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Algeria

Gas e non solo: tutti i piani dell’Algeria per diventare un hub energetico

Progetti e prospettive del piano dell'Algeria per diventare un polo energetico per l'Italia e l'Europa.

Nel suo discorso al Vertice Italia-Africa, il Ministro Attaf ha descritto l’Algeria come un “partner affidabile per rafforzare la sicurezza energetica e la transizione in Africa.” Secondo il Ministro, tre sono gli assi portanti che porteranno l’Italia ad essere “polo energetico e piattaforma per promuovere la sicurezza energetica europea”:

  • Sostenere la realizzazione del gasdotto Trans-Saharan pipeline. Un progetto dalla capacità di 25 miliardi di metri cubi di gas annuale (mmc/a) che intende connettere Nigeria e Niger con la rete gassifera algerina.
  • Sviluppare la rete elettrica nazionale dell’Algeria e l’interconnessione con paesi limitrofi, inclusi quelli dell’Europa mediterranea, esportando la generazione in eccesso.
  • Accompagnare il processo di transizione tramite investimenti nelle rinnovabili e nell’idrogeno verde, con l’Algeria a giocare un ruolo di “attore principale” per il progetto SouthH2Corridor.

Quello della Trans-Saharan pipeline rimane un progetto difficilmente realizzabile, sia per l’instabilità regionale che per i costi esorbitanti e i rischi finanziari che ne conseguono. Il secondo proponimento è già in discussione, con Sonelgaz e Terna seduti attorno ad un tavolo negoziale per la realizzazione di un cavo sottomarino tra l’Algeria e la Sardegna. Un progetto che, se messo in funzione oggi, potrebbe soltanto esportare la capacità di generazione algerina in eccesso garantita da centrali a gas. Infine, anche Berlino è rimasta affascinata dal progetto SouthH2Corridor e sostiene Roma nella sua realizzazione. Da definire rimane la ripartizione dei rischi economici, tutt’altro che irrisori. Vi è poi la difficile conciliabilità delle politiche di sicurezza e transizione di due governi che, in Europa, non potrebbero avere opinioni più discordanti in materia.

Senza grosse sorprese, i proponimenti algerini avanzati durante il Vertice Italia-Africa vedono il gas naturale al centro della cooperazione energetica bilaterale. Per estensione, il gas diviene oggetto d’attenzione massima nella diplomazia energetica tra Africa ed Europa. Secondo Algeri, occorrerebbe che l’Italia acceleri la “consacrazione della sicurezza energetica” e porla al centro del Piano Mattei.

(Estratto di un articolo pubblicato su Rivista Energia; qui la versione integrale)

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