Non finiscono i trambusti in casa Tim. Oltre alle staffilate che da giorni si lanciano i due maggiori azionisti dell’ex Telecom Italia, ossia Vivendi ed Elliott, con i dossier che languono nel consiglio di amministrazione, ci mancava soltanto un tosto report a fiaccare oggi in Borsa il titolo della società presieduta da Fulvio Conti e guidata dall’amministratore Amos Genish.
CHE COSA E’ SUCCESSO IN BORSA
Telecom Italia ha toccato oggi i nuovi minimi da agosto 2013 scendendo fino 0,50 centesimi colpita dal taglio di raccomandazione di Barclays che consiglia ai clienti di sottopesare (”underweight”) l’esposizione sul titolo e fissa un target di prezzo sui dodici mesi a 0,46 euro per le ordinarie e a 0,43 per le risparmio.
IL REPORT DEGLI ANALISTI
Secondo gli analisti della banca inglese, Telecom Italia sta affrontando una serie di fattori negativi che non giustificano multipli in linea con altri gruppi tlc vista la minore crescita attesa e i maggiori rischi.
COSA DICE IL REPORT DI BARCLAYS
In particolare, secondo il report, oltre all’aggressivo ingresso di Iliad sul mercato italiano del mobile e la concorrenza di Open Fiber sulla banda larga, Tim si trova di fronte a un’asta per le frequenze 5G a valori superiori alle previsioni e un rallentamento della situazione macroeconomica in Brasile.
IL CASO OPEN FIBER
L’asso nella manica per un cambio di scenario potrebbe essere l’aggregazione con Open Fiber (controllata da Enel e Cassa depositi e prestiti), operazione che tuttavia lo stesso broker ritiene non in vista.
L’ASTA PER LE FREQUENZE
Per quanto riguarda l’asta per le frequenze 5G, il braccio di ferro sui lotti di frequenze a 3700MHz ha portato Tim (così come Vodafone) a mettere già sul piatto oltre 1,5 miliardi di euro che si aggiungono ai 700 milioni circa per la banda 700Mhz, ricorda Radiocor-Il Sole 24 Ore: ai valori attuali in caso di aggiudicazione Tim sborserà una cifra di 2,2 miliardi nel periodo 2018-22.