Ricavi a 13,5 miliardi (in crescita di circa il 3%) e utile a 3,2 miliardi di euro tra quattro anni grazie anche a una razionalizzazione dei costi.
Sono alcuni dei dati previsti dal nuovo piano strategico di Poste Italiane 2024-2028 “The connecting platform”, approvato dal consiglio di amministrazione di Poste presieduto da Silvia Maria Rovere, che ha anche esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Annuale per il 2023 – contenente sia il bilancio d’esercizio di Poste Italiane sia il bilancio consolidato del gruppo per il 2023 – che conferma i risultati preliminari consolidati per il 2023 annunciati lo scorso 29 febbraio.
Al momento il mercato sembra non applaudire il piano del gruppo guidato da Matteo Del Fante: rosso a Piazza Affari per il titolo della società postale che sta segnando un calo del 2,8% a 11,60 euro alle 11:30.
Tutti i dettagli.
GLI OBIETTIVI DEL PIANO INDUSTRIALE 2024-2028 DI POSTE ITALIANE
Poste Italiane punta a conseguire creazione di valore con ricavi a 13,5 miliardi nel 2028, in crescita di circa il 3% (Cagr 2023-28), con contributi positivi da tutti i segmenti di business.
Il risultato operativo è atteso a 3,2 miliardi nel 2028, in crescita di circa il 4% (Cagr 2023-28), con il contributo di tutte le unità di business che più che compensa l’incremento dei costi. L’utile netto è previsto a 2,3 miliardi nel 2028, in crescita di circa il 4% (cagr 2023-28).
SETTORE CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE
Per quanto riguarda il segmento corrispondenza, pacchi e distribuzione, il gruppo prevede che i ricavi netti raggiungeranno 3,9 miliardi nel 2028, con i ricavi di Pacchi e Logistica che compenseranno ampiamente la diminuzione dei ricavi della corrispondenza, trainati dalla leadership nell’e-commerce, dall’espansione internazionale e dalla Contract Logistics.
Per la società, il Risultato Operativo (Ebit) raggiungerà 0,1 miliardi di euro, supportato dalla crescita dei Pacchi e della Logistica, nonostante costi di trasformazione non ricorrenti pari a 0,3 miliardi al 2028.
SERVIZI FINANZIARI
Passando ai servizi finanziari, Poste Italiane stima ricavi totali pari a 7,0 miliardi nel 2028, con una solida crescita del 3%, principalmente trainata da prodotti di Risparmio e Investimento che beneficiano del nuovo modello di servizio commerciale. L’Ebit è previsto stabile a 0,9 miliardi nel 2028.
Inoltre, l’accordo di distribuzione del risparmio postale con Cdp in scadenza nel 2024 va adattato all’attuale contesto di mercato, si legge nelle slide del nuovo piano industriale di Poste Italiane. “Continueremo a lavorare con Cdp per diversificare l’offerta”, ha detto il responsabile del Bancoposta, Guido Nola, durante la presentazione agli analisti. Nola ha rimarcato l’importanza di un nuovo modello commerciale e prodotti digitali per migliorare l’esperienza dei clienti e attrarre “i giovani adulti”.
LE PREVISIONI SULLE ATTIVITÀ FINANZIARIE INVESTITE
Per quanto riguarda le Attività Finanziarie Investite (AFI) dei clienti, l’azienda stima una crescita fino a 624 miliardi di euro nel 2028 (pari a 581 miliardi di euro nel 2023), supportate da una gestione proattiva del portafoglio dei clienti e da una gamma rinnovata dei prodotti del Risparmio Postale, nonché da un coverage specialistico dei clienti Affluent+ che supera l’80%.
SERVIZI ASSICURATIVI
Per i servizi assicurativi invece, il gruppo guidato da Matteo Del fante prevede ricavi di settore pari a 1,9 miliardi (rispetto a 1,6 miliardi nel 2023) con una crescita solida in tutte le linee di prodotto e un cagr del 4% nel periodo 2023-28. Gli investimenti sono previsti a 1,6 miliardi (che si confrontano con 1,4 miliardi nel 2023), con una raccolta netta stabile e positiva. La Protezione si attesta a 0,3 miliardi (contro 0,1 miliardi nel 2023), con crescita dei Premi trainata dalla domanda crescente e dalla bassa penetrazione dei prodotti di protezione nel mercato italiano.
La società ipotizza un Ebit pari 1,6 miliardi (contro 1,4 miliardi nel 2023), che “riflette il trend dei ricavi e considera una crescente retrocessione alla SBU Servizi Finanziari negli Investimenti, con la redditività della Protezione supportata da ulteriore crescita nel segmento retail ed esposizione molto limitata ai rischi catastrofali”. Per quanto riguarda l’utile Netto quest’ultimo è previsto a 1,1 miliardi (rispetto a 1,0 miliardi nel 2023) e un tasso di crescita annualizzato del 2%.
SERVIZI POSTEPAY
Sono attesi al 2028 “15 milioni di nuovi contratti” di PostePay. È quanto si legge nelle slide del nuovo piano industriale di Poste Italiane, illustrate dalla responsabile dei servizi Postepay, Laura Furlan. I nuovi contratti includono carte prepagate, telefonia fissa, sim, luce e gas. Per la sola energia sono previsti 2,5 milioni di contratti in più al 2028, ovvero due milioni di contratti in più, con un market share al 2028 di 4-5%.
Allo stesso tempo, la società prevede ricavi a 2,2 miliardi di euro per PostePay (contro 1,45 miliardi nel 2023), con il contributo da tutte le linee di business. Nello specifico, ricavi dei pagamenti stimati in crescita a 1,5 miliardi (rispetto a 1,1 miliardi nel 2023), “grazie allo spostamento dal contante alle carte e alla leadership nell’e-commerce”; ricavi dei servizi telco stimati sempre in crescita a 0,5 miliardi (rispetto a 0,33 miliardi nel 2023), “con le linee mobile, fisso e fibra in crescita in arco piano (+3%)” e ricavi dell’energia in crescita a 0,2 miliardi (in confronto a 0,02 miliardi nel 2023).
Per quanto attiene al risultato operativo, Poste Italiane prevede l’Ebit in crescita a 0,7 miliardi di euro (rispetto a 0,44 miliardi nel 2023), supportato da tutti i prodotti. La società stima un “contributo positivo dell’energia alla business unit a partire dal 2025”. Secondo il gruppo l’utile netto si attesterà a 0,5 miliardi (contro 0,34 miliardi nel 2023).
CRESCITA DELLA CASSA
Inoltre, Poste Italiane prevede un incremento sostenibile di cassa e capitale alla base di un’ampia e diversificata distribuzione a monte dei dividendi da parte delle controllate, a sostegno di una accresciuta politica di dividendi del Gruppo: da un dividendo proposto per azione pari a 0,80 euro nel 2023 a non meno di 1 euro (DPS) a partire dal 2026, che cresce dal 2023 del 7% annuo con almeno il 65% di pay-out ratio previsto in arco piano. Il remittance ratio di Poste Vita si attesta al 100% dal 2024, fornendo ulteriore flessibilità.
ALZATA L’ASTICELLA DEL DIVIDENDO
Per quanto riguarda i dividendi, il Piano stabilisce un payout ratio – la percentuale degli utili distribuita agli azionisti – pari ad almeno il 65%. Si passa da un dividendo proposto per azione pari a 0,80 euro nel 2023 a non meno di 1 euro a partire dal 2026, che cresce dal 2023 del 7% annuo con almeno il 65% di pay-out ratio previsto in arco piano e almeno 6,5 miliardi di dividendi cumulati in arco di piano.
La copertura del dividendo pari ad oltre 1,5 volte il suo importo nell’arco di piano, fornisce ulteriore flessibilità finanziaria, indica la nota del gruppo guidato da Matteo Del Fante.
RIDUZIONE DEL PERSONALE DI 6MILA UNITÀ
Infine, con il nuovo piano 2024-2028 nel gruppo Poste Italiane il numero di full time equivalent si riduce a 113 mila da 119,3 mila del 2023. In particolare, si prevedono 19 mila assunzioni cumulate in arco piano, più che compensate da 25 mila uscite cumulate, determinate dal naturale trend demografico della forza lavoro.
Il valore aggiunto per Fte (dipendente full time equivalent), aumenterà da 81mila euro nel 2023 a 102mila nel 2028.
LE PAROLE DELL’AD DEL DEL FANTE
“Il percorso di trasformazione di Poste Italiane è iniziato nel 2017 con il primo piano strategico e una semplice ambizione: massimizzare il valore per i nostri clienti e diventare la rete di distribuzione più efficace e affidabile d’Italia” ha commentato l’AD Matteo Del Fante.
“Siamo, tuttavia, andati oltre e ci siamo affermati come la più grande piattaforma phygital in Italia, basandoci sull’integrazione di molteplici punti di contatto e creando un ecosistema omnicanale, nel quale tutte le componenti della piattaforma si completano vicendevolmente. Abbiamo investito sul digitale, sui dati e sui nostri business, mettendo al centro la nostra ampia base clienti” ha proseguito Del Fante aggiungendo “Con questo nuovo piano strategico stiamo rimodellando il nostro business, per cogliere una crescita sostanziale: con il Nuovo Modello di Servizio Commerciale progettato per ottimizzare il valore della nostra piattaforma, e con la trasformazione logistica, che fa evolvere il nostro modello in una rete all’avanguardia, preservando la sostenibilità finanziaria del business della corrispondenza e dei pacchi.”
“Nei Servizi Finanziari, — conclude l’ad di Poste — svilupperemo ulteriormente la segmentazione della nostra clientela affidandola a consulenti finanziari specializzati; riusciremo così a coprire al meglio tutte le esigenze, adattando la nostra rete ai clienti invece di chiedere a loro di adattarsi a noi. Nei Servizi Assicurativi, il nostro focus è mantenere una crescita costante nel settore Investimenti e sfruttare la crescente domanda e la bassa penetrazione della Protezione nel mercato italiano. I Servizi Postepay hanno raggiunto l’obiettivo di creare un ecosistema di pagamenti open, centrato sui pagamenti digitali a cui si sono aggiunti servizi per la casa e la famiglia, come fibra ed energia, sfruttando la piattaforma omnicanale di Poste Italiane”.