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Chi è Ronald Lauder

Tutto su Ronald Lauder, il miliardario ricevuto da Giorgia Meloni

Presidente del congresso ebraico mondiale, vicinissimo a Reagan, Netanyahu, Trump, filantropo e collezionista d’arte, nonché erede dell’omonimo impero di cosmetici. Chi è Ronald Lauder e a quanto ammonta la sua fortuna?

 

Figlio della famosa imprenditrice statunitense, Estée Lauder, e di Joseph Lauder, che nel 1946 misero su un impero nel settore della cosmetica e dei profumi, Ronald Lauder, insieme al fratello Leonard, sono gli unici eredi di questa fortuna.

Ma Lauder è anche il capo del congresso ebraico mondiale e uno dei diversi miliardari che ha voltato le spalle a Donald Trump nella corsa alle presidenziali Usa 2024 e che guarda, invece, all’astro nascente dei Repubblicani, Ron DeSantis.

E, viste le sue conoscenze nel mondo dei conservatori statunitensi, potrebbe essere molto utile alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che lo ha incontrato proprio ieri.

CHI È RONALD LAUDER

Nato nel 1944 a New York da una famiglia ebrea, Ronald Lauder dopo aver frequentato la Bronx High School of Science, si è laureato in International Business presso la Wharton School della University of Pennsylvania e ha poi proseguito i suoi studi alla Sorbona di Parigi.

LA CARRIERA E L’AMBIENTE REPUBBLICANO

Come ricorda un articolo del New York Times, prima di essere chiamato nel 1985 dal presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan per ricoprire l’incarico di ambasciatore in Austria (1986-1987), Lauder è stato un dirigente dell’azienda di famiglia e un importante organizzatore di raccolta fondi per i Repubblicani a New York.

Dal 1983 al 1896, ha anche ricoperto la carica di vicesegretario alla Difesa Usa per la politica europea e della Nato. In precedenza, aggiunge il Nyt citando le parole della madre di Lauder – “una buona amica di Nancy Reagan” – Ronald aveva rifiutato l’offerta di diventare ambasciatore in Giamaica.

Nel 1989 ha sfidato Rudy Giuliani nella corsa a sindaco di New York, per la quale ha speso 14 milioni di dollari, ma non è riuscito nell’impresa.

DA CONFIDENTE A PARIA DI NETANYAHU

Lauder, convinto sostenitore del partito conservatore israeliano Likud e amico di vecchia data di Bibi, è stato incaricato proprio da Benjamin Netanyahu nel 1998 di mediare un patto di pace tra Israele e Siria che, però, nonostante alcuni passi avanti non portò a una risoluzione.

Il miliardario è stato anche è stato intermediario tra Netanyahu e Arthur Finkelstein – uno dei consiglieri più influenti di Reagan e Richard Nixon, nonché mente delle teorie complottiste su George Soros, insieme a un altro consulente, George Birnbaum.

Tuttavia, nel 2017, Al Monitor ha scritto che Lauder e Netanyahu non avevano più rapporti dal 2011, dopo la messa in onda del reportage “Bibi Tours”, trasmesso da un canale di cui Lauder all’epoca era il maggiore azionista, poiché venivano fatte gravi accuse relative alle attività della famiglia Netanyahu, tra cui i legami di Bibi con vari miliardari e il modo in cui venivano finanziati i suoi viaggi internazionali. Lauder, si legge nell’articolo, “è passato dall’essere uno dei confidenti preferiti a un paria”.

L’AMICIZIA CON TRUMP E IL SOSTEGNO AI REPUBBLICANI

Tornando ai Repubblicani statunitensi, Lauder – che è stato anche uno dei principali sostenitori di Trump, nonché suo compagno di college – secondo l’osservatorio apartitico OpenSecrets ha contribuito con quasi 100.000 dollari al Comitato nazionale repubblicano nel 2019 per farlo rieleggere nelle elezioni del 2020.

E nel novembre 2017 ha anche donato direttamente a Trump 2.700 dollari, il massimo consentito all’epoca dalla legge federale.

Nelle ultime elezioni di midterm ha investito almeno 11 milioni di dollari a sostegno della candidatura del repubblicano Lee Zeldin a governatore di New York, rendendolo secondo il Nyt “il più prolifico donatore politico statale di cui si abbia memoria in questo autunno”.

OCCHI PUNTATI SU DESANTIS

In questa stessa occasione politica, però, ha anche voltato le spalle a Trump, al quale aveva consigliato di non ricandidarsi e di non esporsi “perché sarebbe stato un disastro” – come ha confidato ieri alla premier Meloni.

Tutto ciò lascia pensare che ora il prossimo beniamino in vista delle presidenziali del 2024 potrebbe essere DeSantis, nuova promessa dei conservatori. Infatti, sebbene il suo portavoce non abbia fatto nomi, secondo Cnbc, i registri finanziari della Florida mostrano che Lauder ha donato 10.000 dollari l’anno scorso a un comitato di azione politica che sosteneva la campagna di rielezione del governatore della Florida e, stando a OpenSecrets, il miliardario aveva già finanziato la sua candidatura a governatore nel 2018 con 200.000 dollari.

IL PATRIMONIO DI LAUDER

Oggi Lauder, con un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari, è considerato uno degli uomini più ricchi al mondo.

Presidente del congresso ebraico mondiale e dei Laboratori Clinique, membro del consiglio di amministrazione di Estée Lauder, filantropo e collezionista d’arte, secondo Forbes ha accumulato circa 4.000 opere d’arte per un valore di almeno 1 miliardo di dollari, oltre a possedere anche una notevole collezione di armature e armi medievali risalenti al III secolo a.C.

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