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Che cosa succederà ai prezzi di materie prime e metalli. Report Intesa Sanpaolo

Sintesi del report trimestrale sulle commodity a cura della direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo

 

Materie prime: scarsità alimentata da fattori transitori

I motivi alla base dei significativi e diffusi aumenti dei prezzi registrati in tutti i principali mercati delle materie prime sono riconducibili sia a uno scenario macroeconomico favorevole, destinato a perdurare, sia a fattori di natura transitoria legati alla pandemia, destinati a scomparire gradualmente.

Petrolio: mercati bilanciati, ma volatilità in aumento

Il mercato petrolifero mondiale dovrebbe raggiungere un equilibrio nel secondo semestre del 2021, poiché l’OPEC+ dovrebbe modulare la produzione per soddisfare la crescita della domanda globale. La volatilità registrerà probabilmente un aumento, alimentata dalle oscillazioni tra due grandi temi di mercato: la ripresa dei consumi mondiali e il probabile ritorno delle forniture iraniane. Tuttavia, vediamo un moderato potenziale di rialzo per le quotazioni del Brent nei prossimi anni.

Mercati energetici: i prezzi si manterranno elevati

In Europa, i prezzi dell’energia dovrebbero rimanere elevati sia nel 2° semestre del 2021 che nel 2022, a fronte di un aumento del prezzo dei diritti di emissione, di elevati costi degli input produttivi, quali gas naturale e carbone, e di un’accelerazione della crescita dei consumi grazie alla ripresa economica e al consolidamento dei processi di elettrificazione.

Preziosi: rendimenti più brillanti per platino e palladio

L’aumento dei rendimenti dei Treasury, il rafforzamento del dollaro americano e i discorsi sul tapering della Federal Reserve rappresentano forti ostacoli per l’oro e potrebbero determinare una progressiva diminuzione del prezzo del metallo giallo nel corso dei prossimi anni. Al contrario, le quotazioni di platino e palladio dovrebbero continuare a crescere, grazie a mercati fisici ancora tesi.

Metalli industriali: una view bullish, di lungo termine

Nel breve termine, i prezzi della maggior parte dei metalli potrebbero subire temporanee pressioni al ribasso, dovute al rallentamento della domanda cinese e all’aumento delle pressioni inflazionistiche. Tuttavia, a nostro avviso tali timori avranno natura transitoria, poiché la crescita mondiale dovrebbe consolidarsi e le pressioni sui prezzi dovrebbero allentarsi. Pertanto, manteniamo una view rialzista sul complesso dei metalli industriali sia per i prossimi sei mesi, sia per i prossimi anni.

Agricoli: nuovamente in surplus

I timori sulle forniture dovrebbero allentarsi nei prossimi mesi poiché i raccolti dovrebbero rivelarsi soddisfacenti nella maggior parte dei casi. Nonostante le condizioni meteorologiche difficili registrate nel 1° semestre 2021, i principali cereali dovrebbero registrare un surplus nella stagione 2021/2022. Di conseguenza, nel 2° semestre 2021 e nel 2022 i prezzi della maggior parte delle merci agricole dovrebbero diminuire.

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