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Agnelli

Tutti gli autogol della Juventus (e gli scazzi tra Elkann-Agnelli)

Che cosa succede alla Juventus e nella famiglia Agnelli-Elkann

 

Una stagione difficile per la “vecchia Signora”. In campionato la squadra non è tra le favorire al titolo, le casse non sono floride, tanto che la società ha varato un nuovo aumento di capitale da 400 milioni di euro e i suoi vertici sono indagati dalla Procura di Torino per sospette plusvalenze.

Le indagini della Procura di Torino

L’inchiesta denominata “Prisma” della Procura di Torino sta vagliando i conti della Juventus a caccia di eventuali dichiarazioni mendaci. I pm piemontesi vogliono far luce sugli scambi di mercato tra il club bianconero e molte altre squadre, tra le quali il Barcellona, il Manchester City, il Genoa e la Sampdoria, per un totale di circa 282 milioni di euro su 42 plusvalenze in tre anni. La Guardia di Finanza è andata anche negli uffici della Juve, che hanno  portato all’iscrizione nel registro degli indagati i vertici bianconeri, tra i quali il presidente Andrea Angelli, il vice presidente Pavel Nedved, l’ex managing director dell’area sportiva, Fabio Paratici. Non risulta essere indagato l’amministratore delegato della Juve Maurizio Arrivabene, ascoltato dai magistrati come testimone. Inoltre la Guardia di Finanza sta cercando di recuperare una scrittura privata relativa ai rapporti economici fra la Juventus e Cristiano Ronaldo nella quale si rassicurava il calciatore circa il rimborso di una somma di denaro. L’esistenza del documento è stata ipotizzata per via del contenuto di una conversazione intercettata dagli inquirenti

Male i diritti di opzione

Queste fibrillazioni hanno influito negativamente sulla risposta dei mercati azionari all’aumento di capitale della Juventus da 787 miliardi. All’apertura della Borsa, ieri, i titoli non hanno fatto prezzo e hanno chiuso la seduta a 0,4314 euro, -6,34% rispetto al prezzo rettificato «ex» (pari a 0,46057 euro), dopo lo stacco dei diritti di opzione. Eppure l’offerta della società bianconera era conveniente: 9 titoli ogni 10 posseduti a 0,334 euro ciascuno.  Non ha scaldato i cuori degli investitori l’offerta della Juventus: i diritti di opzione hanno chiuso a 0,0746 euro, con una domanda debole ma c’è tempo fino al 16 dicembre.

Le rassicurazioni di Exor

Come scrive il Sole 24 Ore la società bianconera ha dichiarato di aver operato nel rispetto della leggi ed è stata confortata dal parere della Consob e delle banche che garantiscono l’eventuale inoptato. Exor, l’azionista di controllo con il 63,77%, ha garantito che metterà la sua parte, cioè 255 milioni, di cui 75 già versati il 27 agosto. Se gli altri 145 milioni non dovessero essere coperti dagli azionisti interverrà il consorzio di garanzia formato da Goldman Sachs, Jp Morgan, Mediobanca e Unicredit.

Le fibrillazioni interne alla famiglia

L’inchiesta della Procura di Torino è un duro colpo anche per la famiglia Elkhan-Agnelli. Come riporta “La Verità” in un articolo a firma Gigi Moncalvo, John Elkann starebbe valutando l’ipotesi di chiedere la testa del cugino Andrea Agnelli considerato, secondo le indiscrezioni, “inadeguato. Non all’altezza. Non più adatto. Ormai impresentabile“. Tuttavia “scaricare il cugino in questo momento suonerebbe come un’ammissione di colpevolezza della Juventus”, ancora prima di conoscere l’esito delle indagini. D’altra parte mantenere in carica il presidente potrebbe creare problemi, che diventerebbero guai, in caso di condanna giudiziaria.

Gli scivoloni di Agnelli

Il pensiero di fondo, qualora fossero confermate le accuse della Procura, sarebbe “a cosa è servito il maquillage del bilancio se i conti sono lo stesso in rosso e c’è stato bisogno di un aumento di capitale?”. Secondo quanto riportato dal quotidiano di Belpietro, John Elkann, presidente e amministratore delegato della Exor, starebbe passando in rassegna tutte le “pecche” del presidente Andrea Agnelli degli ultimi anni: dalla folle idea della Superlega, alla figuraccia del falso esame di Suarez, all’ingaggio di Cristiano Ronaldo al fine di vincere una Champions League che non è mai arrivata.

L’inchiesta di Perugia

I pm di Torino avrebbero chiesto ai colleghi di Perugia, che indagano sul “caso Suarez”, copia delle intercettazioni telefoniche riguardanti l’ex AD dei bianconeri Fabio Pratici considerato la mente dell’intreccio di plusvalenze che hanno “ingolfato” i bilanci della Juventus. Il telefono di Pratici è stato messo sotto controllo nell’ambito dell’inchiesta sull’esame dubbio di Suarez presso l’Università per stranieri di Perugia. I pm torinesi vogliono avere accesso a quelle intercettazioni.

I rischi derivanti dal posizionamento in campionato

I risultati altalenanti in campionato possono avere un effetto anche sulle prestazioni del titolo (e dunque sulla riuscita della ricapitalizzazione) azionario. Come spiega il Documento di registrazione tra i fattori di rischio, “il posizionamento finale nel campionato di Serie A tale da consentire la costante partecipazione alle edizioni della Champions League che si disputeranno sino alla stagione sportiva 2023-2024 e la sistematica disputa degli ottavi di finale della Champions League costituiscono le assunzioni maggiormente rilevanti in termini di contributo al raggiungimento dell’obiettivo di pareggio operativo previsto nel 2023-2024”. La mancata partecipazione alla Champions farebbe venir meno almeno 80 milioni di ricavi nella prossima stagione.

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