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Vivendi-Mediaset

Tutti i conti (fiacchi) di Mediaset

Ricavi in diminuzione e risultato netto in perdita, positivo comunque l'Ebitd (seppure in calo) per Mediaset. Che cosa emerge dalla semestrale

 

Un semestre spento quello vissuto da Mediaset nei primi sei mesi del 2020. L’azienda ha visto calare i ricavi e ha registrato una perdita netta di 18,9 milioni, mentre resta positivo l’Ebit.

Si iniziano ad intravedere i primi segnali di ripresa nel post lockdown, mentre il Biscione è a lavoro, secondo quanto detto dal Cfo Marco Giordani agli analisti, ad un armistizio con la francese Vivendi. Andiamo per gradi.

I NUMERI DEL BISCIONE

Partiamo dai numeri generali. Nei primi sei mesi dell’anno, Mediaset ha registrato ricavi per 1.166 milioni, in calo dai 1.482 dello stesso periodo 2019, e ha chiuso il semestre con una perdita di 18,9 milioni contro i 102 milioni di risultato positivo precedenti.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno è sceso a 1.197 milioni rispetto ai 1.348 milioni di inizio anno.

EBITD POSITIVO

Resta positivo, invece, l’Ebit: 31,7 milioni di euro. Risultato, comunque, in calo rispetto ai 191,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2019.

I RISULTATI IN ITALIA

Guardando all’Italia, i ricavi del Biscione si sono fermati a 791,3 milioni, contro i 1.002,2 milioni del primo semestre scorso. L’Ebit del mercato locale è negativo: -57,6 milioni di euro rispetto ai 39,3 milioni di euro del primo semestre 2019.

I RICAVI DA PUBBLICITA’

Concentrandoci sul fronte dei ricavi pubblicitari, in Italia, Mediaset ha incassato 744,2 milioni di euro a fronte dei 985,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2019.

“Si segnala – spiega l’azienda nel comunicato stampa – che mentre nei primi due mesi dell’esercizio in Italia Mediaset aveva registrato una crescita pubblicitaria pari al +2,1%, i successivi quattro mesi hanno visto la sospensione di numerose campagne e il conseguente calo dei fatturati. Tuttavia, sulla base dei dati elaborati da Nielsen, nel primo semestre 2020 Mediaset ha avuto un andamento della raccolta migliore rispetto a quella del mercato pubblicitario complessivo, che ha subìto una flessione del 26,8%”.

MEDIASET RESTA POSITIVA

I segni meno non hanno fatto perdere fiducia al gruppo, convinto che “qualora nelle prossime settimane le condizioni dell’emergenza sanitaria non richiedessero ulteriori misure restrittive e si verificasse l’atteso consolidamento della situazione economica generale, i risultati economici”, nel secondo semestre, “dovrebbero gradualmente migliorare rispetto a quelli dei primi sei mesi dell’esercizio”, spiega l’azienda.

RICAVI PUBBLICITARI IN MIGLIORAMENTO

In realtà, i primi segni di miglioramento, ci sono già. In luglio-agosto l’andamento dei ricavi pubblicitari “ha proseguito il trend di miglioramento, riflettendo la progressiva normalizzazione del mercato” e in settembre in Italia “le prime evidenze sono positive”.

GUIDANCE IMPOSSIBILE

Nonostante questo, al Biscione resta difficile “fornire una guidance di medio termine dal momento che la visibilità è bassa e Mediaset intende mantenere la flessibilità con cui ha risposto in questi mesi alla crisi da pandemia”, ha detto il cfo Marco Giordani agli analisti, in base a quanto riportato dal Sole 24 Ore.

BISCIONE ALLA RICERCA DI UNA SOLUZIONE CON VIVENDI

Il Cfo ha anche trattato uno degli argomenti più spinosi per il gruppo: gli attriti con l’azionista Vivendi, che in questi mesi ha ostacolato il progetto Media For Europe.

“Siamo disponibili a discutere”, ha detto Giordani, spiegando che l’obiettivo è quello di trovare una soluzione che “mantenga un allineamento degli interessi di tutti gli azionisti”, ovvero “senza fare in modo che un azionista sia preferito rispetto a un altro”.

MEDIASET PRONTA AD INVESTIRE NELLA RETE UNICA?

E ancora. Mediaset, secondo le parole di Giordani potrebbe essere interessata ad un investimento nella rete unica della banda larga, per la quale invoca, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore,“la neutralità, l’indipendenza e l’efficienza in termini di costi”, “in modo – precisa – che i nostri contenuti possano essere trasmessi”.

“Potremmo considerare un investimento”, ha detto Giordani, ma solo quando la situazione sarà “più chiara”.

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