Unicredit punta la tedesca Commerzbank.
Ecco numeri, commenti e scenari (Unicredit scalerà-comprerà Commerzbank?).
LE MIRE DI UNICREDIT SU COMMERZBANK
Dopo anni di rumors seguiti da un niente di fatto, Unicredit entra in Commerzbank. La banca guidata dal ceo Andrea Orcel ha infatti acquistato il 9% della seconda maggiore banca tedesca quotata per un valore complessivo attorno a 1,5 miliardi. Il 4,49% è stato rilevato nell’ambito di un’offerta di accelerated book building condotta per conto della Repubblica Federale, con l’intenzione di quest’ultima di ridurre la partecipazione in Commerzbank, mentre il resto è stato acquistato attraverso operazioni sul mercato.
EFFETTO BORSA PER UNICREDIT E COMMERZBANK DOPO LA MOSSA DI ORCEL
UniCredit – sottolinea Radiocor/Sole24 ore – si lascia alle spalle un avvio di seduta incerto e allunga il passo dopo la mossa che ha portato l’istituto al 9% del capitale della tedesca Commerzbank. Le quotazioni della banca guidata dall’a.d. Andrea Orcel guadagnano il 2,01% a 36,8 euro mentre a Francoforte i titoli Commerzbank volano del 15,71% a 14,58 euro. La “svolta tedesca” di UniCredit, d’altra parte, spegne la speculazione che la vedeva pronta ad acquisire target italiani come Banco Bpm, che a Piazza Affari resta infatti indietro e segna -0,24%.
QUANTO VALE L’INVESTIMENTO DI UNICREDIT
Unicredit ha pagato il 4,49% al governo di Berlino 13,20 euro ad azione Commerzbank (è il 2,5% circa rispetto ai valori attuali del titolo, che martedì ha chiuso a 12,88 euro per 14,65 miliardi di capitalizzazione) per un totale 53,1 milioni di azioni, un investimento complessivo da 702 milioni di euro, secondo quanto riferisce il governo tedesco attraverso Deutsche Finanzagentur. L’offerta della banca italiana è stata giudicata «significativamente superiore» rispetto alle altre pervenute, rimarca Mf/Milano Finanza. Ora UniCredit diventa il secondo maggiore azionista di Commerzbank, con lo stato tedesco che detiene ancora il 12% e il gestore patrimoniale BlackRock il 7,2%.
LA RICHIESTA DI UNICREDIT ALLA BCE
Unicredit, come spiega la baca in una nota, «presenterà alle autorità competenti, se e quando necessario, le istanze autorizzative per poter eventualmente superare la soglia di partecipazione del 9,9% in Commerzbank». L’operazione ha un impatto sull’indice di solidità patrimoniale della banca, il Cet1 ratio di Unicredit, pari a circa 15 punti base e non influirà sulla politica dei dividendi, avvisa il gruppo.
LE USCITE DA COMMERZBANK
Con una nota di martedì 10 settembre in serata, Commerzbank ha comunicato che il ceo Manfred Knof ha informato Jens Weidmann, presidente del Consiglio di sorveglianza, che rispetterà il contratto che scade a dicembre 2025, ma non sarà a disposizione della banca oltre tale data. Il Consiglio di Sorveglianza della banca avvierà subito una ricerca per il successore al ruolo di ad.
I VALORI DEI DUE GRUPPI
L’amministratore delegato Andrea Orcel ha indicato all’inizio di quest’anno che le acquisizioni potrebbero diventare più interessanti per il gruppo se il valore delle proprie azioni continua a superare quello dei concorrenti. Il titolo del gruppo milanese è salito non a caso di oltre il 44% quest’anno a 59 miliardi di capitalizzazione. Il parametro price to tangible book ratio della banca italiana si trova oggi in area 1,05 volte rispetto al valore di circa 0,5 volte di Commerzbank, quindi vale il doppio.
I COMMENTI
«Questa prima vendita parziale della quota in portafoglio al governo federale annuncia il completamento della stabilizzazione terminata con successo e quindi l’uscita da Commerzbank», il commento di Eva Grunwald, direttrice di Deutsche Finanzagentur. Che ha sottolineato come « Commerzbank abbia dimostrato di essere di nuovo fermamente in piedi sulle proprie gambe». La Germania si è impegnata ad un lockup di 90 giorni su ulteriori cessioni azionarie dell’istituto di credito.
LA POSIZIONE DI COMMERZBANK
Commerzbank “è aperta ad avviare colloqui per una potenziale aggregazione con UniCredit’. Lo riporta il sito del Financial Times citando fonti vicine al dossier. I vertici della banca tedesca, aggiunge il quotidiano, non erano stati contattati da UniCredit e hanno appreso dell’operazione che ha portato la banca italiana al 9% del capitale soltanto stamattina dai comunicati ufficiali. La banca tedesca, in ogni caso, secondo il Ft ‘valutera’ i piano di UniCredit con mente aperta’, considerando anche ‘l’obbligo legale dei board di agire nel miglior interesse degli azionisti’. UniCredit e’ ora secondo azionista di Commerzbank, alle spalle del governo tedesco che mantiene il 12% del capitale. La quota è ora vincolata da un lock up di 90 giorni, al termine del quale Berlino deciderà i prossimi passi.