Covid-19 contagia anche i conti di Eni.
Il colosso dell’energia, anche se ha adottato una serie di contromisure per fronteggiare l’impatto della pandemia, paga lo scotto di un 2020 in cui si è verificata la massima contrazione mai registrata della domanda petrolifera globale.
Scendono i ricavi e cala l’utile del gruppo, che archivia l’anno con un rosso di 742 milioni. Tutti i dettagli.
I RICAVI DEL 2020 DI ENI
Il colosso petrolifero, in piena fase di transizione energetica, ha chiuso l’anno della pandemia con ricavi della gestione caratteristica pari a 43,99 miliardi di euro, in contrazione del 37% rispetto ai 69,88 miliardi ottenuti nel 2019, complice anche la produzione di idrocarburi scesa del 7% a 1,73 milioni di boe/giorno.
Leading the energy transition is a journey and now more than ever it’s going through a deep acceleration.
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— eni (@eni) February 17, 2021
UN ROSSO DA 742 MILIONI
L’utile operativo adjusted è pari a 1,9 miliari di euro, in forte contrazione rispetto agli 8,6 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. La società ha archiviato l’anno con un rosso da 742 milioni di euro, contro un utile di 2,88 miliardi contabilizzato nel 2019.
I NUMERI DEL QUARTO TRIMESTRE DI ENI
Il Cane a sei zampe torna all’utile, comunque, nel quarto trimestre 2020, con un risultato operativo adjusted positivo per 488 milioni di euro (contro gli 1,81 miliardi del corrispondente periodo dell’anno precedente) ed un risultato netto adjusted positivo per 66 milioni di euro, seppur in forte peggioramento rispetto all’utile di 546 milioni registrato nello stesso periodo del 2019.
LIQUIDITA’ ED INDEBITAMENTO
Resilienti le casse della Big Oil, che vanta comunque una riserva di liquidità di circa 20,4 miliardi di euro, di cui, specifica la nota della società, 9,4 miliardi attivi di tesoreria, 5,5 miliardi derivanti da investimenti in attività liquide, 200 milioni da crediti finanziari e 3 miliardi da linee di credito committed ancora non utilizzate. È sceso a 16,59 miliardi di euro, rispetto ai 17,13 miliardi di inizio anno l’indebitamento della società.
IL DIVIDENDO
Il crollo di ricavi e utili porta Eni alla distribuzione di un dividendo 2021, relativo all’esercizio 2020, di 0,36 euro per azione, in diminuzione rispetto allo 0,86 euro del 2019.
LE PAROLE DI DESCALZI
“Nell’anno più difficile nella storia dell’industria energetica, Eni ha dato prova di grande forza e flessibilità, rispondendo con prontezza allo straordinario contesto di crisi e progredendo nel processo irreversibile di transizione energetica. In pochi mesi abbiamo rivisto il nostro programma di spesa e minimizzato l’impatto sulla cassa della caduta del prezzo del greggio, aumentato la nostra liquidità e difeso la nostra solidità patrimoniale. I risultati del quarto trimestre, con un prezzo del Brent a 44 dollari al barile, sostanzialmente, stabile rispetto al trimestre precedente, superano le aspettative del mercato a livello di utile operativo ed utile netto, e confermano la generazione di cassa operativa e l’efficacia della nostra azione di risposta alla crisi”, ha commentato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.