Un’ondata di consolidamento sta prendendo piede nell’industria cinese delle batterie elettriche anche a fronte di un rallentamento generale delle vendite di EV specialmente in mercati come l’Europa. Come evidenzia un approfondimento del Financial Times, mentre le aziende leader come CATL e BYD portano avanti i loro piani di espansione, un numero crescente di investimenti viene cancellato senza contare che alcuni player più piccoli delle batterie decidono addirittura di uscire di scena.
Passo indietro
Come scrive il Financial Times riportando i dati della società di ricerca londinese Benchmark Mineral Intelligence, nei primi sette mesi di quest’anno la Cina ha cancellato o posposto ben dieci progetti di gigafactory sulle batterie.
Queste decisioni, sottolinea la testata, avvengono sullo sfondo di un arretramento degli investimenti in impianti per batterie che nasce dalla preoccupazione dei produttori di EV per la stanchezza delle vendite soprattutto nei mercati europei.
Secondo Evan Hartley di Benchmark questo rallentamento o arretramento dei progetti avrà l’effetto di ridurre del 3% la capacità di gigafactory delle batterie entro il 2030.
Consolidamento
Si stima che in Cina attualmente operino una cinquantina di aziende di batterie che producono per il più grande mercato di auto del mondo.
Il settore è nettamente diviso tra un pugno di grandi player come CATL e BYD, che hanno posizioni dominanti in questo mercato, e un nugolo di attori più piccoli costretti a competere ferocemente tra di loro.
Ma si deve soprattutto al governo questa drastica tendenza alla concentrazione, dopo che Pechino ha emanato regole stringenti sulla sovracapacità che hanno costretto molte compagnie a sospendere o rinviare i propri progetti.
Una nuova fase?
Ma secondo Kevin Shang di Wood Mackenzie c’è dell’altro, ossia una rinnovata attenzione all’innovazione tecnologica e ai miglioramenti delle capacità delle batterie che secondo il regime dovrebbe guidare l’odierna competizione mettendo fuori gioco chi non riesce a stare al passo.
Un indizio sono le nuove linee guida del Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione sull’industria delle batterie al litio che fissano standard più elevati nel chiaro intento di favorire quei produttori nazionali che sono in grado di intensificare i ritmi della competizione.
Effetti immediati
I risultati delle nuove regole si sono subito riverberati nel comparto, dove la notizia più eclatante è quella del ritiro da parte di Black Sesame Group dell’investimento pianificato di 3,5 miliardi di dollari in un nuovo impianto per batterie nella provincia dello Jiangxi.
Subito dopo una ventina di aziende minori hanno cancellato piani per realizzare siti produttivi che avrebbero generato una capacità annua di 152 gigawatt per ora.
L’incertezza si fa sentire anche all’estero, come dimostra la decisione di SVolt Energy Technology, ossia del settimo produttore cinese di batterie, di abbandonare i piani di costruire un impianto per batterie nella Germania orientale.