CHE BALZO FAREBBE UNICREDIT CON BANCO BPM
Unicredit-Bpm. Hanno poche sovrapposizioni, fuorché in Veneto, e una fusione consentirebbe a Unicredit di riavvicinare Intesa, leader col 20% del mercato. Con Bpm, Unicredit aumenterebbe la quota in Italia dall’11 al 18%, e dal 10 al 20% in quella nel Nord più ricco. (Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 12, 2022
LA MAGAGNA DI BORSA PER UNICREDIT SU BANCO BPM
Il problema ora per Unicredit è che negli ultimi 3 giorni il guadagno in Borsa di Banco Bpm è stato del 20% che ha di fatto “mangiato” gran parte del premio che Unicredit potrebbe mettere sul tavolo nel quadro di un’Opa, rendendo così l’operazione meno conveniente. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 12, 2022
UNICREDIT-BPM? C’E’ SEMPRE IL NODO MPS…
"Gli entusiasmi della Borsa rischiano però di raffreddarsi all’ombra della sistemazione del dossier Mps, la patata bollente che la ritirata di UniCredit ha lasciato sul tavolo del Tesoro. Tanto più che Bpm era sembrata disposta a dare una mano per trovare una soluzione". (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 12, 2022
UNICREDIT-BANCO BPM? PARTITA COMPLESSA. ECCO PERCHE’
Unicredi-Bpm. "La partita è complessa, per più motivi. Nelle scorse settimane Unicredit è stata data in movimento su Credit Suisse, sulla russa Otkritie, periodicamente su Commerzbank. E naturalmente su Mps, nonostante l’abbandono del tavolo con il governo a ottobre". (Corsera)
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IL CAFFE’ TI TIRA SU…
Caffè record, il caos logistico spinge a eliminare i container. Prezzi ai massimi da 11 anni e crollo delle scorte, i sacchi tornano a viaggiare in stiva. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 12, 2022
IL REGNO UNITO NON SI DISUNISCE ECONOMICAMENTE…
Il Regno Unito registra la crescita più alta del G7. È il maggior aumento dal 1941. Effetto Omicron meno forte del previsto. Economia sostenuta dal pacchetto di aiuti pubblici da 400 miliardi. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 12, 2022
COME VANNO I BANDI DEL PNRR?
Due bandi Pnrr del Ministero per la Transizione ecologica sull’economia circolare (uno da 1,5 miliardi per gli enti locali e l’altro da 600 milioni per le imprese): la scadenza era al 14 febbraio, ma erano arrivate domande solo per 1.600 milioni. (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 12, 2022
HIT PARADE DELLE FRODI SUI BONUS
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 12, 2022
BECHIS STRAPAZZA IL COPASIR SU STELLANTIS
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 11, 2022
QUINDI PURE GABRIELLI SAPEVA E NON HA MOSSO FOGLIA. BEL MINUETTO CON BELLONI SUL QUIRINALE
Candidatura Quirinale. Gabrielli era stato «informato» dalla responsabile dei Servizi, Belloni, e di aver seguito «passo passo» la storia, rivelando che l’ambasciatrice ha vissuto gli eventi «con molto fastidio e con particolare partecipazione emotiva». (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 12, 2022
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU UNICREDIT E BANCO BPM:
Fonti informate riferiscono che già quest’estate lo staff di Giuseppe Castagna si era messo in allerta, temendo un’Opa di Ferragosto dal più grande vicino. Ma perché proprio adesso questo fermento? Le voci in Piazza Affari hanno tratto alimento da un paio di considerazioni. La prima è il rapporto relativo di concambio in un’ipotetica offerta carta contro carta. Dal 15 aprile, quando si è insediato Orcel nella posizione di amministratore delegato di UniCredit, il titolo è quasi raddoppiato, passando da 8,5 euro a 15,7 ieri. Nonostante le superperformance di Bpm di questa settimana, che hanno reso più caro il titolo del 36% rispetto ai livelli di metà aprile, il concambio teorico è comunque migliorato di oltre il 20% a favore di UniCredit.
La seconda considerazione è che il beneficio delle Dta (imposte differite attive), sebbene ridimensionato dagli ultimi interventi, scade a fine giugno. Se UniCredit fosse riuscito a mettere le mani su Bpm l’anno scorso, come ha fatto l’Agricole con il Creval, avrebbe avuto in dote dalla fusione un’aggiunta di capitale da 3,3 miliardi. La proroga del provvedimento ha però messo un tetto di 500 milioni al regalo del Fisco. Per contro le pratiche per ottenerlo sono state sveltite: non servirebbe più l’assemblea, ma basterebbe l’approvazione del contratto di nozze da parte dei cda delle due banche. Nemmeno UniCredit, però, per ora ha convocato il board.
La valenza strategica dell’operazione per la banca di Piazza Gae Aulenti non ha invece scadenza. Gli analisti sottolineano che, aggregando Bpm, UniCredit colmerebbe parte del gap con Intesa, alzando la sua quota di mercato in Italia al 18%, rispetto al 22% del leader. Ma soprattutto UniCredit si rafforzerebbe nelle regioni ricche del Nord , dove la distanza è ancora maggiore. Bpm in particolare è forte in Lombardia dove può contare su una quota di mercato del 14% contro il 7% di UniCredit. In Piemonte dal 13% attuale UniCredit salirebbe al 24%, in Veneto dal 13% al 22%. E poi ci sono le sinergie da costi e ricavi che, a livello lordo, gli analisti stimano in 700-800 milioni.