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Camera

Camera apre e racconta la storia industriale per immagini

Centro Italiano per la Fotografia aprirà al pubblico il 1° ottobre 2015, istituendo in Italia una struttura per accedere alla fotografia nazionale e internazionale attraverso un dialogo aperto con artisti e istituzioni. Mediante studi, sperimentazioni e attività dedicate alla fotografia, l’offerta culturale di CAMERA vuole stimolare il confronto, suscitare domande e approfondire il racconto della…

Centro Italiano per la Fotografia aprirà al pubblico il 1° ottobre 2015, istituendo in Italia una struttura per accedere alla fotografia nazionale e internazionale attraverso un dialogo aperto con artisti e istituzioni.

Mediante studi, sperimentazioni e attività dedicate alla fotografia, l’offerta culturale di CAMERA vuole stimolare il confronto, suscitare domande e approfondire il racconto della realtà attraverso le immagini. Il linguaggio della fotografia sarà studiato in ogni sua forma in modo trasversale e i risultati messi in mostra senza eccezioni di genere o funzione.

CAMERA promuove una rete internazionale di individualità e istituzioni, la cui collaborazione è volta a sviluppare nuovi progetti che portino l’esperienza e le molteplici potenzialità della fotografia a un pubblico ampio ed eterogeneo.

La sede – 2000 mq – si troverà in Via delle Rosine 18, all’interno del complesso di proprietà dell’Opera Munifica Istruzione denominato Isolato di Santa Pelagia, nell’edificio in cui fu aperta la prima scuola pubblica del Regno d’Italia.

Tra i partner istituzionali di CAMERA c’è anche Eni. Il cane a sei zampe vuole raccontare la sua storia (e quindi la storia industriale d’Italia) attraverso il proprio archivio storico fotografico (che da solo costituisce un patrimonio di cultura industriale inestimabile), e condivide con CAMERA due parole chiave: Ricerca ed esplorazione. CAMERA ricerca ed esplora nuovi modi di raccontare la realtà attraverso le immagini.

Eni ha quindi deciso di raccontarsi attraverso una delle arti più interessanti e moderne del nostro secolo: la fotografia. A questo mezzo espressivo ha affidato la propria comunicazione con l’obiettivo di trasmettere immediatezza e trasparenza, senza filtri e mediazioni, lasciando all’occhio e all’immaginazione di chi guarda la possibilità di interpretare e immaginare.

Grandi fotografi in un passato più o meno recente hanno rappresentato Eni e lo hanno fatto raccontando le condizioni estreme in cui lavorano le sue persone, i luoghi lontani, la tecnologia. Oggi Eni conserva uno straordinario patrimonio di scatti a cui quotidianamente ne aggiunge di nuovi. Ricerca di energia in terre lontane ma anche innovazione e sviluppo sostenibile, sono i nuovi soggetti di un’azienda che ha da sempre scelto l’immagine fotografica come proprio codice linguistico.

Per rendere manifesto tutto ciò, Eni si rappresenta all’interno degli spazi di accueil di Camera proprio nell’atrio di ingresso al percorso espositivo del Centro attraverso un’installazione multimediale interattiva. Una stele di vetro, monolitica, pura ed essenziale nel design delle forme per integrarsi e trovare armonia con le recuperate architetture dello storico complesso di proprietà dell’Opera Munifica Istruzione denominato Isolato di Santa Pelagia, in quell’edificio in cui fu aperta la prima scuola pubblica del Regno d’Italia.

 

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