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Tutti i conti di Generali, il piano di Donnet e la risposta a Mediobanca

Ecco le ultime novità che arrivano da Assicurazioni Generali

Un semestre più che positivo per Assicurazioni Generali. Il Leone di Trieste, infatti, ha registrato un utile netto normalizzato in crescita a 2.2 miliardi, cioè il +10,4%. Il tutto “grazie all’ottima performance operativa”. E intanto prosegue nella trattativa con Mediobanca sul dossier Banca Generali.

NUMERI E CONTI

Il consiglio di amministrazione di Generali ha approvato i conti dei primi sei mesi del 2025, chiusi con premi lordi che hanno raggiunto i 50,5 miliardi di euro (+0,9%), soprattutto per via dello sviluppo del segmento Danni (+7,6%). Il risultato operativo ha invece toccato quota 4 miliardi (+8,7%), con i contributi dei segmenti Danni, Vita e Asset Management.

Anche la raccolta netta Vita è stata positiva, pari a 6,3 miliardi, in particolare per le linee di business puro rischio e malattia, prodotti ibridi e unitlinked. Scende il combined ratio, al 91% (-1,4 p.p.), mentre il combined ratio non attualizzato è calato fino al 93,1% (-1,8 p.p.).

IL BUYBACK DA 500 MILIONI

Trieste ha poi annunciato di aver avviato l’operazione per riacquistare azioni proprie, come deliberato dall’assemblea dello scorso 24 aprile. In quell’occasione era stato approvato l’acquisto, ai fini dell’annullamento di azioni del gruppo per un massimo di 500 milioni. Ad ogni modo, il numero di azioni che potranno essere acquistate con il buyback non potrà essere superiore al 2% del capitale. Il riacquisto delle azioni inizierà domani, 7 agosto, e finirà entro dicembre 2025.

LA RISPOSTA A MEDIOBANCA

Nella nota, Generali ha dichiarato di aver risposto a Mediobanca riguardo l’offerta pubblica di scambio su Banca Generali. E ha confermato “l’intenzione di proseguire la valutazione dell’offerta su Banca Generali e le discussioni inerenti”. Ma comunque, “in questa fase, prima di formulare una posizione definitiva, Generali si riserva il diritto di continuare a valutare nelle prossime settimane l’offerta e la potenziale partnership industriale nel pieno rispetto dei processi, delle procedure e della tempistica del gruppo definiti dai propri organi societari”, si legge nella nota di Generali.

Si prende tempo, quindi, ma si va avanti. Come sottolineato dal ceo Philippe Donnet: “Non ci sono vincoli di tempo. Prenderemo il tempo che ci vuole per valutare bene la qualità dell’offerta e le opportunità che ci sono sul tavolo”. “Lo ribadisco, i tempi non sono infiniti ma prenderemo il tempo di valutare bene le cose e quando saremo pronti diremo che tipo di accordi abbiamo raggiunto. Per il momento è prematuro. Non abbiamo preso nessun impegno, i tempi sono i nostri ed è così. Quel che conta è mantenere l’opzionalità. Non vogliamo rinunciare a questa opzionalità”, ha aggiunto Donnet nella sua presentazione alla stampa.

NESSUNA CONNESSIONE TRA BANCA GENERALI E NATIXIS

Riguardo il rapporto con Natixis, Donnet ha parlato così: “Con Natixis abbiamo concluso la fase di consultazione dei sindacati e dei dipendenti e le discussioni stanno proseguendo. Penso che i prossimi passi saranno dopo l’estate. Non c’è nessuna connessione tra la possibile operazione Mediobanca-Generali e la possibile operazione Natixis”.

I “RISULTATI ECCELLENTI” E IL PIANO DI DONNET

Donnet è soddisfatto dei numeri di Generali, che ha definito “eccellenti” i risultati del primo semestre. “Confermano un ottimo avvio del piano strategico ‘Lifetime Partner 27: Driving Excellence’ con una performance positiva del nostro business assicurativo e della nostra piattaforma glovale di Asset Management”.

La linea da seguire, almeno nella testa di Donnet, è chiara: “Proseguiremo in questa fase di crescita continuando a perseguire l’eccellenza, a essere il Partner di Vita dei nostri clienti, e a rafforzare le nostre competenze core e il modello operativo del Gruppo. Rimaniamo pienamente focalizzati sulle chiare priorità del nostro piano strategico, e continueremo a creare valore per tutti i nostri stakeholder”.

Dopo i conti semestrali, il titolo del gruppo Generali è salito del 2,6% a 33,3 euro.

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