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Turismo: ricco superbonus, strano ribaltone in Enit e grane per Garavaglia

Non solo Enit e superbonus. Tutte le novità per il turismo italiano a livello istituzionale.

Novità per il turismo italiano tra superbonus, accordi con la Cina e ribaltone al vertice dell’Enit. Ecco tutti i dettagli.

DOSSIER SUPERBONUS

Un pacchetto di misure da 1,7 miliardi complessivi per non perdere il treno del Pnrr turismo. Dal superbonus dell’80% per riqualificare alberghi, stabilimenti balneari e strutture ricettive alla sezione speciale del Fondo di garanzia Pmi per finanziare anche nuove iniziative under 35, imprese femminili e gli investimenti per le attività al Sud. Si tratta – ha scritto oggi il Sole 24 Ore – del primo passaggio chiave di disposizioni attuative che devono entrare in vigore prima del 31 dicembre 2021, come chiede Bruxelles, e garantire il rinnovamento di 3.500 strutture entro la fine del 2025. Misure destinate a entrare nel più ampio nuovo decreto legge Pnrr che il Governo intende approvare entro le prossime due settimane.

L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE

Scrive il Sole: “A lungo atteso, ora il ministero del Turismo preme sull’acceleratore per un superbonus dell’80% per le imprese alberghiere, per gli agriturismi, le terme, stabilimenti balneari, porti turistici, parchi tematici, fiere e congressi. Saranno ammesse le spese effettuate per la realizzazione di uno o più interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica delle strutture, alla riqualificazione antisismica e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Accedono all’agevolazione gli interventi dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto legge e conclusi entro il 31 dicembre 2024. Non solo, il superbonus dell’80% potrà andare a finanziarie gli investimenti e gli interventi avviati e non conclusi prima dell’entrata in vigore purché sia certificabile l’inizio lavori dopo il 1° febbraio 2020”.

MIRE CINESI PER L’ENIT

Il turismo italiano punta sempre più ai cinesi. L’Italia con Enit apre il primo flagship store sulla piattaforma Ctrip sul mercato asiatico. Il prossimo 15 ottobre l’Agenzia Nazionale del Turismo lancia il primo “negozio online” dell’Italia, un esercizio commerciale innovativo al quale e’ affidato il titolo di presentare e promuovere l’evoluzione dell’immagine dell’Italia turistica, si legge in una nota dell’Enit: “Sarà sulla piattaforma digitale cinese Ctrip, del Gruppo Trip.com, gruppo leader mondiale nell’industria dei viaggi, composto da piattaforme come Ctrip, Skyscanner, Qnar, Travix e TrainPal. L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento delle regioni italiane e delle citta’ d’ arte che hanno fornito i propri materiali di comunicazione, si include – spiega l’Enit – in un ampio programma di posizionamento e di incremento della visibilità del marchio Italia sull’ecosistema digitale cinese. Questa mossa la tecnologia leader del settore e la base di utenti del gruppo di viaggi globali sfruttabili direttamente con i viaggiatori cinesi.”

RIBALTONE STRANO IN ENIT

Da pochi giorni Enit ha un nuovo vertice. Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia (Lega) ha sostituito dopo tre mesi l’amministratore delegato che lo stesso ministro del governo Draghi aveva nominato. Infatti il titolare del dicastero al Turismo ha individuato in Roberta Garibaldi, Professore di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo, il nuovo numero uno di Enit al posto di
Giuseppe Albeggiani (qui l’articolo di Start Magazine sulla nomina di Albeggiani).

IL CURRICULUM DI GARIBALDI ORA AL VERTICE ENIT

Garibaldi si occupa professionalmente di turismo da più di 20 anni, in ambito accademico e istituzionale, dopo un inizio lavorativo come analista all’istituto Sanpaolo di Torino come si evince dal suo curriculum. Svolge attività di ricerca, formazione e consulenza, seguendo progetti applicati per lo sviluppo delle destinazioni e delle reti di turismo in Italia e nel mondo. È autrice di numerosi libri e articoli scientifici. Da diversi anni si è dedicata, in particolare, al turismo enogastronomico, curando il Rapporto Annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano. E’ relatrice ai principali convegni a livello mondiale, da Unwto – agenzia per il turismo delle Nazioni Unite- al World Economic Forum di Davos.

LA REAZIONE DI ALBEGGIANI

Il rottamato ad di Enit sbuffa. Giuseppe Albeggiani, rimosso dopo appena tre mesi dalla poltrona di amministratore delegato dell’Enit (sostituito da Roberta Garibaldi), intende impugnare la sostituzione e si dichiara sorpreso della decisione: “Dopo 3 mesi e 21 giorni, ho appreso da pec inviata dall’Ufficio del Capo di Gabinetto, Gaetano Caputi, e indirizzata al cda dell’Enit, della mia sostituzione con la signora!Roberta Garibaldi. Questa sostituzione totalmente immotivata mi coglie di sorpresa e rappresenta un cambio di rotta a 360 gradi della visione sempre condivisa con il ministro Massimo Garavaglia, cui l’ente è sottoposto e, la cosa che più mi addolora, mi impedisce non dico di portare a termine ma nemmeno di sviluppare quel lavoro di riorganizzazione e ripascimento delle professionalità che mi era stato espressamente richiesto e a cui mi sono dedicato con entusiasmo e dedizione”. La nota di un amareggiato Albeggiani prosegue: “Stavo lavorando all’organigramma dell’ente in un’ottica di discontinuità così come da mandato del ministro. Ero stato accolto dalla comunità degli operatori con ottimismo, quale segnale di un possibile, effettivo cambio di passo dell’agenzia non sempre considerata all’altezza delle aspettative; mai c’erano stati ad oggi né atti formali nei miei confronti, né avvisaglie di alcun tipo che potessero far presagire questo epilogo. Non avendo ricevuto mai alcuna contestazione, ho chiesto un colloquio di chiarimento con il ministro Garavaglia, che non è stato nemmeno preso in considerazione”.

LA GRANA GIUDIZIARIA PER GARAVAGLIA

Per la Procura di Milano va condannato a 1 anno e 6 mesi il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (Lega), che nel 2019 era stato assolto in primo grado «per non aver commesso il fatto» dall’accusa di turbativa d’asta su una gara della Lombardia per il trasporto dei dializzati quando Garavaglia era assessore della Regione Lombardia. “Il procuratore generale Massimo Gaballo ha invocato l’annullamento della sentenza che in primo grado aveva assolto il ministro «per non avere commesso il fatto» dalle accuse che gli venivano mosse e che risalivano al periodo in cui era assessore all’Economia della Regione Lombardia”, ha scritto il Giornale.

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