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Cosa fa Eni al FuoriSalone 2024

In occasione del FuoriSalone 2024, Eni ha presentato un percorso esperienziale all’Orto Botanico di Brera dedicato alle competenze e al benessere e basato sulla felicità delle nuove scoperte e dell’insolito, riutilizzando un elemento della tradizione in modo inaspettato.

Eni presenta “sunRICE – la ricetta della felicità” al FuoriSalone 2024.

Dal 2018 presente al Fuorisalone di Milano organizzato dalla rivista INTERNI, quest’anno la società guidata da Claudio Descalzi ha svelato presso l’Orto Botanico di Brera l’iniziativa “sunRICE – la ricetta della felicità”, nata dalla collaborazione con Niko Romito e realizzata su progetto di CRA – Carlo Ratti Associati e Italo Rota (1953-2024) che ci lascia in eredità un’installazione di grande visione.

COS’È SUNRICE

SunRICE è un percorso esperienziale dedicato alla forza delle idee innovative e delle competenze, e di come queste rendono possibili soluzioni e applicazioni di economia circolare e sostenibilità. L’installazione si inserisce nella cornice della Mostra Interni Cross Vision, coniugando gli elementi del mondo naturale e di quello artificiale, e sarà aperta al pubblico dal 15 al 25 aprile.

Si tratta di un progetto relativo ai temi cardine alla base delle economie trasformative, del benessere e della salute, delle competenze e della formazione che prevede un percorso focalizzato sul riso, quale cereale presente nelle tradizioni gastronomiche di tutto il mondo. L’installazione rappresenterà un esempio di un ciclo completo di economia circolare grazie al riutilizzo degli scarti del riso. Così, all’interno dell’Orto Botanico, partendo dalla pianta del riso, passando per l’ingrediente e per il suo uso innovativo in cucina, arriviamo a vedere i suoi scarti diventare materia prima per l’architettura, sostenendo l’importanza della formazione e dello sviluppo delle competenze. A fine esposizione, l’installazione subirà l’ultima trasformazione, recuperando il materiale usato in pacciamatura da reimmettere nei terreni per nuove coltivazioni.

IL CONTRIBUTO DELLA STARTP RICEHOUSE PREMIATA DA JOULE

Centrale il contributo della startup RiceHouse – premiata da Joule, la scuola di Eni per l’impresa – che ha ideato una soluzione tecnologica per la lavorazione degli scarti del riso che si trasformano nel materiale edile nell’installazione. Ciò riflette l’importanza che per Eni riveste l’imprenditorialità innovativa e sostenibile a supporto del processo di decarbonizzazione e il tema dell’economia circolare, una leva imprescindibile del percorso di transizione energetica.

Per sunRICE, Niko Romito interpreta l’idea di creatività utile realizzando un biscotto salato per i visitatori. Il prodotto, studiato ad hoc per il progetto, dialoga con l’ambiente che ospita il percorso, da cui Romito attinge alcune materie prime erbacee oltre il riso, e diventa parte tangibile e edibile dell’esperienza, contribuendo a promuovere ed esaltare i valori chiave dell’iniziativa.

 

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