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Tiscali Linkem

Tutti i conti (e i problemi) di Tiscali

Peggiora il rosso di Tiscali: meno 22,2 milioni di euro nel 2020. Ecco numeri, manovre e piani

 

Gioie e dolori in casa Tiscali. La società di telecomunicazioni vede ricavi ed Ebitda in salita, ma cresce anche la perdita, che tocca quota 22,2 milioni di euro.

Tutti i dettagli.

I NUMERI DI TISCALI

Nonostante gli impatti del Covid-19, Tiscali, controllata da Amsicora Srl (17,5), fondata da Claudio Costamagna e Alberto Trondoli, e Renato Soru (6,24%), evidenzia ricavi ed Ebitda in crescita. Nel 2020 il gruppo vanta un fatturato di 144 milioni di euro, in aumento di 1,4 milioni di euro (+ 1%) rispetto al 2019. A spingere i numeri è l’accesso broadband fisso saliti del 2,7%. I ricavi Mobile sono aumentati del 19,2%. Il portafoglio clienti cresce del 4,7% rispetto al 2019, passando da circa 245mila al 31 dicembre 2019 a circa 256mila unità al 31 dicembre 2020.

L’Ebitda è pari a 29,1 milioni di euro, in crescita di 3,6 milioni (+14%) rispetto all’anno precedente. Il miglioramento lo deve, spiega la stessa azienda, alla strategia di risparmio sui costi operativi implementata nell’anno.

UNA PERDITA DA 22,2 MILIONI

Peggiora, però, il rosso aziendale. Tiscali ha chiuso l’annus horribilis della pandemia con una perdita di 22,2 milioni di euro, in peggioramento di 5,7 milioni rispetto alla perdita del 2019 di 16,5 milioni. “Il risultato mostra un miglioramento di 14,2 milioni di euro al netto delle poste non ricorrenti (pari a 4,6 milioni nel 2020 e a 24,5 milioni nel 2019)”, spiega la società.

L’Ebit, al netto di accantonamenti, svalutazioni e costi di ristrutturazione, è negativo per 14,3 milioni di euro, in miglioramento rispetto al dato del 2019 pari a -18,6 milioni.

OBIETTIVO: UTILE AL 2023

La società punta a raggiungere l’utile nel 2023, grazie ad un pieno triennale che si concentra sulla vendita di servizi Ultrabroanband, core business aziendale. Tiscali, in particolare, punta alla focalizzazione sui servizi in Fibra, (ultrainternet Fibra) con velocità fino a 1 Giga e Mobile 4G, con velocità fino a 100 Mbps e al rilancio dei servizi B2B.

L’azienda si impegna anche a proseguire la politica di contenimento dei costi operativi e al miglioramento della marginalità dei servizi.

L’EMISSIONE DI UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO

Il consiglio di amministrazione ha anche approvato l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile e convertendo in azioni ordinarie Tiscali, da esercitarsi in più tranche, per un importo complessivo massimo di 21 milioni di Euro, con opzione in capo alla società di estensione per ulteriori 21 milioni di Euro, riservato Nice & Green S.A.

L’azienda Tlc intende reperire risorse per eventuali esigenze di liquidità della Società, necessarie a dare attuazione al proprio piano industriale, nell’orizzonte temporale contemplato dal prestito.

Il prestito convertibile è da emettersi in massime 7 tranche di importo pari a 3 milioni di euro, costituito da obbligazioni convertibili di importo nominale pari a 100.000 euro ciascuna.

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