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Bce

Unicredit, Mediolanum, Banca Generali e non solo. Ecco le banche che sospendono i dividendi e dicono sì alla Bce

Come si stanno muovendo non solo le banche italiane (come Unicredit) dopo l'input della Bce per la sospensione del pagamento dei dividendi

La raccomandazione della Bce alle banche regolate di sospendere il pagamento dei dividendi almeno fino a ottobre pesa sui titoli del comparto, colpiti dalle vendite in tutta Europa. Il sottoindice Stoxx del settore cede il 3,68% e registra la peggiore prestazione di giornata.

Con questa mossa la Bce (qui l’approfondimento di Start Magazine) vuole spingere le banche a prevedere risorse d’emergenza da utilizzare per sostenere l’economia colpita dallo shock dovuto alla pandemia di coronavirus. Del resto, dopo che la stessa Vigilanza europea aveva garantito agli istituti più flessibilità su capitale e Npl, secondo Radiocor, non si poteva correre il rischio di dare l’impressione che parte delle risorse cosi’ liberate finissero nelle tasche degli investitori e non in quelle di imprese e famiglie. In Italia la prima banca ad allinearsi alla raccomandazione Bce è stata UniCredit. L’hanno seguita Banca Mediolanun e Banca Generali ma l’aspettativa del mercato è che a stretto giro si allineino anche gli altri istituti.

I MUGUGNI DI MILANO FINANZA

L’intervento di Francoforte si applica a tutte le banche senza tener conto di elementi che caratterizzano le singole società quali redditività e capitalizzazione, ha criticato milanofinanza.it: “Ha senso sicuro il divieto solo per le banche che non sono particolarmente solide”, ha aggiunto il giornale edito dal gruppo Class indicando come esempio di solidità Intesa Sanpaolo. “Il tema dei dividendi delle banche lo ha sollevata per prima l’associazione internazionale delle banche presieduta dal ceo di Unicredit, Mustier. Poi Unicredit ha detto che pagava. Poi il Meccanismo unificato della Bce ha pronunciato una sorta di diktat sul fatto che le banche non paghino il dividendo. E Unicredit si è adeguata: non pagherà”, ha ricostruito il giornale finanziario.

IL REPORT DI EQUITA

Per gli analisti di Equita, “non si tratta di una sospensione dei dividendi ma di una cancellazione tout court che rende quasi impossibile pagare nel 2020”. Infatti gli utili “verranno destinati a riserve e, se venisse eliminato il divieto alla distribuzione, le banche dovrebbero chiedere autorizzazione per distribuirle con ridotte probabilità di successo”.

IL COMUNICATO DI UNICREDIT (CHE STRIZZA L’OCCHIO ALLE FONDAZIONI

Ieri sera Mustier ha annunciato una doppia mossa di Unicredit, che si allinea alla raccomandazione Bce sui dividendi e cerca allo stesso tempo di non far mancare alle fondazioni azioniste le risorse necessarie per le erogazioni, offrendo finanziamenti senza interessi di importo pari alla cedola mancata. Con due comunicati pubblicati in successione nella tarda serata di ieri, l’istituto guidato da Mustier ha reso noto in primo luogo che il cda, riunito in seduta straordinaria, “ha deliberato di ritirare – senza modificare l’ordine del giorno dell’assemblea degli azionisti convocata per il 9 aprile 2020 – le proposte di deliberare la distribuzione di un dividendo per l’esercizio 2019 di 0,63 euro per azione” e “l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie fino a 467 milioni di euro”. La decisione, sottolinea l’istituto, “è stata presa a seguito della raccomandazione della Bce del 27 marzo 2020 di non pagare dividendi almeno fino al mese di ottobre 2020′ per potersi impegnare al massimo nel sostengo all’economia colpita dallo shock dovuto alla pandemia di coronavirus. Allo stesso tempo UniCredit, ‘con l’obiettivo di sostenere le Fondazioni azioniste a continuare a svolgere il loro ruolo fondamentale sui territori in cui operano’, ha deciso ‘di offrire loro finanziamenti senza interessi fino a un valore pari all’ammontare dei dividendi’. ‘In questa situazione senza precedenti è più importante che mai supportare le Fondazioni bancarie nostre azioniste aiutandole a garantire la continuita’ del loro straordinario impegno a favore delle comunità e dei territori in cui operano – ha commentato Mustier – Per questo motivo abbiamo deciso di offrire finanziamenti dedicati senza interessi alle nostre Fondazioni che sono all’origine del nostro Gruppo’.

LE SPIEGAZIONI DI MUSTIER

Alla luce della decisione del cda, prosegue il comunicato, UniCredit ha quindi anche ‘formalmente ritirato la richiesta alla Bce relativa all’acquisto di azioni proprie per un valore di 467 milioni’. Il cda si riserva ora il diritto di convocare una nuova assemblea degli azionisti per ripresentare le proposte ritirate, ‘subordinatamente a una revisione della raccomandazione da parte della Bce’. ‘Tale assemblea – precisa la nota – potrà essere convocata solo dopo il primo ottobre 2020 o a seguito di una eventuale nuova raccomandazione della Bce sull’argomento, a meno che le condizioni di mercato o le conseguenze della pandemia di Covid-19 non consentano tale linea d’azione’. Quanto agli effetti di questa mossa sul conto economico, l’istituto ‘non dedurra’ piu’, come effettuato fino ad ora, il dividendo dell’esercizio 2019 dal capitale Cet1 a fini prudenziali’ e questo ‘avrà un effetto positivo di 37 punti base sul Cet1 ratio’. UniCredit, perciò, ‘modificherà la politica dei dividendi per l’esercizio 2020 e non accantonerà nessun dividendo nel 2020’. La banca precisa inoltre che ‘questa decisione e’ neutrale relativamente ai pagamenti di cedole dei titoli At1 e per gli strumenti Cashes’. Il cda, infine, sottolinea che ‘grazie al successo di Transform 2019, UniCredit ha una solida posizione finanziaria sia in termini di capitale che di liquidita’. Ha un modello di business resiliente e diversificato, un fatto che, ancora una volta, e’ stato riconosciuto dalle agenzie di rating internazionali che hanno recentemente rivisto i rating bancari alla luce della pandemia di Covid-19′. ‘Sia Fitch che Moody’s – conclude quindi la nota – hanno confermato il rating emittente e l’outlook di UniCredit’.

LA MOSSA DI MEDIOLANUM

Anche Banca Mediolanum — informa una nota dell’istituto presieduto da Ennio Doris e guidato dal figlio Massimo — «con riferimento alle raccomandazioni della Banca d’Italia e della Banca Centrale Europea del 27 marzo 2020, emesse in corrispondenza della diffusione della pandemia Covid-19 e intese a rafforzare i mezzi propri degli intermediari, «ha deciso di attenersi responsabilmente alle indicazioni delle autorità di vigilanza, rinviando la distribuzione dei dividendi a valere sugli utili 2019 almeno fino al primo ottobre 2020».

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