poi le attività di risanamento ambientale e di riqualificazione del territorio da parte di Eni Rewind, nonché il fotovoltaico nell’area riqualificata di Ponticelle e l’economia circolare. Senza tralasciare, poi, che Ravenna è stata anche laboratorio in mare per Wave for Energy, con cui si converte il moto delle onde in elettricità”.

Poi sul progetto Ccus: “Abbiamo ricevuto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica l’autorizzazione per la fase 1 che sarà avviata all’inizio del 2024 [come ricordato anche da Piero Ercoli di Snam al nostro giornale], con stoccaggio di 25mila tonnellate di CO2 catturate dalla nostra centrale di trattamento gas di Casal Borsetti. Nel 2026, poi, è previsto l’avvio della fase 2 che sarà in grado di evitare di immettere in atmosfera circa 4 milioni di tonnellate l’anno di anidride carbonica che sarà stoccata permanentemente nei campi a gas esauriti dell’offshore dell’Adriatico”.

Sullo stoccaggio dei giacimenti, la presidente Eni aveva poi spiegato: “Possono accogliere oltre 500 milioni di tonnellate di CO2 e contribuire così in maniera significativa alla decarbonizzazione di distretti industriali non solo italiani ma anche esteri, facendo di Ravenna un importante hub per il Sud Europa e per l’area del Mediterraneo”.

LA NAVE FSRU DI SNAM A RAVENNA NEL 2024

Quanto al Gnl, invece, sempre a Ravenna arriverà il secondo nuovo rigassificatore di Snam dopo quello destinato a Piombino (e poi Vado Ligure).

Una nave Fsru acquistata da BW LNG per un contratto di acquisizione del 100% del capitale sociale di FSRU I Limited. Un’unità galleggiante realizzata otto anni fa, con una capacità massima di stoccaggio di circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità nominale di rigassificazione continua di circa 5 miliardi di metri cubi l’anno.

IL PROGETTO IDROGENO

Infine, l’idrogeno. “Noi immaginiamo una coesistenza di diverse reti: gas naturale, con quantità crescente di biometano, una rete CO2 come qui a Ravenna (che sarà multihub) e una rete idrogeno che fa leva su quella gas esistente. Siamo partner di Hera nel progetto di Modena, anche qui parliamo di cose concrete. Ma serviranno infrastrutture, servirà una logistica per trasportare”, ha detto ieri al nostro giornale Piero Ercoli (Executive Director Decarbonization Unit di Snam).

Quello che vuole fare l’Emilia-Romagna anche su questo fronte è chiaro. Produrre idrogeno green da aree industriali dismesse, sfruttare l’elettricità inutilizzata dalle rinnovabili trasformandola in idrogeno tramite elettrolisi.

Tutto, come ricordava Ercoli, sfruttando la rete di trasporto gas e degli stoccaggi. In numeri, i vantaggi sarebbero evidenti: con un 10% di idrogeno sul totale di gas trasportato in un anno (70mld di mc) se ne immetterebbero più di 7mld di mc riducendo le emissioni di cinque milioni di tonnellate. E c’è già un altro fronte all’orizzonte: quello della produzione di idrogeno dal mare.

 

Articolo pubblicato su energiaoltre.it

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