Pronunciando il termine Turismo la prima immagine che il cervello certamente evoca è sicuramente quella della vacanza: mare, montagna, città d’arte, relax, la palma in spiaggia. Eppure nel “back stage” c’è tanto, come spesso considerato qui su Economia del Gusto. Potremmo ormai porre un sigillo di garanzia sul fatto che esso è come un cerchio; più velocemente gira, più riesce ad esprime energia utile ad aumentarne la velocità.
Non passa giorno ormai senza sentir citare il Turismo; oggi si parla della categoria dei balneari, c’è il DL Concorrenza in discussione; ieri era il ponte di Ognissanti conclusosi, più che positivamente, pochi giorni fa, poi ancora le categorie alberghiere che chiedono maggiori sforzi economici a favore delle strutture, etc.
Il Turismo è finanche riuscito ad essere parte attiva durante lo svolgimento dei lavori della COP26, dove è stato assunto un impegno importante, al pari degli altri, da parte dell’Organizzazione del turismo: dimezzare emissioni entro 2030. Il direttore generale Unwto Zurab Pololikashvili ha spiegato così: “Con la grande campagna che stiamo lanciando vogliamo coinvolgere tutti gli individui che viaggiano e che fanno parte di questo settore ed essere quanto più responsabili nella riduzione del carbonio e dei materiali a base plastica,”.
A tal proposito, a livello UE sono stati stanziati importanti incentivi per Green e digitale e il Turismo ha la possibilità, ma direi l’obbligo, di assicurarsene la giusta quantità per tramite del neo nato progetto “Eu Eco-Tandem, promosso da Enit; maggiori approfondimenti li potrete trovare in questo link. Una grande occasione da non perdere per provare a consolidare il lavoro avviato in questi mesi.
Per gli interessati e appassionati segnalo, soprattutto grazie alla graduale e progressiva ripresa degli spostamenti internazionali che ha consentito al Turismo di riemergere, che il prossimo febbraio BIT, la Borsa Internazionale del Turismo, torna in presenza a Milano presso Fiera MilanoCity.
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