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Tremonti Intesa

Tremonti apparecchia il pranzetto formativo Intesa Sanpaolo-Nextalia

C'è anche lo studio Tremonti tra gli advisor dell'accordo fra Intesa Sanpaolo e Nextalia (fondata da Canzonieri, ex Mediobanca) per una nuova società. E pure Palenzona consiglia Nextalia. Fatti, nomi e curiosità

 

Messina (Intesa Sanpaolo) e Canzonieri (Nextalia) sempre più in simbiosi anche in settori laterali alla classica attività bancaria. Ecco tutti i dettagli.

CHE COSA FARANNO INTESA SANPAOLO E NEXTALIA

Intesa Sanpaolo e Nextalia sgr, per conto del Fondo Nextalia Private Equity, hanno definito un accordo finalizzato alla creazione di una nuova realtà, leader nella formazione e digital learning, facendo leva sull’infrastruttura di apprendimento innovativa di Intesa Sanpaolo.

GLI OBIETTIVI DI INTESA E NEXTALIA

La società si chiamerà Digit’Ed e si rivolgerà sia al segmento business, ovvero alle grandi aziende, piccole e medie imprese, alla pubblica amministrazione e agli ordini professionali, sia al segmento consumer, anche in collaborazione con istituzioni italiane e internazionali, rispondendo così alle crescenti esigenze del mercato della formazione, legate alla trasformazione digitale, all’evoluzione delle competenze e al re-skilling.

TREMONTI E NON SOLO

Significativo lo stuolo di advisor che hanno curato l’operazione: Intesa Sanpaolo è stata assistita nell’operazione dallo studio Pedersoli in qualità di consulente legale; Nextalia SGR è stata assistita da Vitale & Co. in qualità di advisor finanziario, per i profili societari dallo studio legale Cappelli RCCD, per i profili fiscali dallo studio Tremonti, per i profili giuslavoristici dallo studio Sanzo Vascello e per i profili IT dallo studio Orrick.

LE MIRE DELLA NUOVA SOCIETÀ

Ma che cosa farà l’azienda promossa dal gruppo capeggiato da Messina e dalla sgr fondata dall’ex Mediobanca, Canzonieri? L’offerta formativa di Digit’Ed sarà focalizzata su soluzioni d’eccellenza a supporto dello sviluppo di competenze specifiche per la transizione digitale ed ecologica, anche attraverso un piano di investimenti nelle più moderne tecnologie di apprendimento, a partire dall’intelligenza artificiale, per fornire una esperienza di formazione sempre più efficace e di alta qualità.

CHE COSA PREVEDE L’ACCORDO TRA INTESA E NEXTALIA

L’accordo vincolante prevede l’acquisizione, da parte di una società di nuova costituzione, di Intesa Sanpaolo Formazione, la società di Intesa Sanpaolo focalizzata su iniziative di formazione rivolte alla crescita delle imprese e del territorio, nei confronti della quale – in vista della predetta acquisizione – è previsto il conferimento dalla capogruppo di specifiche attività riguardanti la progettazione e produzione di servizi e prodotti formativi per i dipendenti del Gruppo.

I COMMENTI DI MESSINA E CANZONIERI

«Con il nuovo Piano d’Impresa intendiamo affrontare le nuove sfide poste da un contesto di mercato in forte evoluzione – ragiona il ceo di Intesa, Carlo Messina -. A tal fine riteniamo di essenziale importanza dare vita a una nuova realtà che ha l’obiettivo di diventare leader nel campo della formazione, con le dimensioni di scala adeguate, capace di aprirsi alle migliori esperienze internazionali e basata sull’apporto dell’elevata professionalità delle persone di Intesa Sanpaolo, che, partecipando allo sviluppo di un leader della formazione, troveranno ulteriori opportunità di crescita». «La creazione del leader italiano nel digital learning rappresenta la prima operazione per il Fondo Nextalia Private Equity ed ha un elevato valore segnaletico – gli fa eco Francesco Canzonieri, amministratore delegato di Nextalia Sgr -: guidare attivamente la trasformazione ed il consolidamento di un settore chiave per lo sviluppo delle imprese italiane e del Paese, perfettamente coerente con l’obiettivo di Nextalia».

L’INDISCREZIONE DEL SOLE 24 ORE

Sono in corso negoziazioni in esclusiva con soggetti terzi, ai quali potrebbe essere offerto l’ingresso nel capitale nella società, ha scritto il Sole 24 Ore.

PALENZONA E NON SOLO: CHI SUSSURRA A CANZONIERI

Intanto si allarga l’advisor board di Nextalia Sgr spa, con la nomina di cinque nuovi membri. Entrano Domenico Catenese, Antonio Falchetti, Silvia Merlo, Fabrizio Palenzona e Stefano Simontacchi, presidente dello Studio Bonelli Erede.

Evidentemente il banchiere ex Mediobanca non viene apprezzato solo dai vertici di Intesa se anche l’ex vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, che in verità da tempo si è avvicinato alla galassia del gruppo capeggiato da Carlo Messina. Il “Gattuso dei banchieri” (copyright Sole 24 Ore) ha affascinato anche Palenzona.

CANZONIERI VISTO DAL SOLE 24 ORE

Scrisse il Sole 24 Ore nel 2014 su Canzonieri: «Quando l’ho incontrato la prima volta, mi sono un po’ preoccupato. Ricordo di aver chiamato Nagel, lamentandomi della nuova Mediobanca. Poi mi sono dovuto scusare e ricredere: senza il lavoro di Francesco Canzonieri, all’epoca arrivato da poco in Piazzetta Cuccia, non avremmo mai chiuso con successo l’operazione che in quel periodo stavamo trattando». Il banchiere, che chiede di non essere citato, non è l’unico a essere rimasto sorpreso da Francesco “Ciccio” Canzonieri. Calabrese di Londra, appena quarantenne, temperamento focoso, è uno dei deal-maker più efficace nella nuova generazione dei bankers italiani. Chi lo conosce bene, sostiene che Canzonieri ha tre punti di forza: un ampio network diretto di rapporti con gli investitori globali che arriva fino ai maggiori hedge fund Usa, tipo quello di John Paulson. Una personalità tenace, come il conterraneo Rino Gattuso per intendersi, che lo induce a non mollare mai un deal anche quando in pochi ci credono. Una grande capacità di lavorare sui numeri, che tiene sempre a memoria e che – con sorpresa di qualche controparte più avvezza ai formalismi – è in grado di spiegare anche in un ristorante su un foglietto di carta”.

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