Che cosa succede in casa Carige? Ecco le ultime novità.
Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e Cassa Centrale Banca (Ccb) hanno formalizzato con due lettere destinate ai Commissari di Carige la proposta non vincolante di rafforzamento patrimoniale che vedrà la holding trentina delle Bcc, che si candida a partner industriale, e il Fitd sostenere gran parte degli oneri necessari a mettere in sicurezza l’istituto ligure. L’offerta verrà girata a stretto giro alla Bce, che vuole rassicurazioni sul percorso di risanamento della banca.
IL RUOLO DI CCB E FITD SU CARIGE
L’assunzione degli impegni vincolanti arriverà il 30 luglio quando il Fondo Interbancario riunirà consiglio e comitato di gestione per dare il via libera definitivo all’intervento da 900 milioni di euro, di cui 700 in aumento di capitale e 200 di bond subordinati tier 2. Ccb investirà 100 milioni nel bond e 65 nell’aumento, che verrà sottoscritto per altri 313 milioni attraverso la conversione del bond in mano allo Schema Volontario e garantito per la restante parte dal Fitd, che confida nel fatto che almeno una parte dei 150 milioni riservati agli attuali azionisti venga sottoscritta.
I NUMERI DELL’OPERAZIONE
I restanti 100 milioni di bond tier 2 dovrebbero finire in pancia ad alcuni investitori istituzionali, con in testa Amissima (50 milioni), Cattolica (10) e Mediolanum (5). In ballo anche il Credito Sportivo e Medio Credito Centrale. La call concessa a Ccb per rilevare le quote del Fitd è stata accorciata a due anni con uno sconto che non scenderebbe sotto il 50%. Se non ci saranno intoppi i commissari potranno convocare per la fine di settembre l’assemblea che dovrà votare l’aumento.
CHE COSA FARA’ MALACALZA?
Per la cui approvazione sarà determinante la famiglia Malacalza, che già lo scorso dicembre ha bocciato la ricapitalizzazione da 400 milioni da cui è scaturito il commissariamento di Carige. “Siamo fiduciosi nel lavoro dei Commissari e confidiamo che a settembre si proceda con il rafforzamento patrimoniale” ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti.
IL COMMENTO DEL SOLE 24 ORE
Scrive il Sole 24 Ore: “L’operazione di messa in sicurezza della banca genovese dovrebbe essere, dunque, in discesa. Restano da chiarire le modalità di copertura del bond Tier2, che però in ogni caso, una volta garantito l’apporto dell’equity, non avrebbe difficoltà a trovare sottoscrittori, visto che garantirà un rendimento tra l’8 e il 9 per cento. Oggi si terrà il cda del Credito sportivo per deliberare un contributo di circa 20 milioni; lunedì sarà la volta del board di Mcc, per una quota che dovrebbe essere di alcuni milioni. Non è ancora certo che Credito Sportivo scenda in campo, visto che le posizioni dei consiglieri non sono del tutto allineate. Ccb si è impegnata a partecipare con 100 milioni, Amissima (fondo Apollo) per 50 milioni. Altri 17 milioni dovrebbero essere ripartiti tra Equita (1 milione), Mediolanum, Cattolica (in forse), fondazione Cariverona. Nel caso dovesse venire a mancare il contributo della banche a controllo pubblico, gli altri investitori potrebbero aumentare le loro quote e qualcosa potrebbe investire anche il Fitd”.