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Valute Emergenti

Vi spiego come oscillano i mercati

“Trend calante alternato a forti recuperi, ossia volatilità in aumento” sui mercati, il commento di Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte 

  • La giornata di forte calo sui listini azionari di giovedì 11 giugno è stata in parte ricollegata ai timori di nuovi focolai di virus in alcuni stati US con il sindaco di Houston che sta valutando la possibilità di imporre un secondo lockdown.
    – Il timore degli operatori è anche collegato al fatto che le numerose manifestazioni di questi giorni negli Usa potrebbero causare nuovi focolai.
  • Le ragioni alla base del movimento potrebbero però essere anche altre che si mescolano al posizionamento molto scettico degli operatori sui listini azionari tradizionali, come dimostra l’elevato livello di posizioni nette corte su future su S&P mini.

  • La ragione prevalente di breve alla base del movimento di ieri che potrebbe rappresentare il trend in parte dell’estate, potrebbe essere soprattutto il fatto che, alla luce anche dell’ultima conferenza stampa di Powell, per circa un mese o più non sono all’orizzonte ulteriori manovre. Powell ha ribadito a più riprese che è pronto fare tutto il possibile senza remore (confermando l’ipotesi yield curve control in discussione), però non già subito.
    – Allo stesso tempo le pause estive in arrivo per diversi importanti parlamenti (USA e Germania in testa) rendono più realistico immaginare ulteriori piani non prima di agosto/settembre.

Di conseguenza, per mercati abituati negli ultimi due mesi ad avere mediamente almeno una nuova manovra di banche centrali/governi ogni settimana, una frequenza più diradata equivale paradossalmente ad un minore supporto di breve.

In realtà molto verosimilmente i bazooka delle banche centrali ancora carichi saranno utilizzati prevalentemente negli ultimi mesi dell’anno, ma la prospettiva di 1-2 mesi di stop tende ad enfatizzare tutti i possibili motivi di preoccupazione (nuovi focolai, rivolte sociali, dati macro eventualmente deludenti, ecc.) rendendo i mercati molto più suscettibili a prese di profitto.

  • Al contempo occorre anche considerare che le posizioni nette corte su S&P sono molto elevate e quindi possono anche essere molto accentuate anche le ricoperture.
  • Aggiungiamo infine un mercato dove il fiume di liquidità è finito in parte in mano al retail Usa sotto forma di sussidi, una parte dei quali a quanto pare viene riversato in Borsa tramite alcune celebri piattaforme on line come Robin Hood.
    – Non a caso si stanno verificano forti sbalzi di titoli in alcuni casi fortemente distressed o comunque altamente speculativi. Uno per tutti il caso di Hertz che a fine maggio ha fatto richiesto di Chapter 11 ed ora, sulla scia del forte interesse in borsa sta invece chiedendo al giudice fallimentare l’autorizzazione per un aumento di capitale di 1 Mld$.

Proviamo a sintetizzare i tre elementi

  • possibile vuoto d’aria determinata dall’assenza temporanea di governi /banche centrali per 1/2 mesi
  • possibilità però di forti ricoperture viste le ingenti posizioni nette corte
  • forte presenza della componente retail.

I tre ingredienti sembrano prefigurare un trend mediamente calante data la prevalenza della prima motivazione indicata, ma con alternanza di altrettanti temporanei recuperi determinai da short covering più retail.

Potrebbe trattarsi pertanto di un calo spesso alternato da forti recuperi. In altri termini gli ingredienti ideali per immaginare volatilità in rialzo che altro non è che la fotografia di giornaliere molto diverse in media tra loro.

Come già accennato in precedenza, ricordo sempre che il bazooka di banche centrali ed in parte di governi (soprattutto Us) è ancora carico e per fine anno potrebbero arrivare altre importanti manovre tra cui spicca l’introduzione della yield curve control della Fed e l’ampliamento ulteriore del piano PEPP della BCE. Pertanto, clima di fondo positivo grazie comunque al vento in poppa della liquidità che da qui a fine anno non mancherà. Quindi se è corretta l’ipotesi di cali estivi, potrebbe essere altrettanto corretta l’ipotesi di by the dip

Nel frattempo, la prossima settimana è in arrivo un altro flusso corposo di liquidità in vista della operazione TLTRO III di cui si conosceranno i risultati giovedì 18 giugno alle ore 11:30. L’esponente BCE Schnabel ha anticipato la possibilità che il tiraggio potrebbe attestarsi intorno al consenso attuale di 1400Mld€

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