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Toshiba

Tutti i casini in Toshiba sull’offerta di Cvc

Il ceo di Toshiba, Kurumatani, si dimette per potenziale conflitto di interesse una settimana dopo che la società giapponese ha ricevuto l'offerta di acquisto dal fondo Cvc (dove in passato aveva lavorato Kurumatani)

 

Problemi di conflitti d’interesse al vertice di Toshiba.

Il ceo del conglomerato giapponese Nobuaki Kurumatani ha rassegnato le dimissioni.

La decisione arriva dopo lo scontro all’interno del cda di Toshiba sull’offerta di acquisizione preliminare giunta dal fondo di private equity Cvc Capital Partners, dove Kurumatani aveva precedentemente lavorato come capo per l’Asia.

Nel 2018 il cda di Toshiba — costretto a cercare un outsider per la guida del gruppo — aveva nominato come presidente e ad Kurumatani, già presidente della divisione giapponese di Cvc.

La decisione di Nobuaki Kurumatani era data per scontata per via di un potenziale conflitto di interessi e i dubbi sollevati sulla trasparenza dell’operazione.

Nonostante le turbolenze in Toshiba, mercoledì le azioni della società sono aumentate fino all’8% al livello più alto dall’aprile 2015. Quando la società fu coinvolta in uno scandalo contabile che ha innescato sei anni di crisi per l’impero nipponico.

Tutti i dettagli.

RIMPASTO AL VERTICE

Al posto di Kurumatani succederà Satoshi Tsunakawa, che, in una conferenza online, ha ribadito la priorità di ristabilire un senso di maggior fiducia all’interno del board.

Tsunakawa — successore di Kurumatani  — ha dichiarato che lavorerà per costruire “legami favorevoli” con gli investitori attivisti della società e mira a cedere il ruolo di amministratore delegato alle giovani generazioni nel prossimo futuro.

LA POSIZIONE DI KUTUMATANI

Nel comunicato finale in cui spiega le ragioni delle sue dimissioni, Kurumatani ha menzionato la necessità di avere a disposizione maggior tempo libero dopo il completamento del risanamento della società e il recente approdo in Borsa.

Dunque nessuna menzione per l’operazione finanziaria inoltrata da Cvc, che ha finito per spaccare il board, costandogli il posto di lavoro.

SULL’OFFERTA DI CVC

Nella stessa conferenza il presidente del consiglio direttivo, Osamu Nagayama, ha detto che la proposta di acquisizione del valore di 20 miliardi di dollari manca di dettagli specifici. Pertanto su questi valori al momento un’esatta stima dell’offerta è impraticabile.

L’offerta del fondo Cvc prevedeva di rendere privato il conglomerato giapponese e di mantenere la gestione in carica.

LE PERPLESSITÀ

Ma l’offerta è stata percepita come progettata per proteggere Kurumatani dagli azionisti attivisti che hanno spinto con successo per un’indagine indipendente, secondo fonti Reuters.

ANCHE KKR VALUTA OFFERTA

Separatamente, la società di private equity Kkr & Co. sta esplorando un’offerta rivale per Toshiba, riporta Bloomberg. Probabilmente l’offerta di Kkr valuterà Toshiba più della proposta di acquisto di 2,3 trilioni di yen che ha già ricevuto da Cvc.

Anche il gigante canadese degli investimenti Brookfield Asset Management Inc. è nelle fasi preliminari dell’esplorazione di un’offerta per la società, secondo una fonte di Bloomberg.

“L’ottica, combinata con il fatto che l’offerta di Cvc è ora inferiore a quella di Kkr e che Cvc non ha esperienza con accordi di tale portata, probabilmente significa che è fuori gioco”, secondo l’analista Mio Kato di Smartkarma.

NECESSARIA L’AUTORIZZAZIONE DEL GOVERNO DI TOKYO

Infine, qualsiasi operazione necessita del via libera del governo di Tokyo. Dal momento che Toshiba controlla attività nel settore di difesa, oltre all’approvvigionamento delle centrali atomiche, è sottoposta a rigidi parametri legati alla sicurezza nazionale.

GLI ULTIMI (TURBOLENTI) ANNI DI TOSHIBA

Negli ultimi anni l’azienda è stata coinvolta in scandali contabili. Toshiba ha registrato inoltre ingenti perdite sugli investimenti nel comparto nucleare, in particolare negli Stati Uniti.

Fattori che hanno portato alla vendita a fine 2017 della divisione redditizia attiva nella memorie dei semiconduttori al consorzio Usa Bain Capital. Dopo una lunga fase di ristrutturazione e il graduale miglioramento dei conti, Toshiba è tornata ad essere quotata sul listino principale del Tokyo Stock Exchange (Tse) a inizio anno.

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