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Deutsche Bank

Tutti i dubbi degli analisti (anche tedeschi) sul piano di Deutsche Bank

Ecco come i report delle banche d'affari hanno giudicato il piano lacrime e sangue annunciato da Deutsche Bank

 

Al centro c’è la domanda sulla reale possibilità che il piano di Deutsche Bank vada a buon fine e riesca a raddrizzare la sorte della prima banca tedesca, che vuole creare una bad bank da 74 miliardi di euro senza prevedere aumenti di capitale.

Gli analisti di RBC oggi confermano il giudizio Underperform e tagliano il prezzo obiettivo in calo da 8 a 7 euro. Giudicano ambiziosa la speranza del ceo Sewing di vedere i ricavi crescere del 2% l’anno nella core bank con costi nel contempo in flessione del 4% sempre l’anno a livello di gruppo. Per RBC i ricavi sarano invece in calo dell’1% a causa della difficile situazione macro economica in Europa.

L’agenzia di rating Fitch ha scritto intanto che il futuro giudizio sul credito della banca dipenderà da quanto successo avrà il piano di ristrutturazione. Fitch ha declassato Deutsche Bank a BBB, il livello di investment grade più basso, proprio il mese scorso. “Le misure di ristrutturazione comportano ampi tagli di personale e significativi cambiamenti di leadership, che potrebbero essere un freno all’obiettivo di migliorare i guadagni core”, ha scritto ieri.

Anche Moody’ parla di “sfide significative” per l’esecuzione rapida del piano, aggiungendo che mantiene l’outlook negativo sul titolo. Oggi anche DBRS conferma il giudizio A (low, Long Term Issuer Rating) con trend negativo a causa dell sfide nell’applicazione del nuovo piano.

Credit Suisse a sua volta definisce la banca Underperform con target price a 6 euro dopo averlo abbassato di recente. Gli analisti della banca svizzera si attendono di nuovo conti in ampio rosso già il 24 luglio, quando uscirà la trimestrale. Nello specifico i broker prevedono ricavi sotto il consenso per 6,15 miliardi di euro (la media dei broker è di 6,29 miliardi), costi per 6,54 miliardi (consenso: 5,46 miliardi), un utile operativo lordo in rosso per 392 milioni (consenso: positivo per 828 milioni), tasse per 2,24 miliardi contro il consenso di 265 milioni e una perdita prima del calcolo sul bond AT1 di 2,78 miliardi contro attese di 378 milioni di utile della media degli analisti. Da notare che Credit Suisse prevede un rosso di quasi un miliardo (966 milioni) per il Corporate Centre (consenso: -80 milioni).

JP Morgan (Neutral, target price 6,25 euro), ha definito il piano “audace e, per la prima volta, cotto solo a metà”, mettendo in discussione la credibilità dell’esecuzione, la crescita dei ricavi e la motivazione dei dipendenti. Fondata nel 1870, Deutsche Bank è stata a lungo una delle principali fonti di finanziamento e advisory per le aziende tedesche che cercano di espandersi all’estero o raccogliere fondi attraverso i mercati obbligazionari o azionari. I grandi tagli alla banca d’investimento invertono un’espansione decennale che ha avuto inizio con l’acquisto di Morgan Grenfell a Londra nel 1989 ed è proseguita un decennio dopo con l’acquisizione di Bankers Trust negli Stati Uniti.

La banca d’investimento ha generato circa la metà dei ricavi di Deutsche Bank , ma è anche volatile nei ritorni. Il ceo Sewing, che ha anticipato la ristrutturazione a maggio dopo un fallito tentativo di fusione con Commerzbank , vuole concentrarsi ora su fonti di entrate più stabili. Ma anche gli analisti tedeschi paiono piuttosto scettici.

Berenberg (Sell, 6 euro), ricorda che il gruppo è esposto a un’industria, quella dell’investment banking, in calo strutturale e a margini sui clienti retail tedeschi vicini ormai al break-even. Dz Bank, un altro gruppo di analisti tedeschi, parla di obiettivi di ristrutturazione di Deutsche Bank ambiziosi e che lasciano sono un minimo margine di errore. Dz Bank ha tagliato oggi il rating da Buy a Hold.

(estratto di un articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza; qui la versione integrale)

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