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A2a

Che cosa farà A2A per dire addio al carbone

L'articolo di Giusy Caretto

Mentre in Polonia 29 Stati del mondo discutono sulle linee guida per attuare gli Accordi di Parigi per abbattere emissioni e contenere l’aumento di temperatura, in Italia c’è chi si impegna per combattere i cambiamenti climatici e avviare (realmente) la transizione energetica.

E’ il caso di A2A che ha deciso di mettere sul banco fino a 70 milioni di euro per abbandonare le fonti fossili. E Brescia, così, nel 2022 dirà addio al polverino di carbone che in inverno viene bruciato nella centrale di Lamarmora per produrre circa un terzo del calore necessario a teleriscaldare 21mila edifici.

FINO A 70 MILIONI DI INVESTIMENTI

Il piano della società di energia, che anticipa di 3 anni gli obiettivi della Sen, prevede investimenti fino a 70 milioni di euro per efficientare gli impianti esistenti e costruirne di nuovi, provando a recuperare 300 Gigawattora termici l’anno (sui 1100 del teleriscaldamento).

ADDIO ALLE FOSSILI

Il piano porterà a un “risparmio di fonti fossili pari al consumo annuo di 26 mila auto e quindi una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari a quella assorbita da un bosco grande come Brescia”, hanno detto l’amministratore delegato di A2A, Valerio Camerano, e il presidente Giovanni Valotti.

Con il piano di decarbonizzazione, A2A ridurrà ulteriormente del 50% le emissioni di ossidi di azoto, del 40% le polveri e del 90% le emissioni di zolfo rispetto all’assetto attuale, in passato oggetto di costante miglioramento.

NUOVI SERBATOI PER ACCUMULO ACQUA

Le misure per dire addio al carbone sono molteplici. Tra queste, il piano di A2A prevede la realizzazione di tre nuovi serbatoi per l’accumulo dell’acqua calda per una capacità complessivi di 10mila metri cubi presso la Centrale Lamarmora e la Centrale Nord. Gli impianti consentiranno di accumulare il calore prodotto nelle ore fuori picco per utilizzarlo quando c’è maggior domanda. La fine dei lavori, su questo fronte, è previsto nel 2019 per la centrale Lamarmora e  nel 2020 per la Centrale Nord.

UN NUOVO SISTEMA DENOX

Entro dicembre 2019, la società di energia metterà in funzione uno nuovo sistema ad altissima efficienza per abbattere ulteriormente gli ossidi di azoto, già molto al di sotto dei limiti di legge.

SI PUNTA SUL FOTOVOLTAICO

Nel piano di A2A sono previste anche le energie rinnovabili: l’azienda darà vita ad un campo solare presso la Centrale Lamarmora. L’impianto, da 250 KW per una superficie di 1.500 mq, sarà installato entro l’estate 2020 per alimentare le pompe del teleriscaldamento riducendo i consumi.

IL RECUPERO DEL CALORE INDUSTRIALE

Sempre entro il 2021 è previsto il collegamento alla rete di nuove fonti disponibili sul territorio, recuperando annualmente 60 gigawattora di calore da processi industriali che andrebbe altrimenti disperso.

FLUE GAS CLEANIND CONDENSATION

Tra le azioni cardine del piano c’è anche la realizzazione della cosiddetta “flue gas cleaning condensation” al termoutilizzatore, progetto previsto nel Piano industriale della Business Unit Ambiente di A2A.

Con questo intervento sarà possibile migliorare ulteriormente le prestazioni ambientali dell’impianto, che già attualmente per alcuni parametri come HCl-cloruro di idrogeno e SO2-biossido di zolfo si potrà parlare di “emissioni zero”. Non solo: sarà possibile anche incrementare l’efficienza di recupero energetico, mettendo a disposizione della rete di teleriscaldamento circa 150 GWh/anno di calore aggiuntivo ad impatto ambientale nullo, perché verrà generato senza aumentare i quantitativi di materiale trattati e contestualmente riducendo le emissioni.

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