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Nio

Ecco piani e incognite di Nio fra Suv, finanze e Wall Street

Nio verso lo sbarco a Wall Street entro 15 giorni, nonostante le difficoltà produttive e finanziarie. Articolo di Giusy Caretto

Si chiama Nio ed è la società cinese di auto elettriche che si candida ad essere la rivale di Tesla. Anche a Wall Street: secondo quanto ha rivelato il Wall Street Journal, l’azienda è pronta a sbarcare alla Borsa americana, proprio nel momento in cui la casa auto guidata da Elon Musk starebbe pensando di ritirarsi.

La strada non è certo semplice e la società cinese, prima del grande passo, dovrà raccogliere 1,32 miliardi di dollari prima di fare ingresso al New York Stock Exchange (Nyse), fissato entro due settimane.

NEL 2017 UN SUV SU LARGA SCALA

Nata nel 2014, Nio ha lanciato solo a dicembre 2017 il suo primo modello di auto prodotta su larga scala, un suv a 7 posti, l’ES8. In questi anni, però, si è anche occupata di guida autonoma, progettando e producendo (in quantità ridotta) la EP9.

Per il futuro, Nio ha intenzione di lanciare sul mercato un Suv più piccolo, l’ES6, con consegna nel 2019.

NON TUTTO VA LISCIO

Ma c’è un “ma” nel futuro dell’azienda. Come ricorda il Wall Street Journal, infatti, a luglio 2018, Nio aveva venduto solo 500 Suv. L’azienda ha dichiarato di non aver potuto soddisfare 15.761 prenotazioni (estere) per il veicolo, un numero non eccessivamente alto che evidenzia le difficoltà di produzione (difficoltà condivise anche da Tesla).

L’azienda cinese, però, ha già pensato ad una soluzione: Nio starebbe subappaltando la produzione delle vetture ad un’azienda esterna, Jinghuai Automobile Group (Jag), in modo da riuscire a soddisfare le piccole richieste in tempi brevi. Le prenotazioni estere, se dovessero tramutarsi in ordini, potranno essere soddisfatte nel giro di pochi mesi.

GRANDI PERDITE

E sempre come Tesla, anche le casse di Nio non godono di ottima salute. La cinese ha 668,5 milioni in cassa, ha perso 1 miliardo e 600 milioni di dollari negli ultimi 3 anni per lo sviluppo dell’EP9 e del ES8, e si prevedono per prossimi tre anni perdite per altri 1,8 miliardi.

SBARCO IN BORSA VICINO?

Le difficoltà ci sono e sono innegabili, ma Nio potrebbe sorprendere tutti: l’azienda, infatti, che dovrà raccogliere 1,32 miliardi di dollari prima di fare ingresso al New York Stock Exchange (Nyse), potrà anche riuscire a raccogliere fino a 1,52 miliardi di dollari in totale se si eserciterà un opzione di vendita del 15% in più di azioni dopo che le azioni cominceranno ad essere commercializzate. Ad oggi, comunque, l’offerta dell’azienda è di minore dimensione rispetto alle intenzioni dichiarate all’inizio dell’anno, pari ad almeno due miliardi nella sua Ipo.

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