A2a e Ardian pronte a dare vita ad una maxi joint venture controllata dall’utility lombarda. Questa porterebbe in eredità alcuni asset ed il parco clienti, il fondo di private equity francese, invece, conferirebbe subito un rilevante apporto di capitale e, in futuro, i 700 MW di impianti eolici in Italia.
Tutti i dettagli.
COSA ARCHITETTANO A2A E ARDIAN
Secondo le indiscrezioni de Il Sole 24 ore Radiocor, A2a e Ardian, il fondo di private equity che è socio di minoranza del fondo F2i negli aeroporti e socio del gruppo Astm con Gavio, sarebbero pronti a rafforzare ulteriormente la propria alleanza con una una newco, a maggioranza A2A, in cui confluirebbero alcuni asset della multiutility lombarda.
LA CONFERMA DI A2A
A confermare l’ipotesi anche la stessa A2a, che in una nota scrive che l’azienda ha avviato delle “negoziazioni con la medesima con l’obbiettivo di sottoscrivere un term-sheet non vincolante con riferimento alla potenziale partnership”.
La multiutility precisa, però, che “non aver sottoscritto alcun accordo con Ardian, pur essendo in corso” e che “informerà prontamente il mercato ai sensi di legge e di regolamento in merito alla eventuale sottoscrizione del term-sheet non vincolante”.
RIASSETTO GIA’ IN CANTIERE
Secondo il Sole, il via libera al riassetto, su cui entrambe le parti lavorano da diverso tempo, è ormai in dirittura d’arrivo.
COME SI STRUTTUREREBBE L’ALLEANZA TRA A2A E ARDIAN?
In particolare, la società lombarda dovrebbe far confluire nella joint venture diversi asset, attingendo alle centrali idroelettriche (circa 2GW in cui spiccano, tra gli altri, le grandi derivazioni della Valtellina), al termoelettrico (oltre 4 GW) e alle rinnovabili, in generale. La multiutility dovrebbe portare in dote anche i clienti finali, circa 2,9 milioni. Ad Ardian, invece, il compito di mettere sul piatto una buona dose di capitale, in cambio di una quota di minoranza significativa nella newco.
ARDIAN CATALIZZATORE PER I PIANI DI A2A
Soldi che contribuirebbero, senza dubbio, a catalizzare gli ambiziosi piani di A2a, che punta a investimenti per 16 miliardi e al raddoppio dell’Ebitda oltre quota 2,5 miliardi nel 2030.
LA MULTIUTILITY SI RAFFORZA SULLE RINNOVABILI
Non solo. Ardian potrebbe portare anche i 700 MW di impianti eolici che possiede in Italia, rafforzando la posizione della multiutility lombarda nel settore delle rinnovabili.
La società “acquisirebbe ulteriore peso a livello nazionale, con le spalle più larghe per ulteriori operazioni di consolidamento, riguardo alle quali circolano da mesi sul mercato i nomi di Edison e di Iren, dove si è appena “trasferito” proprio l’ex capo della strategy di A2A, Gianni Armani, nel ruolo di ad”, scrive il Sole 24 Ore.
LA RAPIDA ASCESA DI A2A
La nascita della newco rappresenterebbe un nuovo punto di svolta per A2a, la società nata nel 2008 dalla fusione tra Aem Milano e Asm Brescia. Nel 2012, il gruppo controllato con quote paritetiche dai due Comuni lombardi ha acquisito la ex genco Edipower da Edison, diventando a tutti gli effetti il secondo operatore nazionale dietro Enel. Grazie al Presidente Giovanni Valotti, la multiutility ha avviato la sua fase di consolidamento, grazie anche alle ex municipalizzate della Regione. Ora l’azienda Lombarda, guidata dall’amministratore delegato Renato Mazzoncini, punta alla crescita. Anche grazie ad Ardian.