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Come Fca sgommerà sull’auto elettrica (con Enel X e Terna)

Tutti i piani e gli accordi di Fca per lo sviluppo dell'auto elettrica e della mobilità sostenibile con EnelX e Terna

“Questo business non è mai stato per i deboli di cuore. I cambiamenti tecnologici lo renderanno più difficile di quanto sia mai stato”. Così Sergio Marchionne, pochi mesi prima della sua morte, si arrendeva alla realtà dell’auto elettrica, ai microfoni di Bloomberg. Per l’allora amministratore delegato di Fca, entro il 2015 più della metà delle auto prodotte dalle case automobilistiche avrebbe avuto la batteria. Iniziava la svolta elettrica di Fca.

Investimenti, accordi, progetti e partnership hanno caratterizzato il percorso elettrico dell’azienda italo-americana di questi ultimi mesi. A che punto siamo?

LA SVOLTA ELETTRICA E’ AVVIATA

Partiamo dalle ultime dichiarazioni in tema di transizione all’elettrico di casa Fca. “Nella transizione all’elettrico avremo un periodo di montagne russe ma il trend è in qualche modo segnato. Non credo che le previsioni più aggressive in termini di tempo saranno quelle che si manifesteranno ma la direzione in qualche modo è presa”, ha affermato Pietro Gorlier, responsabile di Fca per l’area Emea, ricordando un po’ il pensiero di Marchionne. La svolta elettrica, tempi a parte, è oramai un dato di fatto.

5 MILIONI PER ELETTRIZZARE LA MOBILITA’

E per non farsi trovare impreparata, Fca ha deciso di mettere il piede sull’acceleratore. La casa auto ha dato vita a “un piano di investimenti complessivo di cinque miliardi di euro, in corso di realizzazione in Italia per sostenere un sostanziale rinnovo ed elettrificazione della nostra offerta di prodotti”, ha detto Gorlier, parlando in occasione della sigla di un Memurandum of Understanding con Terna sulla ricarica intelligente.

FCA: 500 ELETTRICA ENTRO IL 2020

Nonostante una partenza in ritardo, entro il secondo trimestre del prossimo anno, Fca dovrebbe avviare la produzione della 500 elettrica. “A Mirafiori abbiamo avviato i lavori per la costruzione della Fiat 500 elettrica che inizieremo a produrre a partire dal secondo trimestre del 2020 con volumi che arriveranno a 80mila veicoli all’anno”, ha detto Gorlier.

NON SOLO AUTO ELETTRICHE

L’impegno di Fca, però, non intende esaurirsi nella costruzione dell’auto elettrica. La casa auto sta lavorando ad un sistema di mobilità sostenibile. “E’ un momento importante per Fca, per il settore che sta cambiando. Sappiamo che per uno sviluppo efficace ed efficiente delle vetture elettriche dobbiamo fare un salto di qualità”, ha detto Gorlier, sottolineando che la strategia di Fca “ non si ferma alla costruzione della vettura”, ma punta “alla creazione di un ecosistema intorno alla vettura”.

LE COLONNINE DI FCA

E del sistema fanno parte, ovviamente, le infrastrutture per la ricarica: Fca prevede di installare “oltre 900 punti di ricarica presso i nostri siti produttivi e nei parcheggi per i dipendenti”, oltre a “3.600 punti di ricarica in Europa presso i Leasys mobility store e altri 7.600 presso i concessionari” del brand.

LE AUTO IBRIDE

Nella casa italo-americana si lavora anche sull’ibrido. A marzo, al Salone di Ginevra, l’azienda ha presentato “i nuovi modelli ibridi plug-in delle Jeep Renegade e Compass che verranno prodotte a Melfi” e prima dell’estate ha “presentato il Ducato elettrico, che sarà prodotto nello stabilimento di Atessa”.

“All’inizio del prossimo anno avvieremo inoltre la produzione a Pomigliano della Fiat Panda Mild-Hybrid e di un nuovo veicolo Premium dell’Alfa Romeo, la Tonale, anch’esso con versione plug-in ibrida”, ha aggiunto Gorlier.

L’ACCORDO CON TERNA

In questo sistema rientra l’accordo siglato con Terna. La società che gestisce la rete elettrica nazionale e la casa automobilistica si impegnano a realizzare a sperimentare, nello stabilimento produttivo torinese, la capacità di una intera flotta di veicoli di interagire con il sistema elettrico attraverso la tecnologia Vehicle-to-Grid. I veicoli non saranno solo consumatori di energia ma anche produttori.

L’ACCORDO CON ENEL X

E sempre in questo contesto si inserisce l’accordo con Enel X, che offrirà soluzioni di ricarica intelligenti agli stabilimenti, uffici e centri di R&D di Fca, con l’installazione di 700 stazioni in Italia nei prossimi due anni, oltre che ai concessionari di FCA in Italia, Spagna e Portogallo, comprese aree di parcheggio, test-drive e di servizio.

INCENTIVI NON SONO SOLUZIONE PER DIFFUSIONE

Gorlier si è spinto anche oltre, nelle sue dichiarazioni: “Gli incentivi/disincentivi – ha detto – per noi non sono il sistema”, perché “creano una bolla iniziale”.

“Al di là dell’incentivo all’acquisto, sono altri elementi di supporto che sostengono lo sviluppo dell’auto elettrica”, ha detto Gorlier.

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