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Lo sprofondo rosso di Yoox Net à Porter che taglia in tutta Europa, Italia inclusa

L'e-commerce della moda di lusso Yoox Net à Porter, parte del gruppo LuxExperience (proprietario anche del portale mytheresa) ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per oltre il 20% della forza lavoro in Italia. Protestano i sindacati.

Si ripete spesso che anche il comparto del lusso piange, ma qui rischiano di essere colpiti soprattutto i lavoratori. Per la precisione i 211 (su 1.091) dipendenti italiani di Yoox Net à Porter – azienda attiva nel settore delle vendite online di beni di moda, lusso e design – che hanno scoperto nelle ultime ore di essere oggetto della procedura di licenziamento collettivo ai sensi della Legge 223/91.

LA PROCEDURA DI LICENZIAMENTO

Procedura che riguarda oltre il 20 per cento dei lavoratori italiani, focalizzandosi in particolare sulle sedi di Bologna (160 persone) e Milano (circa una cinquantina), oltre al trasferimento di 40 lavoratori da Landriano al capoluogo lombardo.

LA TEMPESTA PERFETTA CHE HA COLPITO YOOX

Colpa delle cattive condizioni economiche in cui versa l’e-commerce della moda di lusso nato nel 2015 dalla fusione dell’italiana Yoox fondata da Federico Marchetti nei primi anni 2000 e della britannica Net-à-porter, da maggio di quest’anno di proprietà di LuxExperience (ex Mytheresa).

LUXEXPERIENCE TIRA IL FRENO

La nuova proprietà del resto sostiene di essere costretta a tirare il freno di emergenza, considerato che Yoox Net à Porter ha accumulato 1 miliardo di perdite all’anno nell’ultimo biennio e, come se tutto ciò non bastasse, nell’ultimo esercizio ha visto i propri ricavi  crollare di 191 milioni.

700 DIPENDENTI IN MENO A LIVELLO GLOBALE

Il gruppo LuxExperience, quotato al Nyse, ha ripetuto la necessità di porre in essere “misure nell’ambito del piano di trasformazione per ritrovare la crescita e la solidità finanziaria per il business di Ynap dopo anni di declino” affermando che il consolidamento previsto “comporterà una parziale riduzione della forza lavoro in diverse sedi e potrebbe interessare circa 700 dipendenti in Italia, Regno Unito, Stati Uniti e altre giurisdizioni”.

La nuova dirigenza rassicura sul fatto che “l’Italia rimarrà un hub operativo a lungo termine per LuxExperience e la sede centrale del pioniere dell’off-price Yoox” . Ma l’obiettivo dichiarato è ambizioso tanto più in un periodo in cui l’intero comparto della moda è in sofferenza: raggiungere i 4 miliardi di euro di valore della merce venduta entro il 2029.

COSA DICONO I SINDACATI

“Il dato più rilevante è rappresentato dalla riorganizzazione imposta dalla nuova proprietà LuxExperience che prevede una riduzione e un accentramento delle funzioni attualmente svolte da Yoox a livello di gruppo”, denunciano compatte Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

“L’azienda – proseguono le sigle sindacali – ha inoltre comunicato di non voler ricorrere ad ammortizzatori sociali, qualificando gli esuberi come strutturali e definitivi, senza alcuna considerazione per il futuro delle oltre duecento famiglie coinvolte”.

LA RICHIESTA DI UN TAVOLO DI CONFRONTO

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs “ritengono inaccettabile che, a pochi mesi dall’acquisizione da parte di LuxExperience, l’azienda scelga di scaricare sui lavoratori il peso di una ristrutturazione decisa esclusivamente sulla base delle strategie del nuovo gruppo”.

Le tre sigle sindacali “chiedono pertanto il ritiro immediato della procedura e l’apertura di un tavolo di confronto, sottolineando come l’azienda non abbia adempiuto agli obblighi di legge in materia di comunicazioni preventive sullo stato di crisi”.

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