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Dieselgate: anche Renault sotto inchiesta. Titolo giù

Trema Renault: il gruppo automobilistico è accusato, dalle autorità francesi, di aver barato sulle emissioni delle sue auto diesel. Fca, intanto, respinge le accuse Usa   Ancora Dieselgate. Nelle scorse ore, l’annuncio di un’inchiesta da parte delle autorità Statunitensi per violazione del Clear Air Act ha fatto tremare Fca e crollare il titolo in Borsa…

Trema Renault: il gruppo automobilistico è accusato, dalle autorità francesi, di aver barato sulle emissioni delle sue auto diesel. Fca, intanto, respinge le accuse Usa

 

Ancora Dieselgate. Nelle scorse ore, l’annuncio di un’inchiesta da parte delle autorità Statunitensi per violazione del Clear Air Act ha fatto tremare Fca e crollare il titolo in Borsa (in ripresa in queste ore). Oggi, 13 gennaio 2017, a tremare è Renault: il gruppo automobilistico è accusato, dalle autorità francesi, di aver barato sulle emissioni delle sue auto diesel.

Dieselgate: le accuse verso Renault

Tutto parte nell’autunno 2015, quando, in seguito allo scandalo Volkswagen, il ministero il ministero francese dell’Ambiente decise di costituire una commissione indipendente incaricata di effettuare dei test su un centinaio di veicoli commercializzati in Francia da una dozzina di case automobilistiche. A novembre 2016 il ministero dell’Industria francese aveva reso noto che la Dgccrf, ovvero la Direzione Generale per la concorrenza, i consumi e la repressione delle frodi, aveva trasmesso alla Giustizia, tutta la documentazione sulle sue inchieste su una possibile violazione da parte di Renault delle norme sulle emissioni delle auto diesel.

Nella giornata del 12 gennaio 2017, però, è stato aperto un fascicolo giudiziario per “falsificazioni sulla qualità sostanziale e i controlli effettuati che hanno reso la commercializzazione delle auto pericolosa per la salute dell’uomo de degli animali”.

La notizia ha fatto crollare il titolo alla borsa di parigi, che sta perdendo il 4,06% a 82,05 euro.

Fca: Marchionne respinge le accuse. Titolo in recupero

Fiat chrysler“Niente e nessuno può mettere in dubbio la moralità e l’etica di questa azienda”, ha dichiarato Sergio Marchionne, numero uno di Fca, un una conference call con i giornalisti. “La moralità della condotta di Fca non è da discutere (…) Nella nostra azienda nessuna persona ha cercato di aggirare niente. La presunta caratterizzazione di Fca come azienda che manca di moralità è la cosa più ingiusta da dire, mi sono veramente incavolato”.

Spero non sia una guerra sporca tra un Presidente uscente e un Presidente entrante alle spalle della gente che lavora nei nostri stabilimenti”, ha poi aggiunto Marchionne. “Fca si siederà al tavolo con la nuova amministrazione e cercherà di risolvere il caso, anche se è difficile prevedere il risultato”.

Intanto il titolo Fca è in ripresa a Piazza Affari e guadagna poco più del 7%.

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